Odiavo quando riusciva a convincermi.

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[CAPITOLO DIECI]

~Odiavo quando riusciva a convincermi.~

Aprii lentamente gli occhi sentendomi coccolata da delle braccia possenti e calde.

Mi voltai lentamente sotto quella presa notando il magnifico ragazzo stretto vicino a me.

Gli spostai un ricciolo caduto sulla fronte per poi allungare la mano verso il comò e vedere l'ora.

Erano le sei. Tirai un sospiro leggero pensando che fosse più tardi.

Mi rimisi a letto stringendomi ancora di più date le piccole dimensioni del materasso.

Tornai ad osservare quel viso perfetto che dormiva beato, gli accarezzai la guancia sinistra arrivando fino alle labbra morbide e rosee.

Era di una bellezza abbagliante.

Scosse la testa improvvisamente lasciandomi sorridere.

Chissà cosa stava sognando.

Gli ricomposi i capelli portandoglieli indietro con la mano.

Piano piano anche lui si decise a svegliarsi.

-buongiorno. Sussurrai.

-buongiorno principessa.

Sorrisi penando a come mi aveva appena chiamata.

-che ore sono? Chiese.

-tranquillo sono le sei.

Sospirò socchiudendo gli occhi nuovamente.

Ad un tratto una mano accarezzò il tessuto dei miei jeans risalendo pian piano la coscia.

-hai dormito vestita?! Esclamò incredulo.

Alzai un sopracciglio annuendo.

Non so perché era rimasto così sbalordito.

-io non ce la farei mai. Mi sentirei impedito a dormire con dei tessuti addosso. Confermò.

Sorrisi pensando che in quel momento sotto le coperte lui stava indossando dei semplici boxer neri.

Arrossi a quel pensiero.

-che c'è? Chiese.

-cosa? Chiesi a mia volta senza capire la sua domanda.

-sei arrossita.

Abbassai lo sguardo sulle lenzuola bianche.

-è il mio carattere. Dissi sempre tenendo la testa bassa andando a fuoco.

Si avvicinò.

-sei bellissima quando diventi color pomodoro. Affermò ridendo.

Gli detti un piccolo schiaffettino sulla guancia, coprendomi poi il viso con le mani.

-vieni qua. Disse prendendomi i polsi e trascinandomi sotto di lui.

Mi scrutò attentamente facendo scorrere il pollice lungo i lineamenti della mia faccia.

Lasciò un bacio casto sulle mie labbra lasciandomi assaporare il gusto della sua bocca carnosa e morbida.

Gli catturai il labbro inferiore tra i denti facendolo ghignare; lo chiusi tra le mie labbra per poi lasciarglielo libero.

Le mie mani si spostarono sulla

sua schiena nuda e soffice; percorsero l'intera spina dorsale arrivando fino all'elastico dei boxer, dove si inoltrarono all'interno.

Strinsi il suo fondoschiena tra le mie mani cercando di non arrossire per tutto quello che stavo facendo.

-ehi, ehi, ehi. Ragazza, sono io che dovrei palpare te.

Bad Angel.Where stories live. Discover now