Amici Di Letto||Zayn Malik

By eyesofalostlook

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«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi. «Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse... More

- Prologo.
- Capitolo 1.
- Capitolo 2.
- Capitolo 3.
- Capitolo 4.
- Capitolo 5.
- Capitolo 6.
- Capitolo 7.
- Capitolo 8.
- Capitolo 9.
- Capitolo 10.
- Capitolo 11.
- Capitolo 13.
AVVISO
- Capitolo 14.
- Capitolo 15.
- Capitolo 16.
- Capitolo 17.
- Capitolo 18.
- Capitolo 19.
- Capitolo 20.
- Capitolo 21.
- Capitolo 22.
- Capitolo 23.
AVVISO
- Capitolo 24.
- Capitolo 25.
AVVISO
- Capitolo 26.
- Capitolo 27.
- Capitolo 28.
AVVISO
- Capitolo 29.
- Capitolo 30.
- Capitolo 31.
- Capitolo 32.
- Capitolo 33.
- Capitolo 34.
AVVISO
Possono due occhi farti tremare le gambe?

- Capitolo 12.

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By eyesofalostlook

Presi la tazza con dentro la cioccolata calda tra le mani e iniziai a respirare il profumo e il calore che vi fuoriusciva. Fissavo la finestra davanti a me,ricoperta completamente da goccioline d'acqua. Aveva iniziato a piovere dalla mattina presto e un tuono mi aveva letteralmente buttato giù dal letto. Così avevo deciso di alzarmi,mettermi una vestaglia e andare in cucina.

«Come sta ora?» Elle tornò sulla sedia di fronte la mia,con una tazza fumante tra le mani. Bevvi un sorso di cioccolata per riscaldarmi e poi ripresi a risponderle.

«Sta ancora dormendo.» Dissi,riferendomi al ragazzo mal ridotto che la sera precedente si era presentato al mio dormitorio sabotando un ipotetico appuntamento.

«Non ti ha detto niente?» Continuò a chiedermi la mia amica.

«Rissa in un bar, - bevvi un altro sorso – così ha detto.»Elle poggiò la tazza sul tavolo e mi guardò confusa.

«Rissa in un bar? Semmai combattimento a sangue in un bar.. ma hai visto com'è ridotto?»

«Si Elle l'ho visto ma ieri sera era troppo debole perchè io gli andassi contro e poi si è addormentato quasi subito.» Finì la mia cioccolata e la misi da parte.

«Dovevi portarlo in ospedale,potrebbe avere qualcosa di serio e deve farsi controllare il torace!» Elle sembrava quasi nel panico,come se quello nell'altra stanza fosse il suo ragazzo o addirittura suo parente.

«Lo so benissimo Elle,grazie per avermelo ricordato! Ma mi ha detto esplicitamente che non vuole essere portato in ospedale.»

«Secondo te perchè? - Anche lei finì la sua cioccolata e la mise da parte come feci io poco prima – Se fosse stata una semplice rissa in un bar per quale motivo non dovresti portarlo in ospedale? Nasconde qualcosa Zoe.»Pensai alle sue parole e per un attimo scoprì con mia grande sorpresa che avevano un senso. Perchè Zayn non voleva essere portato al pronto soccorso? In fondo è normale a volte partecipare a una rissa.. oddio tanto normale no,ma normale quanto basta per farsi visitare da un medico. Quindi perchè tutta questa ostinazione?

«Quando si sveglia gliene parlerò,adesso possiamo cambiare discorso?» Mi alzai dalla sedia e andai in cucina per prendere qualche biscotto. Sentì Elle sbuffare alle mie spalle e sorrisi.

«Dimmi almeno com'è andata con tua madre.» Disse. Evviva si! Passiamo a un argomento decisamente più allegro. Mia madre!

«Come sempre, - mi girai per guardarla – un completo disastro!»

«C'era da aspettarselo.» Elle alzò gli occhi al cielo per poi stiracchiarsi.

«Però questa volta una persona è riuscita a zittirla e non sto parlando ne di me ne di mio padre.» Dissi entusiasta,vedendo Elle che pendeva dalle mie labbra.

«Vuoi dire...?» Chiese solamente,e quando io annuì si alzò dalla sedia piena di gioia.

«Lo sapevo io che era un ragazzo fantastico! E' riuscito persino a zittire quella strega di tua madre.» Venne ad abbracciarmi e mi fece cadere un biscotto a terra.

«Fino a due minuti fa era il ragazzo bugiardo e ribelle!» Le ricordai. Si allontanò da me guardandomi con aria angelica.

«Oh ma lo è.. solo perchè vuole proteggerti.» Raccolse il biscotto da terra e lo lanciò dentro la pattumiera.

«Non ho bisogno di protezione io.» La corressi. Elle fece finta di non sentirmi e si catapultò sul divano,prendendo il telecomando tra le mani.

«Però è stato.. dolce. Ha parlato di me in modo così.. affettuoso,come nessuno aveva mai fatto.. forse solo mio padre ma lui non può andare sempre contro mia madre. Zayn invece era la prima volta che la vedeva e probabilmente non la rivedrà più,quindi ha potuto dirle in faccia tutto quello che le avrei voluto dire io.» Sorrisi ingenua e vidi Elle inclinare la testa.

«Si Zoe,sei proprio sfortunata ad avere un ragazzo così carino e premuroso ai tuoi piedi.» Le feci una linguaccia e il verso.

«Zayn non ai miei piedi,lui..»

«Ehi..» Mi fermai di colpo quando sentì un accenno di voce maschile provenire dal corridoio e quando mi voltai vidi Zayn in piedi,poggiato al muro che si strofinava un occhio. Quello sano.

«Ehi dormiglione,buongiorno!» Sbottò Elle,sorridente. Zayn le sorrise di rimando e poi si soffermò su di me.

«Non ti ho fatto dormire? Scusa io..»

«No no,non avevo più sonno e ho deciso di alzarmi.» Lo fermai prima che potesse tirar fuori qualche scusa per farmi sentire in colpa.

«Ti va un..biscotto? Qualcosa?» Gli chiesi,avvicinandomi al tavolo.

«No no,io.. ah Dio che mal di testa!» Si portò una mano sulla fronte e abbassò la testa,dolorante.

«Certo,chissà quante ne hai prese.» Commentò Elle tra se.

«Vuoi una bustina?» Parlai velocemente dopo di lei affinchè Zayn non le rispondesse e mi avvicinai ancora di più.

«No,credo che tornerò a casa.» Continuava a massaggiarsi le tempie con gli occhi socchiusi.

«Casa? No non puoi guidare in queste condizioni.» Disse all'improvviso Elle,guardandomi e facendomi strane smorfie. La fissavo confusa per cercare di capire se improvvisamente si sentisse male o se avesse qualche tic che non avevo mai visto prima. Poi alla fine capì.

«Certo che no! Ti accompagno io.» Dissi in fine,con Elle sul divano che esultava in silenzio.

«Non c'è bisogno,davvero.» Indietreggiò e cadde quasi a terra,appoggiandosi al muro. Mi catapultai al suo fianco e lo ressi con un braccio.

«Ne hai bisogno,davvero.» Sussurrai,guardandolo negli occhi. La pioggia era aumentata e picchiettava feroce sul parabrezza dell'auto. Eravamo in quelle condizioni da circa dieci minuti e per strada c'è un traffico intenso per via del tempo.

«Non dovevi accompagnarmi Zoe,ci metterai una vita a tornare indietro.» Farfugliò Zayn dal posto passeggero,toccandosi il torace e gemendo.

«Certo così almeno se non sei morto ieri,saresti morto oggi in un qualche incidente stradale.» Dissi senza guardarlo.

«Come sei pessimista.. è solo qualche graffio.» Lo vidi con la coda dell'occhio dolorante e contorcersi.

«Hai una percezione dei graffi alquanto ambigua Zayn.» Il semaforo lampeggiò sul verde e partì.

«Chiama Louis piuttosto,era preoccupato ieri.» Voltai a destra,trovando un ulteriore fila.

«L'hai detto a Louis? Perchè?» Alzò la voce e mi voltai,vedendo che più urlava più si faceva male.

«Vuoi fare quello che ti dico per una sola volta?!» Alzai la voce anche io e fece un'altra smorfia,schiacciandosi sempre di più una costola. Uscì tremante il telefonino dalla tasca e compose un numero.Zayn!

«Ehi amico...»Ma che cazzo fai? Zoe mi ha detto che eri uno straccio ieri!

«Si Louis...lo so ma..sto bene.»Cavolo Zayn,parli come un povero vecchio..che ti è successo ieri?

«Piccola discussione in qualche bar..» Storsi il naso sentendolo e fermai la macchina davanti al suo palazzo. Presi l'ombrello e lo aprì una volta scesa. Mi portai dal lato passeggero e aiutai Zayn,sorreggendolo con un braccio.

«Che cosa pietosa.. un ragazzo che si fa aiutare da una ragazza.» Si lamentò.

«No la cosa pietosa è il ragazzo che fa a pugni con la gente.» Gli dissi seria,zittendolo per tutto il tragitto strada-casa.

Non ero andata nel vicolo buio in cui Safaa mi aveva condotta qualche giorno fa,ma nel palazzo grande e luminoso che circondava le strade di Bradford. Zayn si era trasferito in quel palazzo qualche anno prima,ma il motivo di quel trasferimento mi è ancora ignoto. Una volta entrata nel suo appartamento venni accolta da un odore di pino che rinfrescava la stanza e rimasi stupita dall'ordine. Di solito i ragazzi buttavano le cose come capitava,Zayn invece seguiva un ordine ben preciso e manteneva tutto ben pulito. Ma anche in quel perfetto ordine mia madre avrebbe trovato qualche difetto.

«La mia stanza è di là.» Mi indicò la strada e iniziò a camminare da solo,adagiandosi sul letto. Aveva un letto matrimoniale e le pareti erano riempite con infinite cornice che ritraevano foto di Zayn con la sua famiglia,con qualche cane e con qualche amico.

«E' tuo padre quello?» Chiesi,notando un uomo ritratto nella maggior parte delle foto.

«Si..» Rispose Zayn,quasi in un sussurro.

«Dov'è adesso?» Mi voltai a guardarlo sorridendo e mi accorsi della sua espressione.

«E' morto quando avevo dieci anni..» Stupida Zoe! Stupida boccaccia!

«Oh Zayn mi dispiace non avevo idea.. scusami.»

«Ehi,va tutto bene! Non sono triste,mi manca è vero ma.. non ho rimpianti.» Mi sorrise per quanto fosse mal ridotto e per un attimo mi accorsi dei suoi occhi. Erano diventati improvvisamente lucidi e mi resi conto che per quanto facesse il duro e lo scontroso,era un ragazzo con dei sentimenti.

«Patetico vero?» Mi chiese dopo.

«Cosa? No no! Vorrei avere io questa forza che hai tu.. se mio padre morisse io.. non penso ce la farei. E' l'unica persona della mia famiglia importante per me.» Mi sedetti accanto a lui sul letto e istintivamente gli presi una mano.

«Non lo perderai.» Mi disse. Si allungò per darmi un bacio sulla fronte.. un bacio lungo. Quando staccò le labbra ci appoggiò la testa e fece sfiorare i nostri nasi. Solo in quel momento mi ricordai che era da un pezzo che non andavamo a letto insieme e in quel momento ne stavo sentendo il bisogno. Si avvicinò alle mie labbra e iniziò a baciarmi,prendendomi il viso tra le mani.

«Ti va..?» Mi chiese sussurrando.

«Si ma..se ti faccio..male?» Gli chiesi tra un bacio e l'altro,sfiorandogli il torace.

«Non potresti mai farmi del male,Zoe.» Mi sorrise e mi fece scivolare sul letto.

Sentì le sue mani andare sotto la mia felpa e sfiorarmi la schiena. Io gli alzai la maglietta e gliela tolsi via,lasciando quel corpo perfetto nudo ai miei occhi. Iniziò a baciarmi il collo e a lasciarmi chiazze umide su tutto il corpo. Lo sentivo muovere su di me ma per un momento non ci feci caso. Mi concentrai sul suo viso. Sorrisi a vedere il suo occhio quasi malformato e viola.

«Cosa ridi?» Mi chiese,fermandosi a guardarmi.

«Mi piace. - mi guardò confuso – Questo,noi.» Gli sfiorai il naso con il mio e ridemmo entrambi.

«Potrebbe essere meglio di cosi,sai?» Disse lui a un tratto.

Il sorriso scomparve dal mio viso e venni persuasa da una sorta di paura incontrollabile che mi fece rabbrividire e ripresi a baciarlo con foga. Gli andai sopra e inizia a spogliarmi,cercando di farlo smettere di parlare,di guardarmi e sorridermi in quel modo...Anche questa volta mi svegliai con un sussulto a causa di un tuono che fece tremare il vetro della finestra della stanza e mi costrinse ad aprire gli occhi di colpo. Mi ritrovai con la testa appoggiata sul petto di Zayn e il suo braccio attorno alle mie spalle. Alzai lo sguardo e lo vidi mentre dormiva beato,il rumore del tuono non l'aveva scosso. Aveva ancora l'occhio un po' gonfio e la parte del torace era occupata da una grande chiazza viola. Elle aveva ragione. Non poteva essere stata una semplice rissa in un bar,doveva esserci dell'altro. Guardai l'orologio al mio polso e mi accorsi che dovevo assolutamente tornare al collage. Mi alzai delicatamente dal letto senza svegliarlo e iniziai a cercare le mie cose nel buio. Perchè non avevamo alzato quelle stupide serrande?Trovai i miei jeans e li infilai,per poi trovare la felpa ai piedi del letto. Sentì il mio telefono vibrare nella borsa e corsi a prenderlo.

«Pronto?» Chiesi,sussurrando.

<<Zoe ma dove sei? Dobbiamo andare a prendere Dana all'aereoporto!>>.Cazzo!

«Oddio hai ragione! Vengo subito.»Mi infilai le scarpe saltellando,cercando di non perdere l'equilibrio.

«Zoe?» Sentì uno strano movimento dal letto e quando alzai la testa vidi Zayn seduto,con gli occhi ancora socchiusi.

«Ehi! Devo andare con Elle all'aereoporto a prendere Dana!» Mi infilai il giubbotto e diedi una mossa ai capelli per farli staccare dalla testa.

«Giusto.. io dovrei andare a prendere Niall.» Disse assonnato,guardandosi attorno per cercare una canottiera.

«Louis verrà con noi,tu pensa a riposarti.» Presi le chiavi della macchina sul mobile e alzai la lampo del giubbotto.

«Ehi. - mi bloccò il braccio con una mano – Che hai? Sei agitata,di fretta.»

«Te l'ho detto Zayn,sono in ritardo. - feci scivolare via il mio braccio e andai verso la porta – Vai in ospedale a farti controllare quella costola e la prossima volta che vai a un bar mi raccomando.. stai attento.» Dissi infine,con un pizzico di sarcasmo.

Uscì da quella casa più in fretta che potevo e non sapevo neanche il motivo. Sentivo quella specie di bruciore allo stomaco,come se qualcuno mi ci avesse tirato una bomba. Più mi allontanavo e più stavo meglio,così saltai velocemente sulla macchina e partì,senza neanche voltarmi. Non mi piaceva quello che mi stava capitando e dovevo liberarmi subito di quel peso.

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