Hide

9 2 2
                                    

Sento le il rumore delle rotaie del treno, seduta sul mio sedile.

A fianco c'è un viaggiatore che dorme indisturbato.
Lo guardo, e il torpore che fin da prima della partenza mi aveva assalito d'un tratto era sparito, semplicemente guardandolo.

La sua carnagione ricorda l'autunno, come i suoi scuri capelli che avrei voluto accarezzare.

Dentro di lui però l'estate esplodeva come fuochi d'artificio e stelle cadenti.

"Hide, siamo quasi arrivati, svegliati."

Avrei voluto dirgli quelle parole, ma vederlo riposare così dolcemente mi ferma.

"Hide, ho voglia di camminare al tuo fianco per Tokyo."

Avrei voluto dirgli quelle parole, ma non voglio svegliarlo.
In un certo senso, quell'attimo sarebbe dovuto essere eterno.
Un limbo più vicino al paradiso che all'inferno.

"Hide, che stai sognando?"

Avrei voluto dirgli quelle parole, ma mi rimetto composta sul mio sedile e chiudo gli occhi.

"Hide, portami in giro per il mondo."

Avrei voluto dirgli quelle parole, ma non avevano valore, l'avrei fatto promettere e lui avrebbe infranto la promessa.

La voce metallica degli autoparlanti annuncia una fermata, ne mancano due a destinazione.

"Hide, scappiamo insieme e lasciamoci tutto alle spalle."

Avrei voluto dirgli quelle parole, però era troppo tardi.
Ma lui avrebbe risposto che non è mai troppo tardi per nulla.

"Hide continua a dormire e lasciati andare sulla mia spalla."

Avrei voluto dirgli quelle parole, avrei voluto ma non si sarebbe lasciato andare così facilmente.

"Hide. Hide. Siamo quasi arrivati, svegliati."

Non ho detto quelle parole, nemmeno quando l'annuncio del treno ha dato la conferma dell'arrivo a destinazione.

"Hide, continua a dormire e portami con te nei tuoi sogni dorati."

"Hide, continua a dormire e portami per mano in ogni tuo posto visitato."


Per Hide
Dedicato al ragazzo che ho conosciuto in treno e di cui mai mi scorderò.

quando i fiori appassiscono Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora