Amami Per Sempre Capitano ||...

Bởi aroundmyheart_

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•COMPLETA• /in continua revisione/ Atterrati dalla guerra, senza alcuna via di fuga. Lei porta grigiore nella... Xem Thêm

• 1 - KIM
• 2 - ASHER
• 3 - KIM
1° Cast Dei Personaggi
• 4 - ASHER
• 5 - KIM
• 6 - ASHER
• 7 - KIM
• 8 - ASHER ~ KIM
• 9 - KIM
• 10 - ASHER
• 11 - KIM
• 12 - KIM ~ ASHER
• 13 - KIM
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• 17 - KIM ~ ASHER
• 18 - KIM ~ ASHER
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2 Cast Dei Personaggi
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• 57 - KIM ~ ASHER
NON È UN CAPITOLO
• 58 - ASHER
• 59 - ASHER
• 60 - KIM
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• 95 - KIM ~ ASHER
. . . EPILOGO . . .
💫 RINGRAZIAMENTI 💫
🌷 SEQUEL 🌷

• 91 - KIM

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Bởi aroundmyheart_

Guardando l'orologio di Robin, noto che sono passati 37 minuti.

Siamo riusciti a creare cinque piani, ma che ancora dobbiamo mettere in atto.

Alcuni li ho pescati dal quaderno per le situazioni come questa, ovvero rimanere bloccati in un posto, senza uscire o essere beccato, altrimenti sei morto.

<<Questo va bene, ma dobbiamo solo arrivare agli uffici con più armi>> spiega Kerry, mentre cerca di correggere il piano.

<<Quale sarebbe questo errore?>> digrigna i denti Sasha e la guarda rabbiosa.

<<Sappiamo che loro vogliono qualcosa dagli uffici e dai sotterranei, quindi saranno stati ordinati di controllare e di fare la guardia a questi due punti>> ma nessuno comprende cosa vuole dire.

<<Ragazze...>> ci richiama Jodie, attirando l'attenzione su di essa. <<...per quale motivo siamo qui dentro? Non dovremmo salvarci e uscire dall'edificio?>>

<<Ragazza, ma dormi ancora tra le nuvole?>> la riprende scherzosamente Christin.

<<Forse se riuscissimo a salvare tutti e uscire, potranno far esplodere tutto, comprese le persone qui dentro>> insiste Jodie, grattandosi il mento.

<<Non ha tutti i torti>> intervengo io.

<<Ma la cosa migliore è proteggere la nostra Caserma, i documenti e le armi dal nemico, e non lasciarglielo prendere, facendogli credere che hanno anche vinto>> insiste Kerry.

<<Su questo le do ragione>> si unisce Sasha.

<<Forse la cosa migliore è aspettare>> interviene Robin, mentre tiene a braccetto Sallie e Meghan.

<<Decidiamo, forza! Non abbiamo più tempo da perdere>> mi alzo da dietro il tavolo e comincio a camminare avanti e indietro.
Mi massaggio con due dita le tempie e cerco di farmi venire in mente qualcosa, e anche alla svelta.

<<Kim, che cosa facciamo?>> è come se queste persone dipendessero da me, mi stanno chiamando per farsi salvare.

<<Okay, dividiamoci>> urlo, andando verso i fogli.

<<Kerry, Robin, Jodie, Ashlee e Rachel andrete verso gli uffici, mentre io, Sasha, Sallie, Meghan e Christin andremo verso i sotterranei>>

<<No, così è sbagliato, vengo io con te>> urla Kerry.

<<Si, anch'io>> dice anche Robin.

<<Anche noi vogliamo venire>> si uniscono le gemelle.

<<Okay, facciamo una cosa, Meghan, Jodie, Christin e Ashlee agli uffici, tutti gli altri con me nei sotterranei. Tutti d'accordo? Chi ha qualcosa da dire parli ora o taccia per sempre>> tutti annuiscono concordi e ci prepariamo per attaccare.

<<Prendete questi>> Meghan ci consegna un woki toki, prendendone uno loro e uno noi.

<<Vi avviseremo su quanti uomini troveremo li sotto>>

<<Va bene>> ci prepariamo, caricando tutti i fucili e seguendo il piano. Ci dividiamo e le due squadre prendono due direzioni diverse.

Mentre ci avviamo alle scale, siamo entrati nelle stanze per cercare altre armi o anche bombe. Arriviamo verso le scale, andando io davanti per prima e tutti gli altri dietro di me, con i fucili alzati e pronti a sparare.

Sento dal woki toki provenire una voce, ma che è interrotta dalle interferenze.

<<K-kim, m-mi s-senti?>>

<<Si, ti sento, ma spostatevi che ci sono le interferenze>>

<<O-o-okay, o-ora mi senti, mi senti Kim?>>

<<Forte chiaro, hai qualcosa da dirmi?>>

<<Si, abbiamo tolto di mezzo tutti gli uomini davanti agli uffici, ma sono già entrati all'interno e non riusciamo a sparargli>>

<<Chi sarebbero?>>

<<Dei Generali, ma controllano solo dei documenti>> sto pensando di andare li e aiutarle, ma poi metterei in pericolo tutte.

<<Prendi questo e ascolta tutto ciò che dice, io vado da Megh>> dico a Sasha.
<<Stanno rovistando tra le cose di mio padre e forse io so il perché>>

<Kim, vieni qui>> mi urla Robin, ma sono già lontano per ascoltare le sue parole e cambiare idea.

Devo tornare da lei, devo capire il perché di questa guerra.

~

<<Megh!>> vado da lei, mentre continua a sparare verso un gruppo di uomini, sempre inginocchiata a terra.

<<Ne stanno arrivando altri>> grida Christin, caricando il fucile.

Mentre loro sono qui, mi dirigo verso l'ufficio di mio padre, che appena lo vedo, è sotto sopra. Fogli sparsi ovunque, mobili a terra e cartine strappate.

I Generali sono ancora li, ma sono girati si spalle.

<<Signori...credo che si possa ancora trovare un accordo>> entro con passo deciso, tenendo le mani alzate.

I Generali mi puntano le loro armi contro, stoppando ciò che stavano facendo.

<<Chi sei?>> mi domanda un russo.

<<Thompson, sono la figlia del Generale Thompson>> mi presento, utilizzando la sua lingua.
<<Forse mio padre non è riuscito a...fermare tutto ciò, ma posso riuscirci io, facendovi cambiare idea>> annuiscono e si guardano tra di loro.

Mi fanno raggiungere una sedia, ma quasi vengo legata, ma uno di loro non glie lo permette. Sono incerti, agitati, ma annuiscono ancora e iniziano a raccontarmi ciò che successe 4 mesi fa.

<<Il Generale Johnson, chiese come facessimo a portare avanti una Caserma, visto che non riuscimmo a controllare i nostri confini. Ma la Russia è enorme e noi avevamo pochi uomini a disposizione. Chiedemmo a tuo padre di aiutarci, ma subito intervenne il Generale Jhonson che disse che eravamo solo dei poveri imbranati, offendendo la nostra lingua e il nostro paese...>> racconta l'uomo con disprezzo e rabbia, <<...voleva intromettersi nei nostri piani, facendoci delle domande inappropriate. Offesi di questo gesto, c'è ne tornammo a casa, ma ci richiamarono per darci le loro scuse. Tutto inutile! Inutile! Inutile! Inutile!>> batte le mani sulla scrivania, facendo cadere la pistola a terra, che prima aveva tra le mani.

<<Cosa successe dopo?>> chiedo nervosa, ma ora è difficile che lo faccia notare...sembro così seria, che mi meraviglio di me stessa.
Mi accorgo però di sudar freddo e di accaldarmi troppo.

I Generali hanno ancora tutti un'arma puntata su di me.

<<Thompson ne aveva le tasche piene, ma Johnson no, tanto da sputarci anche in faccia>> incredibile, ma vero.
L'ho letto anche negli appunti di mio padre.

<<Ed è per questo che avete fatto scatenare una guerra, giusto? Ma quello che non capisco, cosa ci facevano i vostri uomini nella nostra Caserma, quando poi sapevate che potevano essere scoperti?>> credo che abbia capito perfettamente la mia domanda, solo che il mio russo è un po' arrangiato.

<<Volevamo credere che gli Americani cambiassero idea, ma ci sbagliammo di grosso, perché vedemmo unirsi con loro altri paesi e così diventare più forti. Capimmo subito che stavano facendo seriamente, così noi ci siamo uniti alla Germania e al Giappone, cominciando a fare seriamente anche noi. Non ci piacevano i loro comportamenti e neanche come ci trattarono, così...>> mi puntano l'arma alla testa e dice <<...dichiarammo guerra a tutti loro, quelli che erano presenti e non>>

<<Allora perché volevate uccidere uno dei...miei uomini
Americani?>> miei...cos'altro avrei dovuto dire?

<<I nostri uomini dovevano togliere di mezzo i vostri, ma solo se avrebbero scoperto ciò che stavamo facendo. Poi sarebbero tornati a casa...ma non è stato così>> sta per premere il grilletto, ma uno sparo in aria, fa sussultare tutti.

Kerry entra nella stanza e spara a raffica su di loro, senza fermarsi.

Mi lancio dalla sedia, cadendo subito a terra, ma qualcuno mi spara.

Tocco il mio corpo, ispezionando dove sia andato il proiettile. Lo vedo incastonato nel piede ferroso del tavolo, bucato e squagliato dalla sua forza e la sua potenza nell'essere rovente.

Corro subito verso di lei, che mi copre le spalle.

<<Grazie>>

<<Di niente piccoletta, ma la prossima volta non fare mai più una cosa del genere>> dice severa, ma subito dopo mi sorride maliziosamente.
<<Però devo dire che...hai le palle per aver fatto una cosa del genere. Se più matta di quel coglione di Johnosn>> racconta divertita.

<<Perché?>> le chiedo curiosa.

<<Quell'uomo è più pazzo di uno psicopatico, ma tutte le sue idee, i suoi piani e le sue imprese, sono sempre andate alla perfezione. Non sbaglia mai. Farebbe di tutto per risolvere una questione, che sia pericolosa o meno, che sia mortale o no, lo farebbe lo stesso>> ride, ma la sua espressione cambia subito.

Ma a distrarla sono gli spari che provengono nel seminterrato.

<<Voi rimanete qui, andate alle telecamere e diteci cosa vedete>> urlo alle ragazze.

Corrono all'interno dell'ufficio, passando sui corpi morti di quei Generali.

Tutto inutile, non è servito a niente questo mio incontro. Ma la giornata sta per finire e siamo ancora rinchiusi qui dentro.

Di certo, questa notte, non dormiremo, ma sono sicura che finirà presto questa battaglia.

Prendo tra le mani il mio fucile, guardandolo per bene e osservando ogni suo dettaglio.
La potenza che può dare un'arma, non sarà mai più forte delle parole.

Tutte le vite sono importanti, ma questa volta siamo stati noi a causare questa guerra, c'è lo meritiamo di essere puniti, ma non di essere uccisi.

Perché dobbiamo uccidere il nostro nemico, quando poi invece siamo stati noi a mettere benzina su fuoco?

<<Kim, andiamo, si stanno muovendo>> corriamo subito verso i sotterranei, facendo poi piccoli passi per guardare le guardie che sono davanti alle porte dell'armeria.

<<Quando attaccheremo?>> chiede Sallie.

<<Serve un diversivo o cominciamo a sparare?>> propone Sasha.

<<Meglio il diversivo>> puntualizza Robin.

<<Io dico di sparare>> scelgo io.

<<Si, anche per me>> si unisce Kerry, seguita da Rachel.

<<Cosa dovremmo fare?>> chiede in fine Robin.

<<Niente>> Sallie si espone troppo dal muro, facendosi vedere dai soldati.

Cominciano a spararle contro, ma ci uniamo al suo fianco, inginocchiandoci, stendendoci e rimanendo in piedi.
Spariamo senza fermarci, tenendo stretto il dito sul grilletto.

<<Via! Via! Via! Entrate!>> ci urla Meghan dal woki toki.

Sallie va per prima all'interno della stanza, ma si ferma subito, facendo cadere il fucile sul pavimento.
Tutti ci fermiamo dietro di lei.

<<Papà>> dice in un sussurro. Corre verso un uomo steso a terra, prendendolo tra le braccia e dondolandolo nella sua presa. <<Non può essere vero>> dice con voce dstridula.

Dovevamo arrivare prima, ma forse era già morto da un pezzo. La sua divisa è tutta imbratta di sangue. Ma la testa e il torace, sono perforati da un proiettile, così piccolo ma così potente.

Adesso quale parole è più potente di un proiettile?

<<Sallie...dobbiamo andare>> le dico, cingendole le spalle.

<<Ti prego Kim...lasciami qui, voglio rimanere con lui>>

<<Sai che non puoi, così ti farai uccidere>> si aggrappa alla mia spalla, piangendo e stringendola con tanta forza.

<<Lo so, ma ora non mi importa, voglio rimanere ancora un po' con lui, ti prego>> si stacca da me e riprende a coccolare il corpo di suo padre, baciandolo e abbracciandolo sempre più forte. Si dispera, urlando e piangendo senza forze.

<<Andiamo ragazzi>> dico agli altri, facendo distogliere lo sguardo su di lei.

<<Mica hai intenzione di lasciarla qui?>> domanda preoccupata Sasha.

<<Cosa dovrei fare?>> contro ribatto io.

Sbuffa, ma dice <<Rimarrò io con te, voi andate>> Sallie alza la testa e piange ancora di più.
<<La proteggerò io, proteggerò questo posto e proteggerò queste armi a costo della vita. Se servirà...morirò anch'io, ma lo farò solo per la mia Patria>> si asciuga il sudore dalla faccia e si sistema sulla soglia della porta.

Prendiamo più armi possibili e iniziamo ad uscire da quella maledetta stanza.

<<Ti verremo a prendere...te lo prometto>> sorride alle mie parole.

Poggia la fronte sulla mia, ma alla fine mi abbraccia, come se fosse un addio.

<<Ti aspetterò...ma tu fa presto.>>

~

Non l'avrei mai fatto, ma nella vita bisogna sempre prendere delle decisioni, e le mie, sono sempre quelle peggiori.

<<Se saliamo verso le camerate, ci sarà un'uscita sul retro, ed è li che dobbiamo andare>> ci spiega Robin, mentre corriamo verso quella direzione.

Sento la gola stringere e il petto fare lo stesso.
Mi fermo, portando le mani sul viso e coprendolo per la mia vergogna.

Ho paura, sono una stupida e non posso credere di aver lasciato Sasha e Sallie li.

L'intento di tornare in dietro si fa sempre più grande, ma non resisto, devo andare da lei.

Corro verso l'altra direzione, nuovamente verso quella sbagliata, ma si, che mi importa. Se dovremmo morire, lo faremo insieme, lo faremo per noi e lo faremo per le persone che amiamo e che vogliamo salvare.

<<Kim!>> questa voce mi fa bloccare di colpo.

Asher.
Si, è proprio lui, è Asher.

<<Ash!>> coro verso di lui, ma mentre sto per attraversare un corridoio libero, vengo sparata al petto.

Cado a terra, premendo la mano sul proiettile rovente.

Mi ha colpito, ho sentito il proiettile scaraventarmi a terra, ma solo dopo mi accorgo che il giubbotto anti proiettile e il quaderno, hanno bloccato il proiettile.

La testa però mi gira, ma nella Caserma rimbombano tanti altri spari, susseguiti da altri spari, che a loro volta vengono seguiti dalle grida.

<<Kim!...>> Asher viene subito a soccorrermi, ma gli dico che sto bene e che devo andare da Sasha.

<<Rimani stesa qui, non ti muovere>> non gli do retta, mi alzo e tolgo la giacca. Prendo il quaderno, che vedo bucato su un lato.

Questo si che è un miracolo, ma l'idea di nasconderlo nel giubbotto, è stata una delle migliori.

Corro da Sasha, dopo che Asher ha cercato di trattenermi e di convincermi che sarebbe andato lui stesso a prenderla.

Aveva un espressione impaurita, triste, e i suoi occhi...erano gonfi e rossi.

Perché ha pianto?
Che cosa è successo la fuori, mentre noi eravamo qui dentro?

<<Sasha>> la chiamo dai corridoi, ma nessuno mi risponde.

<<Sasha! Sallie!>> entro nella stanza e vedo che non ci sono.
Ti prego, dimmi che è come la penso io?

<<Sasha! Sallie!>> urlo disperata. <<Vi prego...>> cado a terra sfinita, inginocchiandomi sul pavimento freddo.

Alle mie spalle, qualcuno ha caricato un'arma e me la preme sulla mia testa.

<<Ciao bellezza>> è russo, ma questa voce non mi è nuova.

Quest'uomo è uscito dalla stanza delle armi e ha sicuramente preso Sasha e Sallie.

Asher compare alla mia vista, prendendo subito il fucile tra le mani.

<<Sai chi sono, ma il tuo amico, li, si ricorderà di me sicuramente>> sussurra al mio orecchio, continuando a parlare in russo.

<<Americano>> ride come un coglione, ma la sua risata è amara.

<<Solokov...>> urla Asher <<...toglile quel fucile dalla testa>> il suo cognome...mi giro per guardarlo e sembra di rivedere proprio quell'uomo che teneva le mani al mio collo.

Aleksandr Sokolov.

Ma quest'ultimo, dietro di me, è identico, solo che lo distingue dal tatuaggio che ha sotto il mento.

<<Altrimenti che fai? Mi uccidi come hai fatto con mio fratello?>> ecco perché la sua voce l'ho già sentita, forse probabilmente sono gemelli.

<<Se non farai lo stronzo no, non ti ucciderò. Ma non fartelo ripetere di nuovo, abbassa quel fucile>> gli urla Asher da lontano, ma respira freneticamente, come fa quest'uomo dietro di me.

Uno sparo proviene in fondo al corridoio.
Tappo le orecchie e chiudo gli occhi.

<<Kim!>> Viene verso di me Asher, che prende le mie mani e le bacia.

Mi giro verso l'uomo, che è steso a terra in una pozza di sangue.

Un altro uomo in divisa rossa, si è fermato a guardare noi.

Asher si gira verso di lui e poi riguarda me.
Ora gli uomini sono due e si guardano a vicenda, svariando con lo sguardo su di noi a loro.

<<Chi sono?>> mi chiede lui.

<<Non lo so>> uno di loro alza la mano e ci saluta.

Ma chi è?
Perché è sempre dove sono io? Perché mi ha salvato?
Cosa vuole da me?

Mi alzo e rientro nell'armeria, cerando disperatamente Sasha e Sallie, fregandomene di tutti gli altri li fuori, e forse anche di Asher.

<<Aiutami a trovarle, ti prego, aiutami Ash>> lo imploro, fin quando non troveremo i loro corpi.

La stanza ha un'altra porta sulla sinistra, dove probabilmente ci saranno disposte le bombe.

<<E' chiusa a chiave>> gli dico.
Mi guardo ancora una volta in giro, cercando qualche indizio, qualcosa di loro, anche una piccola cosa.

Il padre di Sallie non c'è più, forse lo avranno portato via con loro, ma loro dove sono?

Esco da quella stanza, e quei tizi sono ancora li, a fissarci immobili come ebeti.

<<Dove sono le mie amiche?>> uno di loro mi indica l'uscita, dove porta alle camerate.

<<Ash>>

<<Eccomi, che c'è?>>

<<Sono fuori>>

<<Come lo sai?>> indico i due uomini e inizio a correre verso l'uscita.

Corro, corro più veloce del vento, corro più svelta che mai.

Riesco ad uscire, respirando l'aria fresca e vedendo la luce che mi acceca gli occhi.

<<Kim!>> urla qualcuno.
E' lei <<Sasha>> le vado contro, stringendola a me come se fosse la prima volta dopo tanto tempo.

<<Come stai? Tutto bene? Qualcuno ti ha ferita? Vi ha fatto qualcosa? Rispondimi Sha!>>

<<Sto bene, si, no e...no, nessuno ci ha fatto niente. Tu come stai invece, ho sentito degli spari, sei ferita?>>

<<Si, mi hanno sparata ma...>>

<<Come! E dove?>>

<<Sul petto, ma con me avevo il quaderno>> glie lo mostro e le faccio vedere il buco perforato provocato dal proiettile.

<<Sallie dov'è?>>

<<E' li, ma è distrutta. Ho dovuto trascinare suo padre sulle spalle, ma per fortuna ci hanno aiutato alcuni di quei uomini>> indica quelli in divisa rossa, poi guarda me con un espressione dubbiosa.

<<Andiamo da lei>> dico riferendomi a Sallie.
<<Ehi, come ti senti?>> mi inginocchio al suo fianco, ma non mi risponde e non mi degna di uno sguardo.

Accarezza la guancia di suo padre, dandogli un ultimo bacio sulla fronte
<<Stanca...davvero tanto stanca>> sospira, ma si fa forza, coprendo il padre con un lenzuolo bianco. Le accarezzo una spalla, asciugandole il viso con le mani. <<Andrà tutto bene campiona, tutto passerà>> allunga un braccio dietro il mio collo e mi stringe di più a lei, nascondendo il viso sul mio petto, mentre continua a piangere e chiudersi in se stessa.

La porto con me, facendola alzare dal cemento freddo.

<<Ash, hai visto mio padre?>> deglutisce e dice di no.

Ecco, e ora dove sarà anche lui?🏁

Capitolo "91"🎉🎉🎉🎉

Avevo dimenticato di aggiungere lo spazio autrice, ma spero che comunque vi sia piaciuto❤😉

Scusatemi anche per gli errori se ci sono❌

Se volete chiedermi qualcosa, fate pure, risponderò a tutti😍❤

Vi aspetto al prossimo capitolo😍
Ciaoooo....😙🙌😊❤

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