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Scusate il cringe

Mi sveglio, sono le 10:00, Dylan dorme ed è ancora abbracciato a me, quando dorme sembra cosí spensierato che non diresti mai che quando apre la bocca...(-non-pensate male shehehehh)

Provo ad alzarmi e non riuscendoci decido di rimanere nel letto, dormire ancora un po' non farà male.
Mi addormento.

CRINGE, SCUSATE

Sto facendo un sogno bellissimo, Dylan mi prende per i fianchi e mi lancia sul letto, si avvicina.
Ci baciamo appassionatamente. Siamo nudi, entra e inizia a spingere veniamo tutti e due urlando. Poi io lo guardo, inverto i ruoli e mi metto sopra di lui, osservo il suo amicone e lo metto in bocca, mi viene dentro e ci baciamo.

Fine cringe

Mi sveglio tutta accaldata, CHE COSA HO APPENA SOGNATO?

"Buongiorno bambina" mi dice colui che in questo momento non mi aiuta con il caldo.

"Giorno..." cerco di togliermi dalla testa il tutto, troppo difficile.

"Vado a preparare la colazione, tu resta qui" mi dice

Arriva dopo 20 min, mangiamo i pancakes.

Faccio per prendere il bicchiere del latte ma qualcuno me lo impedisce, una mano che me lo toglie dal campo visivo.
"Eddai Dylan!" cerco di togliergli il bicchiere.

"Ti ridò il bicchiere ad una condizione."

"Sentiamo." rispondo

"Inanzitutto non chiamarmi Dylan, che cavolo!"

"E come ti dovrei chiamare?"

"Non lo so bambina."

Mi viene un'idea, non approverà ma amen.

"ok, bambino."
Dico ridendo perchè è troppo brutto da sentire.

"Eh senti bella, tu sei la bambina... Io sono il padre se proprio"

"SI va beh, e come ti devo chiamare, PAPARINO? Hahahaha"

"Prova a dirlo in inglese magari suona meglio..." si trattiene un sorriso

"Daddy?"

"MH hm..." dice facendo un sorriso malizioso...

Analizzo ciò che ho appena detto, e finalmente mi rendo conto, come potuto chiamarlo così!?

Sono una vera e propria DEFICIENTE.

"ok, no no no." dico diventando un peperone

"Oh, ma DAIIII" mi risponde
"facciamo cosí, puoi cambiarlo, ma se scopiamo..."

"aspe che?-"

"No no nulla ahahah" continua a ridere

"Mi devi ancora trovare un nome. Dylan è out."

"lasciami il tempo, non so quando ma lo troverò."

"mh... Va bene..." mi restituisce il bicchiere, grazie a dio. "Tieni."

Finito di mangiare ecc..

Mi vesto:

Credo che staremo a casa, io sono stanca e Dylan non mi contraddirà

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Credo che staremo a casa, io sono stanca e Dylan non mi contraddirà.

Stavo andando in cucina a prendere delle patatine, essendo allo scaffale più basso, mi abbasso.

In quel momento ho un braccio mi carica in spalla e vengo portata in camera di Dylan.

" Dylan che c'è, che cosa vuoi?" Dico cercando di liberarmi.

Inizia a baciarmi il collo, che cosa vuole fare?

"Dylan..."

"Dai Zitta, lo vuoi anche te." dice sicuro

"Cosa te lo fa credere?"

Questa mattina "dice tra un bacio e l'altro "stavi ansimando il mio nome,non farmi credere che hai un altro Dylan nella tua vita."

Continua a baciare e io sto piano piano morendo dalla vergogna, lui lo sa. Cazzo.

"TU sei mia, lo sei sempre stata, dal primo giorno o meglio, dalla prima notte, durante la quale" dice tutto ciò baciandomi il collo " mi hai sentito arrivare a casa"

"E se non volessi essere tua?" domando in tono di sfida

Smette di baciarmi il collo "Non ci credi nemmeno tu, bambina guardati, il tuo corpo reagisce a me perfettamente, tu sei mia e io sono tuo. Siamo come dei pezzi di puzzle, siamo fatti per rimanere uniti."

Lo bacio e rimaniamo a guardarci negli occhi per 1/2 orette e a coccolarci. È davvero una persona da conoscere e non da pregiudicare come fanno tutti, e come hanno fatto tutti.

Spero che per lui sia lo stesso, ma sento come qualcosa che dice di sì, quindi rimango speranzosa, chissà cosa il futuro ha in serbo per noi...





L'amico del mio patrigno- Dylan O'brien/Mitch RappOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz