Verità.

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[CAPITOLO QUARANTOTTO]

~Verità.~

La mattina seguente mi svegliai sapendo già di dover affrontare una pessima giornata.

È successo tutto così velocemente che neanche ci credevo.

'Troppo velocemente' disse il mio subconscio.

Ok si, forse era successo troppo velocemente, ma io ero dell'idea che la vita bisognava godersela e avevo soltanto sedici anni, non pretendevo una relazione seria.

Anche se quella con Harry lo era ed in più io stavo bene con lui, ok basta.

Smisi di pensare e indossai degli shorts a vita alta con una maglietta gialla corta sopra.

Indossai le solite Converse bianche e andai in cucina a salutare mia madre.

-mamma io vado al college. Dissi tossendo.

-tutto bene? Chiese.

-si si.

Solo un po' di agitazione. Aggiungerei.

Uscii di casa e mi avviai verso l'istituto.

'Vuoi davvero rovinare tutto con Harry?' Chiese il mio subconscio intromettendo si ancora una volta.

Alzai gli occhi al cielo picchiettandomi la fronte.

Mentre camminavo il telefono mi vibrò in tasca, lo tirai fuori e notai che era un messaggio da Luke.

'Dove sei?' Chiedeva il messaggio.

Feci un'espressione triste sul volto essendo abituata a tutte le cose dolci che Harry mi diceva di mattina.

Dovevo smetterla di fare questi commenti, smetterla.

'Sto andando al college per parlare con Harry.'

Non rispose così misi il telefono in tasca e continuai a camminare.

Poco dopo arrivai davanti all'edificio, suonai ed entrai.

Percorsi quelle scale che tanto conoscevo bene e quando arrivai davanti alla sua stanza un blocco si impossessò di me.

Presi un lungo respiro e bussai esitante.

-piccola. Disse subito il ragazzo riccio appena aprì la porta.

-devo parlarti.

Si accigliò facendomi entrare.

La testa cominciava già a girarmi.

HARRY'S POV.

-devo preoccuparmi? Chiesi.

-giurami soltanto che non farai cose pazze, giurami che manterrai la calma.

Era preoccupata, non l'avevo mai vista così preoccupata.

Annuii mentre lei prese l'ennesimo respiro.

-ho baciato un altro ragazzo, voglio stare con lui, non con te.

Quelle parole furono un colpo troppo duro per il mio cuore.

Le stavo rielaborando nel cervello per cercare di capire se tutto questo stava succedendo realmente.

Stava succedendo.

Le mie mani si chiusero in due pugni, ero carico di rabbia, tristezza, solitudine e malinconia.

-di qualcosa. Sussurrò.

-cosa devo dire?! Urlai sbattendo il pugno contro la parete.

Sussultò.

Bad Angel.Where stories live. Discover now