Boccetta.

19.3K 759 257
                                    

[CAPITOLO SETTANTUNO]

~Boccetta.~

Crollai sul letto con le lacrime agli occhi.

-Isabel, ti prego apri la porta. Sussurrò Ashton, intento a non svegliare mia madre.

-vattene, Ash. Tirai su di naso stringendo il cuscino.

-no, non me ne vado. Ti prego, apri la porta, devo parlarti.

Asciugai il naso con un fazzoletto, poi mi avviai alla porta; girai la chiave nella serratura e l'aprii.
Il ragazzo era appoggiato sulla soglia ed aveva tutti i capelli scompigliati.

-vieni. Sussurrai asciugandomi gli occhi.

-perché piangi? Chiese piano prendendomi il viso tra le mani.

-non lo so. Sussurrai poggiando la guancia sul suo palmo.

Sospirò sfiorandomi lo zigomo destro con il pollice.

Ashton mi ispirava tranquillità, sicurezza, protezione; le sue mani calde, i suoi occhi verdi, i capelli morbidi, la pelle liscia, le dita lunghe....

Portai le mani sulle sua e sorrisi, così...spontaneamente.

-dormi con me? Chiesi e lui rimase pietrificato.

-si, va bene. Disse poi sorridendo.

Lo abbracciai sentendomi trasportata in un altro mondo, un mondo felice, un mondo spensierato.

-prima però mi devo lavare i denti! Esclamò piano ed io scoppiai a ridere.

Faceva questo Ashton, ridere e a me andava bene così.

-allora andiamo. Dissi prendendolo per mano e dirigendomi in bagno, armandomi poi di spazzolino e dentifricio.

Scoppiai a ridere.

-che c'è? Chiese perplesso con lo spazzolino in mano.

-hai un'aria buffa quando ti lavi i denti, posso farti una foto? Chiesi ridendo.

-stai male, tesoro. Disse tirando fuori il telefono.

Risi afferrandolo e andando nell'icona fotocamera.
Scattai una foto al bellissimo ragazzo difronte a me e mi lavai infine i denti.
Tornammo in camera; tirai giù le lenzuola verdi con le coccinelle e afferrai il pigiama.

-vado a mettere il mio, torno subito. Mi avvertì ed io annuii sorridendo.

La verità era che non vedevo l'ora di stringerlo sotto le lenzuola.
Indossai la canottiera nera con dei ricami rosa e i pantaloncini dello stesso tipo.
Poggiai il reggiseno sul comò e infilai sotto le lenzuola.
Poco dopo Ashton tornò con una maglietta a maniche corte grigia e un paio di pantaloncini a scacchi rossi che mettevano in risalto le sue gambe.
Sorrisi mentre si sdraiava piano accanto a me.

-posso abbassarlo? Fa caldo. Disse riferendosi al lenzuolo.

-certo.

Sorrise scoprendo i nostri corpi.

-buonanotte, Isabel.

-buonanotte, Ash.

Sentii la sua gamba sfregare la mia e i suoi peli solleticale la mia pelle.
Era buio, non potevo vedere la sua faccia, ma potevo benissimo sentire il suo fiato caldo sulla mia bocca.
Pochi minuti dopo lo sentii avvicinarsi, congiungendo i nostri bacini viste le piccole dimensioni del letto.
Una scarica di brividi percorse la mia spina dorsale.
Poggiò una gamba sulla mia poi una mano sulla guancia.
Lo sentii avvicinarsi ancora di più, fino a quando le sue labbra non furono sulle mia.
Premette forte poi lasciò spazio alla lingua che bagnò e schiuse le mie labbra.
Ci baciammo nel buio, come era buia anche la nostra situazione.
Portai una mano poco sopra il suo fondoschiena stringendo la maglietta del pigiama che indossava; poi sentii la sua mano risalire lentamente la mia coscia.

Bad Angel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora