Pt 8

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la luce calda del mattino illuminava la stanza.
mi rigirai tra le coperte quando una lettera grigia scivolò dal piumone per cadere sul pavimento.

Ma che diavolo???

confusa e titubante afferrai la lettera e la aprii.

"attenta, lo sai che non mi piace quando trascorri tanto tempo con altre persone"

pensai, come era finita sul mio letto? nella mia camera d'hotel? quando? e chi ce ľaveva messa? chi è geloso di me?

riposi la lettera alľinterno della borsa del mio portatile, afferrai il dispositivo, guardai twitter, insta per distrarmi ma con scarsi risultati.

erano le sette del mattino, e alle 8 avrei dovuto ritrovarmi con gli altri per andare a fare questa piccola escursione.

quindi mi alzai e indossai i vestiti preparati la sera prima, ero entusiasta di visitare ľItalia, quando ero piccola mio papà mi ci portava spesso, ma dopo il divorzio dei miei cambiò tutto, io e il mio papà iniziammo a non andare più ďaccordo, mia mamma litigava sempre con papà a causa mia.
Ora sono adulta e finalmente posso fare ciò che voglio, tanto a loro non era mai importato di me.
La mia famiglia erano Lando e la mia "abuelita" la mia nonnina, peccato di trovasse in Argentina.

Ero nella hole quando arrivarono Charlotte e Charles.

<<Buongiorno! che fine hanno fatto tutti>> chiese scherzosamente Charlotte.

<<Già haha, spero arrivino presto perché se trascorro altri cinque minuti su questo divanetto non mi alzo piu>>

Charles mi sembrava sempre molto distaccato nei confronti di Charlotte, non approfondiva gli argomenti di cui lei parlava, non la guardava spesso, e quella che cercava contatto fisico era sempre lei.

Arrivarono anche Lando e la coppia francese, e così mentre parlavamo arrivò il taxi che ci avrebbe portati verso ľignoto, eravamo nelle mani di kika.

dopo venti minuti di macchina proseguimmo a piedi circa 2 ore e finalmente ci potemmo gustare il paesaggio.

I ragazzi erano come dei bimbi charles, pierre, e lando si facevano dispetti a vicenda mentre noi ragazze semplicemente parlavamo di gossip vestiti e cose varie.

Il paesaggio era magnifico un laghetto di un verde intenso circondato da rocce  bianche e tutto il bosco che lo circondava.

Scelsimo un angolino comodo dove trascorrere del tempo e riposarci, per poi tornare giù.

<<vorrei vivere così per sempre >> dissi in modo spontaneo

<<già, ti piace viaggiare ania?>> kika si interessò

lo sguardo dei piloti e delle ragazze era su di me

<< nella mia vita non ho fatto grandi viaggi, da Londra alľitalia, dall'italia in Argentina, queste erano le mie mete principali, però amo viaggiare visitare nuovi posti, amo il cambiamento.>>

col tempo avevo imparato a no dire i fatti miei troppo in fretta, ero sempre stata fin da piccola una persona solare e gentile, ma dopo tutte le fregature che mi aveva dato la vita avevo imparato ad essere un po' più riservata, eppure con queste persone mi sentivo a mio agio, tanto da aprirmi.

<<se è questo che ti piace lo puoi fare, nessuno te lo vieta>> Charles

per ringraziarlo delľ incoraggiamento gli sorrisi.

Il cielo diventò in poco tempo nero, e il sole scomparve, così con la fretta iniziammo a incamminarci per tornare giù, si sa che non si sta in montagna con forti temporali.

ľacqua iniziò a grondaie dal cielo, comminando poggiai il piede su una roccia bagnata e caddi

cazzo.

<<ah merda>>

<<ANASTASIA stai bene?>> mi chiese lando effettivamente preoccupato.

<<ho solo male alla caviglia>>

che figura dimmerda.

senza dire nulla Charles mi aiutò a rialzarmi e mi fece abbracciare alle sue spalle, aiutandomi a sorreggermi, da un lato avevo lando e dall'altro il pilota della ferrari.

Lando abbandonò il mio fianco per aiutare Charles che stava portando anche lo zaino, quindi il monegasco si liberò dello zaino consegnando a lando che adesso ne portava due, il suo è quello delľ amico.

ero tra le braccia di Leclerc  con una mano mi sosteneva per il fianco, e improvvisamente la pelle iniziò come a bruciare  i nostri corpi si toccavano, e io non potè fare a meno di guardarlo per un attimo, e lì incrociai quei suoi occhi brillanti.

Questione di eventi. -Charles Leclerc Where stories live. Discover now