1 Capitolo

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Sono cambiata molto in questi anni, forse sono maturata o forse ho capito davvero il senso della vita o semplicemente perché vivo da sola e mi sento autonoma quando non è per niente così. Tralasciando questo fatto, ora sto andando al lavoro, all'ospedale. Quest'anno ho iniziato il tirocinio, l'università ci ha permesso di fare un'anno di tirocinio all'ospedale di Boston, anche mia cugina Allison ha partecipato, avevamo pensato di vivere insieme ma alla fine è andata a vivere con il suo ragazzo che frequenta la Harvard, il tirocinio è fantastico, imparo, assisto e partecipo all'intervento, salvando delle vite. Non potete immaginare la felicità che nasce ad ogni dottore sapendo che hai salvato una vita, dire ai loro parenti la buona notizia che l'intervento è riuscito e che il loro familiare è salvo. Lacrime di felicità, singhiozzi e pianti. Questo avviene quando si è felici come anche quando si ha la brutta notizia. È terribile e bruttissimo comunicare ai familiari che il loro parente non c'è la fatta, pensi che non hai fatto abbastanza, ti senti male e ti distrugge vedere i familiare a pezzi. Sono circa le otto e come al solito, sono per casa a correre come una disperata per la solita sveglia che non suona, era come al liceo solo che ora non c'è mia madre a svegliarmi con le sue urla fastidiose anche se mi mancano, faccio una doccia veloce, mi vesto con dei jeans neri e una maglia blu, esco di casa ed entro in macchina. Arrivata, slaccio la cintura e scendo dalla macchina, guardo l'immenso edificio difronte a me e sorrido. Entro e mi dirigo nello spogliatoio, come al solito non c'è nessuno, metto la divisa da dottore, cioè una maglia e un pantalone celeste e il camice bianco.

"ciao Abi" mi saluta Allison spuntando dalla porta

"ehi Ali" le sorrido

"pronta?" mi chiede, annuisco e ci dirigiamo verso i nostri compagni e i nostri superiori

"Buongiorno ragazzi, oggi starete solo nel pronto soccorso, tranne Smith che verrà con me che assisterà a un intervento" dice la Dottoressa Grey

"chi?" chiediamo all'unisono io e Allison

"ah vero! Siete due, comunque tu Allison con me, ora iniziate a lavorare" esclama la Dottoressa Grey

Entro nel pronto soccorso e vedo un sacco di gente sui lettini, sorrido e mi avvio.

***

"bene signora, dovrà venire la prossima volta così le toglierò i punti" affermo alla donna davanti a me

"va bene, grazie mille" le sorrido e mi allontano

Stamattina non mi sono fermata nemmeno per un secondo, è l'ora di pranzo e dopo essere andata in bagno a lavarmi le mani, mi avvio alla mensa, prendo il vassoio e mi prendo da mangiare, mi siedo al tavolo e noto da lontano Allison che viene verso di me

"ehi com'è andata oggi?" le chiedo

"non ci puoi credere, ho assistito a un intervento di un tumore al cuore, è stato così eccitante, si ok sono una brutta persona per dire questo ma sono una specializzanda che sta cercando di imparare la pratica di questo lavoro ed è stato favoloso, tu invece che hai fatto?" dice senza prendere fiato

"niente di che, ho fatto dei punti, delle sature e cose così" affermo, annuisce e iniziamo a mangiare

"domani sera esco con degli amici di Mark, vuoi venire?" chiede speranzosa

"no" imbocco un filo di pasta, sento che sospira e il suo sguardo su di me

"domani questo mio paziente ritornerà per dei controlli pure perché il tumore c'è ancora, abbiamo solo tolto una parte perché ci sono state delle complicazioni durante l'intervento" dice e io annuisco

"io vado, mi stanno chiamando" indica il cerca persone

"va bene, stasera vieni da me?" chiedo alzandomi

"si, porto la pizza e tu prepara un film, ci vediamo ciaoo" corre verso le sale operatorie, la saluto con la mano e mi avvio verso il pronto soccorso.

La sera

Sto guardando che film vedere stasera e ho deciso di vedere Harry Potter, sento il suono del campanello segno che è arrivata Allison, mi alzo in fretta e apro la porta

"entra dai sto morendo di fame" le dico e nel frattempo mi brontola lo stomaco

"lo sento" dice ridendo, alzo gli occhi al cielo e ci sediamo sul divano

"allora che film vediamo?" chiede addentando un pezzo di pizza

"Harry Potter" rispondo prendendo la lattina di coca

"uff sempre film fantasy, non possiamo vederci un film d'amore?" chiede con gli occhi da cucciolo

"no, ora zitta e guarda" sbuffa e iniziamo a guardare il film

Noto che lancia sguardi al telefono, più di una volta, blocco il film e mi giro verso di lei, da poterla vedere meglio

"che hai?" chiedo curiosa

"niente, prima di venire qui, ho litigato con Mark ma niente di che" sospira

"che è successo?" mi avvicino a lei

"abbiamo litigato, perché in questo periodo non stiamo molto insieme, lui con l'università, io con il lavoro, ed è difficile, quando siamo a casa siamo stanchi e finiamo per addormentarci" vedo una lacrima scendere dalle guance

"ehi non fare così, vedrai che risolverete" la rassicuro

"lo so, solo che mi manca" ammette, le sorrido e le do un piccolo abbraccio

"ok ricominciamo a vedere il film?" chiedo sollevata

"si, comunque sei sicura che non vuoi venire domani, sai Mark mi ha detto che sono amici di università e mi ha fatto vedere alcuni di loro e sono fighi.." mi lancia un'occhiata maliziosa

"smettila di fare la scema e guardiamo il film" mi irrigidisco all'istante e mi volto verso la tv

"Abi perfavore" la blocco

"ho detto che guardiamo il film, quindi stai zitta" le dico scontrosa, mi guarda e si alza

"che fai?" chiedo alzandomi

"me ne vado, preferisco restare a casa a guardare un film che mi piace, uno d'amore, che restare a vedere Harry Potter che vediamo ogni santo giorno, perché sennò tu ti metti a piangere" ribatte scontrosa, sbatte la porta, sospiro, non pensavo che andasse così la serata.

Inizio a posare tutto, anche la pizza, mi è passata la fame, spengo la tv e mi avvio in camera, mi faccio una doccia veloce e mi preparo la notte, mi sdraio sul letto e l'occhio mi cade su quella felpa grigia appoggiata alla sedia, mi giro dall'altro lato, le immagini del passato iniziano a farsi vivi nella mia mente, chiudo gli occhi strizzandoli, stringo in pugni le lenzuola cercando di scacciare queste immagini e pensieri, ma non se ne vanno, senza rendermene conto sento la federa del cuscino bagnato, alzo la testa e solo ora mi rendo conto che sto piangendo, mi alzo di fretta ed entro in bagno, prendo la lametta e faccio il mio lavoro che mi fa sentire bene, sento la testa girarmi e poi vedo solo buio.

BACI RICORDATI Onde histórias criam vida. Descubra agora