Pt 12

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Ania pov

sapevo della storia di Charles, sapevo cosa intendeva con la frase" stare con la famiglia è importane, ľho imparato a mie spese"
Aveva perso suo padre per via del cancro, ed è ovvio che gli manchi.

così senza interferire, anche perché non volevo forzarlo a parlare, gli accarezzai la spalla delicatamente, per fargli capire che io c'ero, per quanto gli importasse.

Lui quasi sembrò sorpreso da quel contatto, sembrò interdetto, da sistemarsi nuovamente sul sedile.

<<scusa non volevo essere inopportuna Charles >>

<<No, ti prego non scusarti, non mi ha dato per nulla fastidio, è solo che... ehm era una carezza davvero sentita, vera, e non ne ricevo tante come questa>>

si permise di distogliere lo sguardo dalla strada per guardarmi velocemente e rivolgermi un sorriso

<< hai un bel sorriso Charles >> mi scappo, non avevo intenzione di dirglielo, ma questa frase scappò dalle mie labbra, ma era la pura verità aveva un sorriso bellissimo.

<<tu non solo il sorriso Vita>>

Wow.
wow.

ok sono rimasta senza parole, cosa voleva intendere con "tu non solo il sorriso" e poi perché mi ha chiamata vita, cioè è bellissimo però, gli è uscito così naturale.

ovviamente la reazione di una ragazza è una cosa del genere è sclerare internamente, e io lo stavo facendo.

restammo in silenzio, non era silenzio imbarazzante, ma era pur sempre silenzio.

Charles pov

<<tu non solo il sorriso Vita>> mi scivolò in modo spontaneo dalle labbra, a dire il vero non pensavo di averlo detto ad alta voce.

non solo le avevo praticamente detto che lei era tutta bellissima, ma per di più ľavevo chiamata anche Vita, e non ci avevo pensato, è solo... successo.

Lei oggi ha il colloquio e questo lei non lo sa ancora ma io non ho intenzione di perdermelo.
Spero che la prendano  averla intorno tutti i giorni non sarebbe male.

<<Siamo quasi arrivati, mancano circa 10 minuti >> le dissi

<<Posso ehm, posso aprire lo specchietto>>

mi strappo un sorriso, si muoveva con cautela alľinterno della macchina quasi come se avesse paura di romperla.

<<certo che puoi vai tranquilla.>>

apri lo specchietto e si guardò per un bel po' per accertarsi di essere in ordine, si sistemò il trucco, pulì gli occhiali e si rispruzzò il profumo.

<<hai ansia>>le chiesi

<<si abbastanza. ho bisogno di una sigaretta.>>

Mancava poco all'arrivo.

Ania pov

ero pronta, dopo due ore di viaggio eravamo arrivati, e io stavo morendo di ansia

<<non ho potuto neanche usare il trucco dei tacchi>> dissi

<<ovvero?>>chiese il monegasco divertito

<<quando voglio sembrare più sicura di me indosso i tacchi, perché essendo scomodi non mi permettono di rilassarmi, e quindi mi mantengono più impostata>>

<<voi donne siete ammirevoli, con i vostri trucchetti e le vostre cose>>

uscita dalla macchina feci per estrarre il pacchetto di sigarette dalla borsa, quando qualcuno mi fermò

<<A-A, nono queste le prendo io, puoi farcela benissimo senza.>>disse il pilota

<<mmhh>>dissi quasi infastidita e pronta a ribattere ma mi bastò cadere in quei suoi occhi cristallini per convincermi che lui aveva ragione.

entrammo insieme e lui mi accompagnò fino alľinterno dell'ufficio, dove venni lasciata sola ad attendere il mio datore di lavoro.

Dopo minuti entrarono una donna e Charles

<< Buongiorno, lei deve essere Anastasia giusto? io sono Clara mi occupo di trovare il personale >>

<<esatto sono Anastasia è un piacere conoscerla.>>

guardai velocemente Charles che aveva in sorrisino sul volto

<<allora prego può iniziare a parlarmi di lei ed esporrere i suoi curriculum>>

<<ho due curriculum con me e iniziò da quello a cui aspiro maggiormente...>>

ero inpiedi alľinterno di una sala conferenze, di fronte a me seduti la mia datrice di lavoro e il pilota pronti ad ascoltarmi.

<<dunque vorrei lavorare alľinterno di questo ambiente perché ne sono appassionata, conosco la sua storia e il meccanismo, conosco i piloti e le loro caratteristiche, e ritengo sia un aspetto in più, anche abbastanza importante.
sono competente nell'organizzare il lavoro, le fasi esecutive, so rapportarmi con le persone nei modi più adeguati, parlo ľinglese, ľitaliano e spagnolo in modo eccellente, questo mi permette di essere elastica nella comunicazione tra colleghi, offerenti, piloti e giornalisti.
sono molto precisa e organizzata. ho con me alcuni documenti che se vuole può tenere in considerazione.>>

<<signorina De Carli, potrebbe darci 10 minuti?>>

<<certamente, con permesso>>
e lasciai momentaneamente la stanza.





Questione di eventi. -Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora