Capitolo 24

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HARRY POV

<Non siamo soli.>
Istintivamente raccolsi la mia bacchetta, ma non feci in tempo a puntarla contro qualcuno, che udii una voce fredda e acuta.
<Expelliarmus!> A queste parole sia la mia bacchetta che quella di Cedric finirono lontane e sparirono alla nostra vista.

Un uomo basso con il mantello venne verso di noi. Teneva in braccio un fagotto, sembrava un neonato che dormiva. Lo poggiò delicatamente a terra, legò Cedric con un incantesimo e mi trascinò verso una lapide.
Alzai lo sguardo una volta legato ad essa, e notai un nome molto familiare:"TOM RIDDLE".
Cercai in ogni modo di capire chi fosse l'uomo che si trovava di fronte a me.

Alzò un braccio per legarmi con le corde ancora più strette, e solo in quel momento mi accorsi che a quello stesso braccio mancava un dito. Ma certo, come avevo fatto a non pensarci. In quel momento tutti i brutti ricordi che tormentavano la mia mente emersero nuovamente. Il tradimento dei miei genitori. Il tradimento dei suoi amici. L'alleanza con Voldemort. Tutto stava andando secondo i suoi piani: Voldemort avrebbe fatto il suo ritorno e tutto ciò sarebbe accaduto quella stessa notte.
<Tu!> Urlai senza fiato, si trattava proprio di Codaliscia. Si limitò ad ignorarmi e proseguì il suo lavoro.

Mentre, con l'aiuto della sua bacchetta, si preoccupava di far apparire delle nuove corde, riflettei sulla frase pronunciata dalla mia amica quel pomeriggio. "Utilizzala solo in caso di estrema necessità."

"Estrema necessità." Questa frase stava rimbombando nella mia mente e così capii a cosa si riferisse: Hermione non sbagliava mai.
Quello era decisamente il momento adatto per ricorrere all'utilizzo della giratempo!

Afferrai la collana dalla mia tasca con la poca forza che mi era rimasta, e la girai per far in modo che il tempo si fermasse a quando eravamo nel labirinto tutti sani e salvi.
Muovevo le rotelle molto debolmente e lentamente, visto che riuscivo a malapena a sentire le dita.
Peter Minus si accorse di ciò che stavo facendo e smise immediatamente di creare delle corde.
<Che cosa stai facendo?!> gridò alzando velocemente le viscide mani tentando di afferrare l'oggetto che avevo in mano.

"Uccidi l'altro." Sibilò una voce ancora più acuta.

Non feci in tempo a reagire, e ovviamente non ero riuscito a spostare il tempo talmente indietro da trovarmi nel labirinto. In quel momento agii d'istinto, compiendo l'unico atto che mi venne in mente.

Girai di poco la giratempo e la lanciai con tutta la mia forza verso Cedric, che si trovava ancora sdraiato a terra.
Afferrò il ciondolo con entrambe le mani, saltando leggermente per prenderlo, per poi scomparire prima della caduta.

Prima, mentre la collana passava dalla mia mano a quella di Cedric il tempo inizialmente sembrò fermarsi, poi tornò indietro di solamente qualche secondo. Codaliscia osservava la scena con gli occhi sgranati, immobile e incapace di muoversi.
La sua mano prese a tremare e lasciò cadere a terra la bacchetta, che cadde con un piccolo tonfo.

Pochi attimi dopo Cedric era di nuovo slegato, ma io mi trovavo ancora in trappola.
<Scappa Cedric!> Gli urlai. Peter mi sentì e si chinò immediatamente per raccogliere la bacchetta caduta a terra.

<Avada Kedavra!> Un fascio di luce verde sfiorò il ragazzo, ma lui si spostò in tempo lanciandosi verso destra, dove si trovava la coppa del Torneo. Un po' rattristito e titubante l'afferrò, svanendo lontano nella nebbia.

APRIL POV
In quel momento mi trovavo sulle tribune del torneo, in attesa dei quattro campioni. Accanto a me c'era Astoria, accanto ad Astoria Daphne e Millicent. Alla mia destra si trovava Draco, con vicino Blaise e Theo. Tutto era abbastanza tranquillo, a parte qualche sussurro proveniente dagli studenti delle scuole. Gli insegnanti erano sotto le tribune, seduti nelle panchine apposite.

