4 Capitolo

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"tesoro, come stai oggi?" mi chiede mia madre accarezzandomi il braccio

Guardo fuori dalla finestra, oggi mi sento come il cielo. Il tempo oggi è uno dei terribili, c'è pioggia, temporali e un vento incredibile che mi spazzerebbe se uscissi per quanto minuscola sono rispetto a esso.

"tesoro dobbiamo parlare di quello che è successo" mi guarda mia madre

Inizio Flashback:

Una settimana prima

"voglio farla finita, per sempre" sussurro a me stessa

Mi incammino verso il bagno e apro il rubinetto della vasca, l'acqua inizia a scorrere e resto a fissarla per alcuni minuti, mi riprendo dal mio stato di trans e dopo che l'acqua finisce di riempire la vasca, mi spoglio completamente e mi immergo, avvicino le ginocchia al viso e appoggio la mia testa ad esse, le mani mi tremano come il resto del corpo, alzo la testa e il mio sguardo cade sulla lametta, la prendo e inizio a fare tagli sul mio braccio uno dopo l'altro.

Mi fanno sentire così bene

Inizia a fuoriuscire il sangue che gocciola sull'acqua, la testa mi gira e inizio a vedere tutto sfocato. Vado sott'acqua, arrendendomi, l'acqua ormai rossa per via del sangue inizia a uscire fuori dalla vasca. Inizio a dimenarmi per il respiro che inizia a mancare, l'acqua inizia a fare piccole onde, strizzo gli occhi e mi dimeno sempre più forte, finché mi fermo.

C'è l'ho fatta, è finita, per sempre

***

"Abigail Smith, 21 anni, ha tentato di suicidarsi tagliandosi e soffocando nella vasca" sento una voce

"Abigail resta con noi ok? Abigail ci sei? Fai un cenno se mi senti" sento una voce di sottofondo

"muoviamoci, la stiamo perdendo" un'altra voce si unisce

Fine Flashback

"tesoro?" mi richiama mia madre

"la cena è pronta, c'è anche la zia Giusy con Allison e zio Micheal" sospira mia madre andandosene

Giro la testa verso la porta e guardo il vuoto, mi alzo e dopo aver chiuso la finestra, scendo le scale e vado in cucina, gli sguardi di tutti sono su di me e sul mio corpo

"ciao tesoro, siediti è pronto" dice mia zia Giusy

Mi siedo e inizio a guardare tutti che mangiano, guardo il piatto davanti di me, non ho fame, ho lo stomaco chiuso

"Abigail non mangi?" chiede mia sorella Jade

"tesoro mangia, ci sono molte proteine e carboidrati" mi istiga mia madre

"non ho fame" dico allontanando il piatto

Noto i miei genitori guardarsi e scambiarsi sguardi strani

"tesoro noi abbiamo pensato che forse dovresti prendere una pausa dall'ospedale" mi propone mia madre

"non c'è n'è bisogno" alzo le spalle

"ne parliamo dopo, domani andremo a pranzo con dei amici, verrai anche tu, così potrai rivedere Sierra e gli altri ragazzi" mi congelo sul posto e inizio ad agitarmi

"non posso, ho già un impegno per il lavoro" invento una scusa

"tranquilla, abbiamo informato l'ospedale, domani tieniti pronta per l'orario di pranzo" dice mio padre

Tutti iniziano ad alzarsi per sparecchiare la tavola, mi alzo e corro in camera seguita da mia cugina

"Abigail.." si blocca Allison appena vede che sto piangendo

"la mia vita fa schifo, vero?" singhiozzo

"i tuoi vogliono solo che tu ritorna felice" si siede accanto a me

"andando dalle persone che non vorrei mai incontrare?" domando sarcastica

"c'è la farai, sei forte" mi rassicura

"non è così, se ero forte non cercavo di suicidarmi tagliandomi e soffocando sott'acqua" mi asciugo le lacrime

"invece sei forte, devi solo crederci" mi fa un piccolo sorriso

"Allison vieni" urla zia Giusy

"devo andare" si alza dirigendosi verso la porta

"troverò una scusa per non andare" esclamo prima che esca

Mi sdraio sul letto ed entra mia madre insieme a mio padre

"domani verrai con noi e non usare questo caratterino e mangia, domani ci saremo noi, i Dallas, i Grier " ordina mia madre

"inizierai a rimangiare, andrai dalla psicologa e diventerai sociale come tutti gli adolescenti di oggi, sono stata chiara?" alza un po' la voce mia madre

"è la mia vita, faccio quello che voglio" ribatto

"io non resterò a guardare la vita di mia figlia rompersi" controbatte uscendo

Nel mentre mio padre è sempre stato in silenzio, con coraggio alzo la testa e vedo il suo sguardo di delusione, mi distrugge sapere che mio padre mi guardi in questo modo, ma io sono stanca di lottare

"mi hai deluso Abigail" dice mio padre andandosene

Prendo un foglio di carta e una matita e inizio a disegnare. In questi tre anni ho iniziato a disegnare, mi rilassa molto, disegno quello che sento. La mano si muove prima che capisco quello che sto disegnando. Ho fatti tanti disegni che alla fine si trovavano nel cestino della spazzatura.

Poso la matita e vedo una ragazza che abbraccia un ragazzo che le ha fatto una sorpresa romantica

Sarei potuta essere io

Sorrido al pensiero ma scompare subito appena penso che non succederà mai, prendo il foglio e lo strappo, lo butto nel cestino e mi affaccio al finestrino, ancora piove e sento un legame con la pioggia che cade sul cemento, come se fossero le mie, quelle che ancora non ho cacciato, forse perché sono stanca o forse per quanto siano stanchi i miei occhi a cacciare le lacrime, hanno deciso di restare dove sono, solo perché vogliono risparmiarsi per dopo, perché non avrò mai la mia felicità, solo dolore .

BACI RICORDATI Where stories live. Discover now