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"Facciamo colazione va" dice quello stronzo

"Ti odio, io con te colazione non la faccio"  rispondo io, ora ditemi che non ho ragione!

"Ah ma dai, ti sei davvero arrabbiata per quello bambina?"
Alzo le sopracciglia, ma quest'uomo sa decidere un nome da darmi o no?

"Per te sono Megan, niente di piú niente di meno." gli dico decisa guardandolo negli occhi.

"Dimentichi una cosa però" cosa?, penso "qui. Comando. Io."

"E perchè?" poi mi ricordo... Giusto

"La scommessa imbranata" dice, un po' Un Figura di merda.

"CHE PALLE TE NE SEI RICORDATO. " dico sbuffando, speriamo non abbia nulla di meschino in mente.

"non mi dimentico di nulla, sopratutto di qualcosa su cui ho avuto ed ho completamente ragione" sorride e alza le sopracciglia.

"bastardo" sussurro

"cosa?" si gira e ridacchia.

"niente niente"

"forza su che abbiamo tante cose da fare oggi"

"cosa dobbiamo fare?" non abbiamo in programma niente

"finire un lavoretto..." dice con un sorriso che non promette nulla di buono, DIO aiutami tu.

Finiamo di mangiare e mi vesto:

"Dylan!" urlo, mi è venuta in mente una cosa"Cosa c'è" entra in camera, mi fissa per un po'"terra chiama Dylan!" schiocco le dita, si è svegliato finalmente

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"Dylan!" urlo, mi è venuta in mente una cosa
"Cosa c'è" entra in camera, mi fissa per un po'
"terra chiama Dylan!" schiocco le dita, si è svegliato finalmente.

"si oh ehm" dice "non rendi le cose proprio facili"

Ruoto gli occhi

"cosa dobbiamo fare quindi?"

Non risponde e sorride, sto iniziando ad avere un pochino di paura.

Se ne va, no  capisco sto uomo, ma proprio per niente.

Scendo, è in cucina.
"ciao" lo saluto

"dove vai?" dice agitato

*Vendetta* penso

"Via..."  rispondo

"Tu non esci"

"perchè?"

"perchè TU. NON. ESCI. chiaro?"

Ok dylan, trovato il punto debole, sei possessivo?

"ok" alzo le spalle

Mi giro, arrivo fino alla porta d'entrata, la apro per accertarmi che non mi abbia chiusa dentro e fortunatamente non l'ha fatto.

"Ciao DYL!" urlo

"Cosa hai intenzione di fare?" lo sento correre, meglio sbrigarsi

Chiudo la porta e inizio a correre verso il bosco, mi nascondo tra gli alberi, chissà se mi ha visto...

"Bambina, non essere stupida e vieni fuori, prima di peggiorare la tua situazione"

Che cosa intende, non lo vedo da nessuna parte cosí decido di girarmi ma camminando all'indietro un piede di appoggia pesantemente a un ramoscello secco per terra.

Fa molto rumore anche se non dovrebbe, siamo in estate... Si chiama sfiga questa.

*cazzo* penso

"UH, sento rumori... Bambina esci. Davvero ti conviene, non vorrei farti male."

Mi picchierebbe davvero?

Mi volto ed eccolo lí, mi stava fissando da tutto il tempo, bastardo.

"Uh, eccoti lí." dice, lo strangolo se non mi tenete.

"Cosa intendevi con -non vorrei farti male-?" oso a chiedere, sono davvero preoccupata che mi possa picchiare.

"non mi vorrai picchiare vero?"

Alla mia domanda mi guarda e inizia a ridere, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra

" Non ti picchierei mai. Promesso"

Ok, sono un pochino piú sicura adesso.

"Comunque scoprirai cosa significa tra un po' "

Sinceramente non mi interessa quindi lascio stare.
Mi giro per tornare a casa.

"Non cosí in fretta bambina" dice afferrandomi il braccio

"che c'è?" mi giro verso di lui e lo trovo a un centimetro dal mio viso.

Ci iniziamo a baciare, lui mi prende in braccio e mi sbatte contro un albero, ovviamente senza farmi male.
Continuiamo a baciarci, quando finiamo i nostri respiri affannati sono l'unica cosa che riesco a sentire.

"ora possiamo andare?" sorrido

"uff, si ok" dice lui

Corro a casa " Prova a prendermi"
Non sento alcuna risposta, ma continuo a correre. Poi mi giro per vedere se fosse dietro di me o cosa, correndo.

" Sta piú attenta" dice

"Come diavolo hai fatto?" sono letteralmente appena sbattuta sul suo petto

"Magie" risponde






L'amico del mio patrigno- Dylan O'brien/Mitch RappOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz