Capitolo 4

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Il pomeriggio decisi di andarlo a trovare in infermeria, solo per prenderlo un po' in giro, dopotutto se l'era meritato.
<Ciao Draco, come stai?> Cominciai ridacchiando.
<Come sto secondo te?!> Aveva uno sguardo omicida, e la cosa mi faceva ridere parecchio.
<Beh te lo sei meritato.> Commentai a braccia incrociate, con aria di sfida.

In quel momento arrivò Hermione arrabbiatissima; sbatté violentemente la porta e venne verso di noi.
<Non lo ascoltare! Non gli fa veramente male il braccio, è solo una scusa per far licenziare Hagrid!> Puntò il dito contro il ragazzo.

<È vero, Draco?> Lo guardai stringendo gli occhi, in cerca di una risposta sincera.
<Ci sei arrivata, sanguemarcio.> Disse con un leggero sorriso perfido, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Hermione dovette tenermi ferma per evitare di picchiarlo, e anche tanto. Continuavo a dimenarmi, urlando "Lasciami!", mentre Malfoy cominciò a ridacchiare compiaciuto, e mia sorella se ne andò, lasciandomi sola con lui.

<Sei solo uno stronzo!> Urlai fuori di me.
<Adesso non potrò nemmeno fare i compiti e partecipare alle lezioni, che peccato.> Commentò sarcastico.
<E penso proprio che mio padre farà condannare a morte quel maledetto uccellaccio.>
<No! Non puoi farlo, non è giusto!>
<Oh, è giusto eccome, quella bestiaccia mi ha quasi ucciso!> Si difese lui, mostrando il braccio ingessato.
<No, per favore, fagli cambiare idea!>
<Non mi interessano le tue lamentele, e poi ormai è deciso.> Fece spallucce con noncuranza.
Pochi secondi dopo arrivò la Parkinson: <Sanguesporco, che fai qui con il mio dracuccio?> Urlò con voce squillante e irritante.
<Niente, me ne vado, è tutto tuo.> Non sarei rimasta un secondo in più in quella stanza.

Lei iniziò ad abbracciarlo e baciarlo, feci una smorfia disgustata e uscii dalla stanza.La giornata seguente, a pozioni, Malfoy faceva il drammatico.

Draco: <Professore, non riesco a lavorare, mi fa male il braccio...>
Piton: <Non ti preoccupare. Granger, aiuta Malfoy.>
April: <Il suo braccio sta benissimo, è solo una commedia.>
Piton: <Ho detto aiutalo> sibilò a denti stretti.

<Non riesco a fare nulla, il braccio mi fa così male, sono proprio costretto a dirlo ai miei genitori.> Si lamentò piagnucolando.
<Stai zitto idiota, non sei credibile.> Contestai innervosita.
<Oh, sì che lo sono.> Disse con un sorriso compiaciuto indicando il professore.

Andai a pranzo, e mi sedetti accanto ad Astoria e Theodore Nott.
<Ti fa molto male Draco?> Disse Pansy accarezzandogli il braccio.
<Un po' meno... non posso fare i compiti per una settimana. Ma sono stato molto fortunato, ancora qualche secondo e potevo rimetterci il braccio.> Sbuffai e continuai a mangiare.

<Oh poverino.> Sussurrai all'orecchio della mia migliore amica, ricevendo come risposta una risatina flebile. <È ridicolo, non trovi?> La mia amica mi guardò con un leggero furbo sorrisetto sul volto, e un sopracciglio alzato.
<Che cosa c'è?> Domandai confusa alla sua espressione.
<Oggi è una giornata molto piovosa... e ci sarebbe una partita contro grifondoro...>
<Arriva al punto.>
<Flint mi ha detto che la nostra squadra non ha avuto tempo per allenarsi... e Wood ha fa allenare i grifondoro da settimane se non mesi per questa partita. Da ciò che mi ha detto Flint useranno la scusa del braccio di Draco per non partecipare.> Concluse ridacchiando maliziosamente.
<No vabbè! E quando parleranno?>
<Dovrebbero farlo subito dopo il pranzo, quindi tra poco; andiamo anche noi, voglio proprio gustarmi la reazione di Wood.>

MINE - Draco MalfoyWhere stories live. Discover now