CAP.44 - GUARIGIONE PT.3

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JUNGKOOK'S POV

Mi sveglio e Hanna sta ancora dormendo.

Non so cosa organizzare per oggi, se vuole fare qualcosa in particolare o se non le va di fare nulla.

Mi sento talmente impotente, eppure dovrei cercare di farla stare meglio.

Potrei preparare la colazione ma vorrei essere qui quando si sveglia.

Inizio ad accarezzarle i capelli perché vedo che il suo viso non è affatto rilassato. Non l'ho mai vista cosi, di solito è sempre molto serena mentre dorme, ma ieri sera non lo era e mi chiedo se è riuscita a dormire la settimana precedente, mentre era da sola in italia.

Mi sento talmente in colpa ma mi rendo conto che questo atteggiamento non è di nessun aiuto.

Le accarezzo i capelli, poi le spalle e sembra che il suo viso stia iniziando a rilassarsi. Vedo il suo viso leggermente meno teso e cosi continuo a provare a prendermi cura di lei. La mia sola speranza è che possa permettermelo anche una volta sveglia.

Poco dopo sento che si sta svegliando e si gira verso di me con ancora gli occhi chiusi.

"non è male svegliarsi con te che mi accarezzi"

"ci speravo"

"ah si?" e apre gli occhi

"si, tanto"

Mi avvicino per baciarla e mi rendo conto che sono preoccupato per le sue reazioni.

La bacio e sento che si rilassa tra le mie braccia e risponde al bacio.

Avevo davvero bisogno di questa vicinanza perché adesso sento di potermi rilassare, che mi permetterà di starle vicino.

"quanto mi è mancato baciarti. Me ne rendo conto solo ora" mi dice e ne sono talmente felice perché lo pensavo anch'io ma non avevo il coraggio di dirlo.

"a che ora devi partire?" mi chiede

"ti prego Hanna, vieni con me. Perché vuoi continuamente farmi stare preoccupato? Ti lascerò in pace ma almeno vieni a Seoul con me, in modo che lavorerò e almeno la sera potrò stare con te e sapere come stai"

"non saranno molti giorni, noi tra poco partiremo per l'America, passiamoli insieme, ti prego"

ANNA'S POV

Mi rendo conto che non so cosa fare. Da una parte ha ragione, si preoccupa per me e sicuramente tornare a casa e sapere dove sono, e cosa sto facendo, sarebbe d'aiuto.

Perché mi viene così difficile andare incontro alle sue esigenze? Le ragazze me l'hanno fatto notare tante volte eppure io cado sempre nello stesso errore. Faccio passare le pene dell'inferno a lui, proprio a lui. Lo amo così tanto, eppure, mi comporto in questo modo.

"ok, vengo con te a Seoul. Sarai comunque impegnato quindi potrò liberamente oziare tutto il giorno. Certo sarebbe stato più bello qui, vicino al mare"

"lo so, hai ragione, ma è nostra e ti darò una chiave cosi che potrai venirci quando vuoi. Ma adesso ti prego, resta con me"

"ok, mi hai già convinto, non devi insistere ancora" e gli sorrido per fargli capire che sono seria.

Ci alziamo dal letto e iniziamo a prepararci.

Lascio questo posto davvero a malincuore.

L'altra sera, il rumore del mare aveva avuto un effetto calmante su di me e forse dovevo a questo l'umore di stamattina. Ma in parte anche a Jungkook che era stato tanto paziente, mi aveva stretta per tutta la notte, e coccolata al mattino.

Anche se adesso non riuscivo a vedere il quadro generale, fino a pochi giorni fa mi consideravo davvero una donna fortunata ad avere l'amore di quest'uomo meraviglioso, e adesso non riuscivo a trattarlo come meritava.

Questo mi faceva sentire davvero una stronza, ma il mio cuore era ancora troppo ferito e non sarebbe guarito così facilmente.

Qualche ora più tardi siamo sul traghetto per tornare a Seoul e stiamo guardando un film.

Mi sento rilassata e cosi mi addormento tra le braccia di Jungkook, finalmente serena e al sicuro.

Spero possa durare.


Nota autrice

Finalmenteeeeeee

A quanto pare sono riusciti ad avvicinarsi e a trascorrere dei momenti di serenità.

Facciamo tutti il tifo :)


Sogno, destino, realtàWhere stories live. Discover now