Ad un certo punto tutti i bisbigli cessarono improvvisamente. La porta del labirinto si spalancò, e ne uscirono Fleur, Krum, e Cedric, quest'ultimo in lacrime. Istintivamente scesi gli scalini delle tribune verso il ragazzo, che cadde piangendo in ginocchio.

<Cedric! Stai bene? Dov'è? Dov'è Harry?!> Domandai quasi presa dal panico alla vista della faccia disperata di Cedric.

Iniziò a bofonchiare qualcosa, parole inconfondibili uscivano dalla sua bocca, ma forse a causa degli urli degli alunni, della confusione generale, o forse solo perché Cedric stava singhiozzando, ma non riuscii proprio a comprendere ciò che diceva il ragazzo.

<Cedric... non riesco a sentirti...> sussurrai con voce flebile, che a stento comprese.

<I-io... non so cosa è successo... c'era u-un uomo... ha cercato di uccidermi, poi ha preso Harry... non ho potuto fare niente...> così dicendo ricominciò a piangere ancora più forte, abbracciandosi le ginocchia con le braccia.

<Fate spazio per favore! Permesso, fatemi passare!> una figura femminile si avvicinò a noi. Capelli neri e lunghi, slanciata, occhi scuri. Cho Chang.

<Cedric! Che è successo?> Cominciò ad abbracciarlo e baciarlo, continuando a ripetere se stesse bene. Non ho mai avuto un rapporto di amicizia così forte con quella ragazza, ovviamente Cedric, essendo fidanzato con lei, me ne aveva parlato svariate volte, ma non ero molto legata a lei. La trovavo molto dolce, affettuosa, e dal modo in cui raccontava Cedric, tremendamente romantica.

Mi guardò forzando un sorriso, nel frattempo piangeva, ma non voleva darlo a vedere. Si asciugò in fretta le lacrime con la manica.

<È tutto ok, sta' tranquilla amore.> Cedric la baciò debolmente, sorrisi e mi allontanai, lasciandoli soli.

<Sono felice che tu stia bene.> dissi prima di andarmene, ricevendo un sorriso da parte del ragazzo.

Andai da Draco e mi appoggiai alla sua spalla. Solo lì iniziai a piangere.

<Va tutto bene piccola... tranquilla.> Mi strinse tra le sue braccia, mi sentivo così al sicuro con lui, ma in quel momento volevo solo andarmene da quel posto.

<Draco... ti prego andiamocene da qui.>

<Tutto quello che vuoi piccola.> Mi prese per mano e iniziò a scendere le scale. Intanto continuavo a guardarmi intorno, alla ricerca di Astoria.

<Dov'è Astoria?> Domadai lasciando la sua mano per cercarla.

<L'ho vista correre da Cedric. Amore, dai andiamo ci sono troppe persone.>

In effetti, notai che nessuno era più seduto sulle tribune, ma tutti erano sparsi in giro per il campo, alcuni cercando Harry, altri chiedendo informazioni a Cedric.

Proprio quando stavamo per lasciare il luogo, si aprì un enorme varco nel labirinto, dal quale uscì Harry.

Senza più forze si lasciò cadere a terra, sfinito. Era ferito a un braccio.

<È tornato!> Urlò rivolto verso Silente, che osservava la scena leggermente agitato dalla situazione.

<Voldemort è tornato!> Ci fu un lungo silenzio dopo quella frase, che sembrava così sincera. In effetti, perché mentire sul ritorno del Signore Oscuro?

Mentre alcuni dei presenti lo negavano, notai Draco impallidire e correre verso l'uscita dal campo.

<Draco! Dove stai andando?!> Gridai senza ricevere una risposta da parte del ragazzo.

Dopo quella confessione tornammo al castello, il giorno dopo sarebbe stato il penultimo giorno del quarto anno a Hogwarts, ed ero determinata a passare quegli ultimi due giorni nel migliore dei modi.

SPAZIO AUTRICE:
EHII RAGAZZI, SCUSATE IL RITARDO MA HO QUESTO PERIODO LA SCUOLA MI DISTRUGGE, SO DI NON ESSERE L'UNICA :(( COMUNQUE, SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA, BYEE <3

MINE - Draco MalfoyWhere stories live. Discover now