Il ritorno.

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[CAPITOLO TRENTANOVE]

~Il ritorno.~

-Isabel hai caricato la tua valigia nel taxi? Domandò mia madre dal giardino.

-si mamma! Urlai.

Stavamo caricando tutte le valige. Tra pochi minuti saremo partite.
Detti un'ultima occhiata per vedere se avevo dimenticato qualcosa poi presi il mio telefono ed uscii.

-andiamo tesoro. Mi incoraggiò mia madre mettendomi una mano sulla spalla.

Le sorrisi per poi entrare dentro alla macchina bianca.

Mia madre dette le apposite indicazioni al tassista e partimmo, pronta ad affrontare un viaggio di ben sette ore

Dopo sette ore.

Appena notai il cartello con la scritta 'London' mandai subito un messaggio ad Harry, dicendogli che ero quasi arrivata.
Mia madre si era addormentata ed era dolcissima.

-mamma sveglia siamo a Londra. Sussurrai scuotendole piano il braccio.

Mugolò qualcosa per poi aprire piano piano gli occhi.

-signora qual'è l'esatta via dove devo portarvi? Chiese l'uomo sulla cinquantina a mia madre.

-Mille Road, 27. Rispose mia madre.

L'autista annuì svoltando in una viuzza.

-andiamo prima a casa a scaricare le valige, poi ti accompagno al college.

Annuii felice.

La macchina si fermò davanti ad un palazzo costruito in mattoni arancioni, era alto, ci dovevano essere molti appartamenti.

-avete bisogno di una mano con le valige? Ci chiese il tassista.

-non si preoccupi, non sono molte. Rispose gentilmente mia madre.

L'uomo aspettò che scaricassimo tutte le nostre cose dalla macchina e, dopo aver ottenuto la sua paga, se ne andò.

-allora io porto queste due, tu quelle. Disse mia madre riferendosi alle valige.

-va bene, ma le chiavi? Chiesi prendendo le due borse.

-tranquilla, ho tutto io.

Le sorrisi pensando a quanti sacrifici aveva fatto per avermi riportato lì.

Aprì il grande portone e ci imbattemmo nelle scale.
Dovevamo salire fino al terzo piano.
Una volta arrivate al nostro ingresso, mia madre estrasse le chiavi ed infilò l'apposita nella serratura.
Nel momento in cui posai le valige a terra, il telefono squillò.
Lo presi osservando il nome sullo schermo: Harry.
Trascinai il dito sulla cornetta verde e risposi.

-piccola ma dove sei? Chiese dall'altro capo.

-Harry sono appena arrivata a casa, tempo di mettere un po' apposto e poi vengo da te.

-ok cucciola, non vedo l'ora di vederti.

-anch'io tesoro, tantissimo. Adesso vado ci vediamo dopo.

-a dopo tesoro.

Attaccai vedendo mia madre sorridere.

Ricambiai il suo sorriso poi detti un'occhiata veloce all'appartamento.
Non era il top però bastava per due persone, era decisamente anche troppo per noi.
Depositai la mia roba nella cameretta poi detti un'occhiata veloce al telefono.
Erano le sedici in punto.
Riposai il telefono in tasca e andai da mia madre la quale stava sistemando i suoi vestiti nell'armadio.

Bad Angel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora