Capitolo 19

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Mi diressi con ansia verso il luogo dove si sarebbe svolta da lì a minuti da seconda prova. Mi sedetti nelle tribune accanto ad Astoria, Draco e Daphne. Prima di sedermi augurai buona fortuna ai campioni.

<Ce la farete!> Urlai alzando un grosso cartellone creato con la magia. La spilla "POTTER FA SCHIFO" di Draco lampeggiava, e io lo guardai malissimo per poi strattonarlo.
<Togliti subito quella robaccia di dosso!> Sibilai.

Alzò le braccia ridacchiando, poi decise di ascoltarmi e finalmente se la tolse.
<Contenta ora?> Sbuffò porgendola sulla mia mano tesa. L'espressione raggiante sul mio volto diceva tutto.
<Decisamente sì.>

La voce di Bagman interruppe la nostra breve conversazione:
<Ora che tutti i nostri campioni sono pronti possiamo iniziare. Avete un'ora per recuperare ciò che è nascosto sott'acqua. Tre, due, uno!> Quando sentirono il fischio acuto si buttarono in acqua.

Attendemmo per molto tempo, stavo cominciando a preoccuparmi quando vidi Fleur salire: si era ritirata, quindi restavano Harry, Cedric e Krum. Proprio quando mancavano pochi minuti allo scadere del tempo a disposizione, gli ultimi due salirono in superficie, tenendo rispettivamente Cho e Hermione. Di Harry nessuna traccia.

Fleur era molto preoccupata per sua sorella minore, rimasta sott'acqua dato che lei si era ritirata.

Il tempo passava, e lui ancora non faceva ritorno. Per un terribile attimo pensai che non ci sarebbe stato un ritorno, ma fortunatamente mi sbagliai. Infatti Harry non tornò solo con Ron, ma anche con la sorellina di Fleur.

Corsi verso di lui e lo strinsi forte, non mi interessava della gelosia di Malfoy in quel momento, ma non disse comunque niente, forse aveva capito da solo il motivo di quel abbraccio.

<Gabrielle!> Urlò Fleur correndo verso di noi.
<È viva, sta bene?> Harry riuscì a stento a dirle di non preoccuparti, e poi sfinito, si lasciò cadere a terra.

<Bravissimo Harry! Sei stato davvero bravo!> Continuava a complimentarsi Hermione abbracciandolo e aiutandolo a rimettersi in forma dopo la prova.

<Tu hai salvato la mia sorellina, anche se non toccava a te!> Quando il ragazzo annuì ancora ansimante lei gli baciò entrambe le guance, poi si rivolse a Ron.
<E tu hai aiutato?>
<Oh, beh... un pochino...> la ragazza si chinò leggermente e baciò anche lui, che arrossì violentemente, sotto lo sguardo furioso di Hermione. Tornammo felici e ancora ansiosi verso il dormitorio, io e i miei amici avevamo Piton ad attenderci. Avrei dovuto dirlo a Hermione, mi sentivo in colpa come quando mentivo alla mia migliore amica. Glielo avrei detto prima o poi, su questo non c'era dubbio, probabilmente quando si fosse risolto tutto quel casino.

Quando tornammo all'interno del castello incontrai Daphne, Astoria, Pansy e Draco, e ci incamminammo verso l'ufficio del professor Piton, nei sotterranei. Eravamo tutti leggermente spaventati, ci tenevamo a distanza da Pansy ed eravamo curiosi di vedere il modo in cui avrebbe reagito. Intanto pensavamo a cosa dire per evitare di farci espellere da scuola.

Pansy afferrò Daphne per il colletto della divisa e la sbatté contro il muro.
<Ti ricordo, piccola lurida puttana, che sei stata proprio tu a rubarli per me, e che mi hai tradito. Hai tradito la nostra amicizia. Perciò ricorda: se io affondo, tu affondi con me.> Pronunciò in modo minaccioso, con un terrificante sorriso.

Draco si scagliò contro di lei e la spinse via da Daphne.
<Credimi Parkinson, faremo in modo che questo non succeda. L'unica che affonderà sarai proprio tu.>

Pansy strinse gli occhi con rabbia, per poi proseguire verso lo studio del professore a passo svelto.

<Buongiorno.> Ci accolse Piton freddo.
<Come dicevo questa mattina, uno o più di voi ha rubato l'amortentia e il veritaserum, infrangendo abbastanza regole da farsi espellere immediatamente. Ora, chi è stato si faccia subito avanti.>

MINE - Draco MalfoyWhere stories live. Discover now