Pt 6

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Non era solo...

con passo deciso, si avvicinava noi affiancato da Charlotte, la sua fidanzata

Non speravo fosse solo... o forse si... beh fatto sta che era in compagnia

<<ciao ragazzi>> salutò il pilota, mentre la ragazza salutò con la mano e un gran sorriso

seguendo la formula 1 "conoscevo" Charlotte e devo dire che a pelle non mi è stata mai antipatica, anzi ľ ho sempre trovata una ragazza di spirito, e sta sera magari ne avrò la conferma.

A questo punto tornai ad affiancarmi a lando che mi cinse la vita con le sue braccia muscolose, preso ancora a seguire il discorso con pierre...

e come una calamita i miei occhi pionbarono nei suoi

i suoi occhi chiari e brillanti nei miei nocciola... gli sorrisi per salutarlo e lui ricambiò il sorriso

E così arrivò anche daniel ricciardo con il suo solito sorriso smagliante, salutò tutti, e alla fine si rese conto della mia presenza.

<< ei bentrovata! piacere Daniel>>

<<piacere Ania>> risposi cercando di ricambiare con la sua stessa energia

<<Ania ma percaso ci siamo già visti?>>

Questa domanda attirò ľattenzione di molti come Lando, Kika, e Charles...

<<Oh ehm beh non saprei, forse al paddock non so..>>

<< No, no io ti ho già vista eppure... AH O SÌ ORA RICORDO eri in corridoio la notte scorsa >>

<< si hai ragione haha ora ricordo anche io, avevo perso le chiavi e nulla, sono rimasta fuori>>

<< Oh si beh quando mi sono svegliato tu eri ancora seduta lì>>

<<Pensavo e speravo che nessuno mi avesse vista, vabbeh haha>>

così lando attirò la mia attenzione e quella degli altri sbottando in questo modo:
<<Scusa quando? Ania quando sei rimasta fuori dalla camera??>>

<<tranquillo lan, era la notte scorsa, non ti ho svegliato perché ľindomani avevi la gara e non volevo rubarti il sonno>>

si guardò si mise a ridere e mi diede un leggero buffetto sulla guancia.

<<Piacere Charlotte, sei la nuova fidanzata di Lando>> chiese davanti a tutti porgendomi la mano, esitai un secondo prima di stringerle la mano

<<Il piacere è mio, Ania, no comunque sono solo la sua migliore amica>>

<<è la ragazza delľascensore?>> charles..

<< è lei carne ed ossa!>> rispose lando al mio posto.

Dopo che tutti arrivarono ci sedemmo a tavola, ero affiancata ovviamente dal mio pilota della mclaren e dall'altra parte carlos Sainz, che da come previsto si era dimostrato un vero simpaticone.

Ironia della sorte... di fronte a me charles ovviamente affiancato dalla fidanzata, affiancata da kika e in seguito pierre.

Il menù era già prestabilito per fortuna, così mi risparmiai ľimbarazzo di ordinare piatti di cui non so nemmeno pronunciare il nome.
E aspettando la prima portata boom, parte ľinterrogatorio

il pilota spagnolo, Sainz seduto al mio fianco irrompe così

<<Ania di dove sei? >>

<<sono di origini italiane e argentine>>

<< non avrei detto dal nome che tu fossi in parte Argentina, así que deberías poder hablar mi idioma?>>
(così dovresti saper parlare la mia lingua?)

<<solo hablo un poquito, hace mucho que no practico mi español>>
(lo parlo solo un po'è da molto che non pratico il mio spagnolo)

Carlos sembrò soddisfatto della mia risposta, ho come la vaga impressione che da oggi mi parlerà solo in spagnolo.

<<E che lavoro fai Ania? >> ,Charlotte

<<beh al momento sto cercando lavoro, ho studiato come acconciatrice ho fatto una scuola professionale, ho conseguito numerosi brevetti che attestano i livelli della mia prestazione, solo che al momento sto cercando un lavoro diverso, ho voglia di cambiare ambiente>>

<< è un bellissimo lavoro, complimenti, sono sicura che troverai un posto che ti soddisfi.>>

<<grazie charlotte>>

Per tutto questo tempo avevo sentito il suo sguardo bruciarmi addosso, charles mi stava esaminando in tutti i miei movimenti, mettendomi anche leggermente a disagio

avevo il viso sporco, o forse avevo semplicemente il trucco sbavato, boh .

Successivamente distratta ad ascoltare le vicende avvincenti dei piloti il primo arrivò e non prestando attenzione alla situazione mi spaventai per il movimento fulmine che Carlos aveva fatto cercando di prendere il piatto aiutando il cameriere.

Cercai di sascondere questo mio sobbalzare di spavento sistemandomi sulla sedia, e vista la posizione mia mano già situata accanto al mio viso pronta per attutire i colpi, la passai all'interno dei capelli mascherano quella reazione.

Carlos mi guardò con la coda dell'occhio magari credendo di essersi impressionato riguardo al mio balzo.

Ma a lando ciò non passo inosservato, e per rassicurarmi, senza attirare ľattenzione mi accarezzo la schiena senza posare ulteriormente il suo sguardo su di me,

a contrario, qualcuno senza scrupoli, non distolse lo sguardo neanche dopo aver visto la reazione involontaria che il movimento dello spagnolo mi aveva provocato.

Charles aveva visto come avevo reagito, e come mi fossi spaventata a quel movimento improvviso, e non ci tenne a mascherarlo, anche quando lo guardai lui non distolse lo sguardo, confermando il fatto che ľavesse notato.

Questione di eventi. -Charles Leclerc Where stories live. Discover now