Capitolo 7 • Crepe

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«P-Peter?! Non è come sembra».

«Ah, no? E com'è?»

Il ragazzo che l'aveva accompagnata a casa mi somigliava in altezza, corporatura e taglio di capelli, differiva invece per l'azzurro delle iridi e i tratti del viso, naturalmente. Mi augurai che fosse uno scherzo.

«Liam lavora al bar con me, mi ha solo dato uno strappo» spiegò Maddie.

Troppo tardi: il gelo si era impadronito di me. Immune alle scuse poco convincenti, lanciai un'occhiata feroce al famoso Liam, quindi mi voltai per andarmene.

Maddie corse da me per fermarmi.

«Ti prego, non andartene. Vieni, rimani a pranzo da me» mi supplicò.

In tutto ciò, il terzo incomodo salutò Maddie e fece un cenno a me, quindi salì sulla propria auto e sparì.

«Voglio la verità, Maddie» tuonai.

«Io e Liam siamo semplicemente colleghi, posso giurartelo. Non nutro il benché minimo interesse in lui, non avrei la testa di starci dietro neanche se volessi».

«Certo, a malapena ce l'hai per me» osservai, tagliente.

Maddie, sull'orlo delle lacrime, sospirò e tentò di trascinarmi verso casa sua con sé.

Le rivolsi uno sguardo fermo.

«Dammi una buona motivazione per venire con te e non tornarmene all'aeroporto in questo preciso momento».

Scoppiò a piangere.

Io avevo la tentazione di fare altrettanto.

«Mi ami, almeno?» domandai, a bruciapelo.

«Sì,» singhiozzò «io ti amo, ma è tutto così difficile... E tu sei sempre lontano...»

Aprii le braccia, incredulo. «Ti sembro lontano, per caso?!»

Lei tentò di calmarsi, quindi fece cenno di no e mi tese la mano. Cedetti.

Preparammo un piatto di pasta scondito, perché l'unica persona in casa che si occupava della spesa era lei e non aveva avuto il tempo di farla. Non fu il cibo più triste che avessi mai mangiato, ma ci si avvicinava parecchio.

«Come mai hai deciso di tornare oggi? Ero convinta che non ti avrei visto fino ad Halloween» fece Maddie, interrompendo il silenzio.

«Proprio per evitare che tu pensassi che sono sempre così lontano, no? Non so nemmeno come sia successo, volevo farlo e l'ho fatto e basta».

Lei annuì, apparendomi più fragile che mai.

«Ieri sera stavo guardando i prezzi dei biglietti pensando che, magari, sarei potuta venire a trovarti io una volta».

I suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime.

«E ho realizzato che non posso permettermelo. Charlie deve mettere l'apparecchio e qualcuno deve pagare e io... Io arrivo a malapena a fine mese» pianse.

In quel momento, mi colpì violento come uno schiaffo il reale motivo per cui Maddie si era spenta: lo stress. Osservai le borse che aveva sotto gli occhi, il colorito grigiastro tipico di chi non si sta nutrendo adeguatamente, il tono di voce inusualmente roco e una generale perdita di smalto all'apparenza. Con Chloe lontana, peraltro, supposi che non avesse qualcuno con cui lamentarsi e che, probabilmente, non le andasse proprio di farlo con persone che frequentavano la Ivy League. Me compreso.

Accolsi la ragazza che amavo fra le mie braccia e le accarezzai la schiena con dolcezza, dandomi dello stupido per aver pensato unicamente all'ipotesi che mi stesse tradendo, quando a malapena aveva l'energia di articolare le parole.

Tastai nella giacca alla ricerca del mio portafoglio e ne estrassi delle banconote.

«NO!» urlò Maddie, scioccata. «Non voglio i tuoi soldi, Peter. Voglio solo poter condividere con qualcuno il peso delle mie preoccupazioni. Mi sento sopraffatta, travolta da grandi responsabilità a cui non sono capace di far fronte».

«Prendili, per cortesia, così non dovrai pensare a niente per venirmi a trovare. Io ci pago a malapena dei libri, con questi soldi, e ai miei non interessa come li spendo».

Maddie continuò a scuotere il capo, come posseduta dall'orrore.

«Non posso accettarli. Non è compito tuo risolvere i miei problemi».

Sospirai.

«Tuoi? Mi sembra che riguardino anche me, nel momento in cui ti rendi conto di non potermi vedere perché non ne hai i mezzi. E io, l'altra parte coinvolta, precisiamo, ti sto fornendo tali mezzi. Per noi, per non lasciare che sia un biglietto aereo a dividerci. Riesci a capirlo, questo?»

Non utilizzai il tono di voce ideale per dirlo, perché mi sentivo troppo a disagio in quel clima teso e astioso, ma sperai che Maddie riuscisse, come suo solito, a vedere oltre.

Lei si asciugò le lacrime e mi guardò dritto negli occhi.

«Se proprio vuoi, aiutami a trovare un lavoro che mi paghi di più. Questi soldi non farebbero altro che rimandare il problema, invece di risolverlo, e io non voglio continuare a stare male così, o peggio».

Senza interrompere il contatto visivo, le presi le mani fra le mie e le baciai, quindi annuii.

«Ti prometto che farò qualsiasi cosa per aiutarti. Smuoverò anche il Presidente stesso, se dovesse essere necessario, okay?»

Finalmente, vidi lo spiraglio di un sorriso farsi strada sul suo volto, che riprese lievemente colore.

«Adesso tu riposati, io vado a farti la spesa e penso alla cena. Non esiste che mangi pasta in bianco e tonno in scatola perché non puoi cucinare. Come pretendi di studiare bene, così?» la rimproverai.

«Lasciami venire con te. Sarà un'eternità che non andiamo a fare la spesa insieme».

Mi si scaldò il cuore a risentirla tornare in vita, ad animarsi di colori. Sorrisi d'istinto.

«Soltanto se accetti questi soldi» patteggiai, tendendole le banconote.

Lei sbuffò, rivolgendomi uno di quegli sguardi che mi avevano incendiato per anni, a scuola. Uno di quelli che, fra gli altri, mi avevano fatto innamorare.

«Dammi una buona motivazione» mi sfidò, citando le mie stesse parole di poco prima.

«Ho bisogno di tempo per trovarti un lavoro e, nel mentre, voglio che tu non abbia problemi a trascorrere Halloween insieme a me» risolsi, dispensando rapidamente una scusa infallibile.

Maddie alzò le sopracciglia, meravigliata.

«È un invito ufficiale?»

Annuii.

«Così ti dimostrerò che Flo è completamente innocua».

Maddie fece i salti di gioia e mi baciò appassionatamente, ignorando che avrei fatto l'impossibile per rendere innocuo anche quell'insulso Liam, trovandole un lavoro che le impedisse di incrociarlo anche solo per sbaglio.

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Ho sbagliato a pubblicare capitolo, postando l'8 invece che il 7. Scusatemi 😂

Spero vi piaccia 🥰

Baci ✨

EnigmaticDär berättelser lever. Upptäck nu