Pt 27

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avevamo appena finito le riprese, era stata un idea con successo, il content era stato molto divertente sia da realizzare e immagino lo sia per i tifosi da guardare.

sono fuori a fumare la mia sigaretta, nell'ultimo periodo ho ricominciato a fumare ossessivamente, devo dire la verità durante la pausa estiva avevo diminiuto le quantità eppure adesso mi ritrovo ad accenderne una seconda.

sento una porta, come quelle di emergenza aprirsi, il rumore di alcuni passisempre più vicini.
<< è già la seconda, hai intenzione di finire il pacchetto?>>
<<che fai, adesso mi spii Charles? hai intenzione di vedere tutti i miei movimenti>>
<<  che fai, adesso fai la nervosa Ania?>>

sorrido divertita dal suo modo di provocarmi, ha le mani nelle tasche dei jans chiari, le sue braccia sono muscolose perfettamente fasciate da una t-shirt aderente, al collo ha ancora la collana con il mio anello attaccato, mi guarda con quei suoi occhi chiari e luccicanti, sul viso le sue fossette e il suo sorriso, amavo vederlo sorridere.
i capelli erano leggermente più lunghi di come li portava solitamente, era bellissimo.

<< smettila Charles stavo semplicemente pensando >>
<< Anastasia, c'è qualcosa che non va? >>

la sua fronte si corruga si fa tutto ad un tratto serio mentre fa un passo verso di me.
mi guarda

<< no, sto bene >>

non capisco cosa gli sia saltato in mente, io sto bene, sono stanca, stressata, pensierosa, ma sto bene

<< mi manchi Ania>>
<<Charles ma sono qui di fronte a te>>

il mio cuore è sobbalzato per un secondo, ho il battito in gola,  il sangue mi è salito tutto alla testa.

<< lo so, ti vedo Vita, ti vedo eccome però pare che tu stia cercando di evitare un rapporto con me>>

L'ha rifatto, mi ha appena chiamato con il mio secondo nome, non so che dire, io non lo sto evitando, ma è anche vero però che il rapporto non è quello che avevamo nella paura estiva.
Ha ragione sto cercando di evitare un rapporto emotivo.

Alzo lo sguardo, incontro il suo sguardo, dolce, preoccupato, amorevole, magico.
improvvisamente mi sento nostalgica, delle memorie tra noi due, dei viaggi mentali che mi ero fatta, ero triste di non averlo accanto, come aveva detto lui eravamo uno di fronte a l'altro, ci vedavamo, ma non eravamo connessi, eravamo lontani e freddi.
arrivano alcune lacrime agli occhi, lui lo vede.

lentamente mi si avvicina, mentre io sono gia pronta a nascondermi con il viso nel suo abbraccio, una sua mano mi accarezza il capo con delicatezza mentre l'altra mi massaggia la schiena, allaccio le braccia ntorno alla sua schiena.
sto così bene in questo momento qui con lui, tra le sue braccia, inebriata dal suo profumo, stretta nel suo abbraccio,
lentamente ci distacchiamo quel poco che serve a lui per prendermi il viso tra le mani.
mi regala un leggero bacio sulla fronte, e io mi godo il momento.
qualcuno esce dalla porta, provocandomi un sobbalzo, Charles non si scomoda, lascia andare lentamente la presa sul mio viso con una morbida carezza.

dalla porta esce tutto il team che si occupa delle riprese, a seguire infondo al gruppo Carlos con Matteo, che ci squadra senza problemi.
Il monegasco lascia scivolare una mano lungo la vita in modo di accompagnarmi nella camminata
<< che ha da squadrare? >>
Charles si rivolge a me sotto voce, senza mai togliere la mano che mi cinge la vita.
<< lascialo perdere>>

ci dirigiamo verso la macchina, il pilota mi guarda divertito quando vede che mi dirigo al posto del passeggero, insieme saliamo in auto,
lui al volante io olla sua destra, pochi secondi dopo entra Carlos.
<< scusa per prima Carlos>>
<<Tranquilla Ania, non avrei dovuto provocarti>>
<< ahora sabes que soy pelicrosa>>

lo spagnolo ridacchiò e io con lui, mi rivolgo a guardare Charles che stava guidando e che per un momento distolge  lo sguardo dalla strada per guardarmi sorridendo.
era stata una giornata pesante lo spagnolo si era addormentato, a tenerci compagnia durante il viaggio c'era la radio, che appena entrati in galleria perse la comunicazione.
il pilota monegasco mi guarda ogni tanto, cerca di farlo di nascosto.

decido di provare a cambiare stazione radio, ma nel momento in cui la mia mano si avvicina allo schermo Charles la raggiunge.
lascio la mia mano morbida così da permettergli di modellarsi sulla mia, si muove per intrecciare le dita alle mie.
porta le nostre mani intrecciate sulla mia gamba, è cauto, probabilmente ha paura di un rifiuto, ma io mai avrei il coraggio di allontanarlo.
sul mio viso nasce un sorriso, emozionato, imbarazzato, dopo che lui lo nota, si rilassa, per esordire in una sua risatina imbarazzata

Questione di eventi. -Charles Leclerc Where stories live. Discover now