Ho provato a parlare per tre ore con Payton ma è offeso, ho fatto un casino.

Sono appena uscita d a scuola e lo vedo ridere con i suoi compagni che mi guardano compreso lui, vorrei tornare a casa in sua compagnia ma non credo che accadrà.

Mi avvio verso casa dopo aver salutato Avani.

Nel bel mezzo della strada mi ferma un ragazzo, pensando fosse Payton mi giro sorridente, invece vedo un ragazzo, probabilmente senza tetto.

"soldi" dice allungando la sua mano.

"non ne ho" mento tenendo il portafoglio nella mia tasca, sto andando in panico.

"ti ho detto soldi" mi urla contro iniziando a darmi della puttana, della stronza.

"EHI!" urla un ragazzo da dietro le mie spalle, il signore alza lo sguardo e scappa immediatamente.

"sparisci" dice urlando, sento un braccio appoggiarsi sulle mie spalle e una mano sulla mia guancia.

"ci sono qui io" sorride baciandomi mentre mi accompagna il viso.

"scusami per prima" sussurro.

"niente, acqua passata" ridacchia, chissà cosa
sarebbe successo- .

"devo parlarti" dice mentre entriamo in casa.

"dimmi tutto amore" sorrido.

"è una cosa seria" si siede sul divano, ho abbastanza paura.

"dimmi" sussurro.

"ecco, ehm- non so come la prenderai" dice.

"mi stai facendo preoccupare" rispondo.

"ehm- quando siamo tornati dall'America sono tornato a casa, ti ricordi?" mi chiede.

"ehm si" sussurro.

"ecco, era perché dovevo andare a fare una visita al mio cuore" dice.

"spiegati Payton" impazzisco dalla voglia di sapere cosa ha.

"vado al punto?" sussurra, annuisco e mi guarda prendendomi una mano.

"ho un problema grave al cuore, potrei morire da un momento all'altro" sussurra.

La sua testa si abbassa mentre la mia si irrigidisce ma inizia a tremare.

"dimmi, ti prego, è uno scherzo?" mi guardo in giro, alza la testa con gli occhi rossi e le guance lucide dalle lacrime.

"ti pare uno scherzo?" dice abbracciandomi.

"piccolo mio, ti amerò per sempre, qualsiasi cosa accada, capito?" sussurro.

"ti amo" mi guarda, stiamo piangendo tutti e due.

"non voglio vederti così piccolo" gli prendo le guance

"vuoi finirla qui?" sussurra, scuoto la testa fortissimo stringendogli le guance.

"no" dico.

"sicura, non voglio che tu stia male se mai succedesse" dice.

"Payton, non succederà, voglio stare con te, capito?" lo guardo, annuisce baciandomi.

"il tre facciamo un mese" sussurra guardandosi le mani e poi sorridere.

"ti amo tanto piccolo" lo abbraccio, devo fare attenzione a quello che gli faccio, devo farlo stare bene.

"ti va se guardiamo un film?" sorrido, scuote la testa.

"voglio solamente stare con te, e basta" sussurra, mi stendo sul divano abbracciata a lui e gli stendò una coperta addosso.

Alza la testa verso di me e io la abbasso verso la sua, avvicina un dito al mio occhio e gioca con il le mie ciglia facendomi ridacchiare.

"lo faccio fin da quando sono piccolino, posso farlo?" mi chiede.

"non c'è da chiedere" sussurro.

"va bene" dice, tiene la testa verso di me mentre io chiudo gli occhi con il suo sfioro sul mio occhio destro.

"P-p-Pay" dico.

"dimmi" sorride.

"m-mi d-irai tutto qu-ello che ti -succe-de?" chiedo, annuisce abbracciandomi.

"tutto tutto" sussurra, sono innamorata persa, posso urlarlo forte.

"amore, io ho sonno ma ho paura di dormire e di non svegliarmi più" sorride sussurrando.

"ehi, tranquillo patato, ti sveglierai con un bellissimo bacio" ridacchio guardandolo.

"sto sveglio" dice.

"sei stanco?" annuisce.

"dormi, tranquillo piccolo, ti amo" sussurro, attacca le sue labbra alle mie e chiude gli occhi, mi stacco un minuto dopo ma lui lo riapre guardandomi triste, ridacchio e lo ribacio varie volte.

I nostri baci sono qualcosa di bellissimo, non so baci perché dobbiamo far vedere agli altri che stiamo insieme, ma sono baci che dicono "ci vogliamo più di qualsiasi altra cosa".

Le sue labbra sono così morbidi e sono così carnose, le mie sono sottili e idratate.

Il suo alito profuma di menta, il mio di fragola.

"t-t-ti amo Sop-ph" dice piangendo sulla mia guancia.

"no, no, no, non piangere amore mio" dico, deve sfogarsi ma gli manca il fiato, singhiozza sempreverde.

"dai, piccolo" sorrido, vorrei piangere anche io ma non posso.

"ho paura, tanta paura" sussurra.

"abbracciami topo, stai qui con me, per tutto il tempo che vuoi" mi emoziono.

"per sempre" dice, lo riempio di baci sulla fronte e gli tocco i capelli morbidi.

"non piangere" sussurro.

"non riesco a pensare che potrei lasciarti qui sola" dice stringendomi a lui, fortissimo.

"non preoccuparti, stai tranquillo e viviti la vita, non pensarci, sei qui con me, ricordi?" sorrido.

"ti ricordi quando ci siamo conosciuti?" sorrido nuovamente facendomi guardare da lui.

"eccome se me lo ricordo" ridacchia.

"ti rispondevo male" rido guardando le sue labbra.

"o quando cercavo di guardare nel tuo quaderno?" ride, sono contenta di farlo ridere.

"vero! o ti ricordi quando mi hai incoraggiata a mangiare la merendina?" sussurro guardando i suoi occhi lucidi e il suo taglio sul sopracciglio.

"si, o quando la bidella ci ha beccati fuori dalla classe" ride.

"mannaggia che bei ricordi con te piccolo, portami in Canada con te la prossima volta capito?" sorrido.

"certo" sussurra.

"ti ricordi quando quella notte abbiamo riso tutto il tempo per i video che ci siamo fatti?" ride, spalanco la bocca e gli tocco il ciuffo.

"o quella mattina che ti ho regalato il disegno" sorrido, prende il portafoglio dalla sua tasca dei jeans e tira fuori un foglietto, lo apre e vedo il disegno, faccio il labbruccio e gli do un bacio.

"è il mio porta fortuna" lo ripiega.

"tu sei il mio porta fortuna" sussurro, mi da un bacio di nuovo e si addormenta sotto le mie coccole, rimango a guardarlo per un'ora e mezza circa, qualche lacrime è scesa sul mio viso e mi ha fatto stringere i suoi capelli, piccolo mio.

"ti amo piccolina mia" sussurra alzando la testa verso di me e appoggiandola sull'incavo del mio collo  stringendomi a lui.

"anche io, tantissimo" dico.

"non piangere anche tu" dice con la sua bellissima risata che mi era mancata.

"zitto e abbracciami" rido, sorride e mi stringe per non farmi cadere dal divano, piccolo mio

then - payton moormeierWhere stories live. Discover now