Villa.

27.6K 765 220
                                    

[CAPITOLO CINQUANTANOVE]

~Villa.~

'Mi raccomando vestiti elegante, è un locale importante.'

Ultimo messaggio di Harry, ultime indecisioni su cosa indossare stasera.

Ero chiusa in camera da ormai ore, non avevo il coraggio di andare in cucina o in salotto dopo quello che era successo con mia madre, o meglio: dopo quello che aveva visto.

Aprii l'ante dell'armadio cercando per l'ennesima volta un vestito elegante da indossare.

Improvvisamente ricordai dell'abito che comprai a Parigi, in gita scolastica.

Rovistai nell'ultimo cassetto fino a quando le mie mani non toccarono un qualcosa di bianco e liscio.

Lo tirai fuori applicando forza dato che era impigliato con altri vestiti.

Qualcuno bussò alla porta.

-si? Chiesi sapendo già che si trattava di mia madre.

Di fatti lei aprì la porta entrando in camera mia. Stavo morendo d'imbarazzo.

-possiamo parlare un attimo? Chiese piano.

Annuii così lei si sedette sul mio letto. Mi fece cenno di sedermi accanto a lei e così feci.

Isabel tieniti pronta per la lavata del cervello sul sesso e cose varie.

-non voglio farti la solita ramanzina, so che sei una ragazza prudente, però Isabel promettimi che starai attenta, hai ancora sedici anni.

Sentivo le guance in fiamme.

-mamma ma io ancora non ho fatto niente, a parte, vabbè ma già lo sai. Stavo morendo lentamente davanti a mia madre.

-da quanto stai con Harry? Chiese lasciandomi perplessa.

-da circa dieci mesi, ma che c'entra adesso?

-Isabel stai frequentando questo ragazzo da quasi un anno, avete già fatto i preliminari, non puoi dirmi che non hai il desiderio di farci anche l'altra cosa.

Mi portai le mani davanti a gli occhi cercando di mascherare la forte vergogna che stavo provando.

-mamma, ti prego. Mi lamentai.

-ti sto solo dicendo di stare attenta, non voglio ritrovarmi un nipote per casa.

-va bene! Ho capito! Ma adesso potresti lasciarmi preparare?!

-certo, me ne vado subito.

Si alzò da letto e si diresse verso la porta di camera, prima di uscire mi fece un sorrisino come se non bastasse tutta la vergogna provata prima.

Chiuse finalmente la porta ed io tornai a concentrarmi davanti al mio vestito.

Era sbracciato, aveva una grande scollatura a v che però riusciva a nascondere bene il mio seno e scivolava perfettamente lungo le mie curve.

Arrivava appena sopra il ginocchio, mi piaceva molto il modo in cui definiva le mie forme.

Abbinai un paio di scarpe con il tacco, le stesse di quella sera in discoteca. Non ne avevo altre.

Andai verso il bagno per sistemare il make-up e capelli.

Partii dalla seconda, sciolsi la ribelle chioma castana e successivamente la raccolsi ordinatamente in uno chignon non troppo alto.

Applicai una leggera sciai di lacca abbassando i piccoli ciuffi davanti.

Sistemati i capelli mi diedi al trucco. Disegnai una leggera striscia nera sopra la palpebra per poi passare la matita anche nella parte inferiore dell'occhio. Per finire applicai il mascara sulle ciglia e un po' di gloss rosa chiaro sulle labbra.

Bad Angel.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang