Primum non nocere

By FrancescaCaeli

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Sara non vuole una storia d'amore, vuole concentrarsi sui pochi esami che la separano dalla laurea in Medicin... More

Prologo - I Parte
1 - Trentaquattro millisecondi
2 - Il ragazzo della pizza
3 - Masochista
4 - Serate storte
5 - Il primo giorno
6 - Memoria anatomica
7 - Prenotare una TAC
8 - I Nervi cranici
9 - Tra simili
10 - Dai nemici mi guardo io
11 - Ordinare una pizza
12 - Verità maschili
13 - Le tre risposte
14 - Borderline
15 - Stazionario
16 - Pesce fuor d'acqua
17 - Una spesa tranquilla
18 - Macchinetta del caffè
19 - Conversazioni altrui
20 - Qualcosa in cambio
21 - Tre o quattro Moscow Mule
22 - Consapevolezze
23 - Problemi di controllo
24 - Santa Lucia
25 - Troppo
26 - In mezzo al mare
27 - Baci polverosi
28 - Porte che si aprono e che si chiudono
29 - Lasciar sfuggire
30 - A cosa stai pensando?
31 - Un bus affollato
32 - Non c'è
33 - Ritardatario
34 - Cene silenziose
35 - Per sbaglio
36 -Il lavoro del Portapizza
37 - Come sempre
Fine Prima Parte
Prologo - II Parte
38 - Un'ultima sigaretta
39 - Il Karma
40 - Sangue del suo sangue
41 - Incastrato
42 - Biscotti
44 - Dubbi
45 - Corso Cavour Numero Quindici
46 - Tse Tse
47 - Ero fottuto
Fine Seconda Parte
Prologo - III Parte
48 - (Sara) Qualcosa era andato storto
49 - (Ale) Piano B
50 - (Sara) Videochiamate ottimiste
51 - (Ale) Quel dannato minuto
52 - (Sara) Wonderwall
53 - (Ale) Un qualunque motivo
54 - (Sara) Debolezze
55 - (Ale) Pugnalate

43 - L'ABC

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By FrancescaCaeli

"Il mio mondo non gira attorno a te"

"Il ...mio... mondo... non gira... attorno... a te"

"Il ... mio ... mond..."

-Dottor Ferrari!-

Una voce familiare mi costrinse a ritornare alla realtà: -Dottor Ferrari!-

Mi voltai e vidi un'anziana signora, fasciata in un insolito cappotto giallo, raggiungermi nell'ultima fila di sedie, di fronte al palchetto dell'oratorio.

-Ciao Maria!- la salutai sorridendo, prima di sottolineare nervosamente: - Lo sai che non mi piace essere chiamato così...-

-Giovane, devi darmi qualcosa da vantare con il vicinato.- fece la nonna di Simone, sedendosi accanto a me, con la sua enorme borsa blu sulle gambe.

Sorrisi a quel commento e, sperando di non farmi notare, feci scivolare una busta in quella specie di valigia che si portava sempre appresso.

- Mi credi così vecchia da essere completamente cieca?- chiese lei e, afferrando la busta nel tentativo di restituirmela, mormorò quasi imbarazzata: - Questo mese ci hai già aiutato abbastanza...-

-E' per le lezioni di nuoto e non intendo riprendermeli.- feci sottovoce, tentando di sembrare autoritario.

Gli occhi chiari della donna mi fissarono incerti giusto un momento da sotto degli spessi occhiali grigi e, poi, riponendo al sicuro la busta mi ringraziò: - Grazie per tutto quello che fai...e anche per oggi, non credevo saresti venuto...-

Felice che avesse accettato il mio aiuto, mi rilassai sulla sedia, perdendomi in piccole riflessioni. La mia presenza in quel tredici dicembre, aveva stupito anche me: era la prima volta che assistevo ad una recita di bambini. Nonostante tutto il lavoro che avevo da fare in ospedale, avevo preso l'intera giornata, anche se ripensando all'incontro di quella mattina al parco, non ero certo di aver compiuto la scelta più saggia.

- Me l'ha chiesto Simone.- spiegai con sincerità.

Era una motivazione più che semplice: quello che faceva piacere a lui, faceva piacere a me. Era strano pensare a quanto mi fossi legato in così poco tempo, nonostante avessi provato in tutti i modi a tenere le distanze, era strano vederlo affezionarsi a me giorno dopo giorno, vedere come riponeva in me la sua fiducia, vedere come io provavo a non deluderlo.

-Sì lo so che lui ci tiene particolarmente a te...- commentò serenamente Maria, come se fosse solo che felice dello strano legame che intercorreva tra me e suo nipote. Si portò gli occhiali più vicino agli occhi e commento distrattamente: -E' che ti ho visto più distratto ultimamente e pensavo che...-

-Pensavi?-la incalzai curioso.

-Pensavo che avessi una ragazza.- fece lei con un sorriso di chi la sa lunga stampato sul volto.

Il mio entusiasmo si spense di fronte alle sue parole, di fronte ai suoi sospetti e forse lei dovette interpretarlo come un'accusa perchè si affrettò ad aggiungere: - Sarebbe giusto che tu passassi il tuo tempo con lei in quel caso, invece che con una vecchia e suo nipote.-

-Pensavi male.- feci con freddezza, tornando a scrutare le tende blu del palco, sperando di vederle aprire il prima possibile.

-Dici? Non so cos'altro potrebbe spiegare la tua faccia...- continuò lei per nulla indispettita dal mio tono, forse ormai abituata ai miei cambi d'umore.

-Che cos'ha la mia faccia che non va?- chiesi confuso.

Il suo sorriso saccente non si fece attendere mentre mi spiegava: - Fino a quando non sono arrivata sembrava che ti fossero apparsi Santa Lucia, Babbo Natale e Gesù Bambino tutti insieme.-

Abbozzai un sorriso amaro. Così era quella l'espressione che avevo da quando avevo incontrato Sara piangere nel parco? Provai a deviare il discorso facendo del sarcasmo: -Quelli non arrivano il venticinque?-

-Per quello chiedevo...che ti è successo?- chiese lei, questa volta con una nota di preoccupazione nella voce.

-Niente...- mormorai tornando a fissare le tende.

Neanche questa parola racchiudeva bene quello che era successo. Le lacrime di quella ragazzina mi avevano messo decisamente alla prova e le sue parole si erano conficcate a fuoco sotto la mia pelle.

"Il mio mondo non gira attorno a te"

Sospirai frustrato, perchè quello era un problema, un dannato problema, perché Sara era stata al centro dei miei pensieri da quando l'avevo intrappolata tra quegli armadietti. Sembrava diventare il mio baricentro, la mia gravità ed il mio sole tutto insieme. Peccato che il mio ideale di stella celeste non passasse le sue domeniche mattine scossa dal pianto in mezzo al parco. Mi passai una mano tra i capelli pensieroso: che cosa poteva esserle successo? Perchè erano giorni che non si presentava più in reparto? Chi era il ragazzo che l'aveva chiamata? Come avrei potuto impedire a quelle lacrime sacrileghe di scorrerle sul viso?

-Niente.- ripetei con più convinzione, sperando che Maria lasciasse correre e chiesi tentando di cambiare discorso: -Spero comincino tra poco, Simone canta o suona?-

-Non l'ho capito, sono settimane che fa entrambe le cose a casa e ringrazio Amplifon che il mio apparecchio si possa spegnere.- scherzò lei lamentandosi, tentando di nascondere quanto fosse emozionata di vedere il nipote sul palco. E poi fingendo non curanza aggiunse: - A proposito di ragazze, Simone è innamorato.-

Io sorrisi: - Me l'ha detto.-

-Eh sì, Miss Lentiggine...mi sta facendo lavorare parecchio con tutti quei biscotti...- borbottò lei fintamente infastidita da quelle faccende.

Simone era decisamente un ragazzino particolare, ancora ero sconvolto dalla telefonata in cui ammetteva i suoi sentimenti ed ero curioso di sapere se fosse ricambiato:- Sono amici? -

Le rughe della nonna si distesero in un sorriso: -Diciamo di sì, è un tipetto tutto pepe, lo fa dannare perchè non gli lascia mai l'ultima parola...-

-Le ragazzine "tutto pepe" sono le più terribili, dovrei avvisarlo.- feci sarcastico non riuscendo a fare a meno di pensare all'ultima ragazzina che avevo conosciuto.

-Non lo so...- rise lei divertita, estraendo dalla sua enorme borsa un pacchetto di fazzoletti intonso, come consapevole che si sarebbe commossa non appena fosse iniziata la recita. E continuò ad incalzare:- Non credo che, uno che non sa riconoscere una cotta da un'allergia, possa dare consigli di cuore al mio nipotino.-

-Che avrei dovuto dirgli?- ribattei fingendomi offeso, voltandomi per scrutare il suo sguardo nocciola che mi sbeffeggiava.

-Non lo so...sondare se quando la vedeva gli batteva forte il cuore?- fece lei come se fosse una cosa banale.

Avrei voluto ricordarle che conoscevo almeno altre trecento cause che potevano far battere forte il cuore e che non facevano capo ad un innamoramento, ma lei mi interruppe ancora incalzante: -Chiedergli se lei ride alle sue battute...?-

Mi chiesi questo cosa potesse significare, se una persona era divertente e faceva battute intelligenti era ovvio che si ridesse insieme no?  Che cosa voleva dimostrare la vecchia?

- ...O se lui ride quando ride lei?-

Questa poi che domanda era? C'erano un sacco di motivi per cui si poteva ridere insieme senza che si fosse innamorati, quante volte mi era capitato in reparto? Per qualche aneddoto buffo o per l'ennesimo nome di procedura sbagliata che pronunciava qualche paziente. Chi non si sarebbe divertito di fronte al signore della duecentosei che annunciava: "Non posso mangiare dolci, perchè ho l'abete alto". Perfino con Sara avevamo riso per ore in sala medici al solo ricordo.

-...Se gli dava fastidio vederla piangere?-

E questo che voleva dire? Il mio pensiero corse subito a quella mattina al parco. A me aveva dato terribilmente fastidio vederla piangere, vederla distrutta. Forse solo la mia impotenza aveva sovrastato la tristezza che avevo provato nel vederla accasciata in lacrime tra quelle foglie. E di fronte a quell'elenco continuo, d' un tratto mi si insinuò un dubbio.

- E' rilevante questo?- chiesi a Maria un po' preoccupato.

-Beh se ami una persona, odi vederla piangere. Questo è l'ABC giovane.- spiegò lei con tranquillità.

"ABC"

In quel momento stirai il collo nervosamente, tentando inutilmente di calmare la tensione e la preoccupazione che sentivo salirmi lungo la schiena.

"A...B..."

Per quale dannato motivo io non sembravo neanche conoscere l'alfabeto quando si trattava della ragazza asciugamano? Perchè mi aveva così sconvolto vederla in lacrime? Forse stavo sottovalutando quell'ossessione, forse...forse poteva essere una sorta di cotta adolescenziale. D'altra parte perchè non avrebbe potuto esserlo? Sara era una bella ragazza, anzi era bellissima, era simpatica, sveglia, divertente e...

In quel momento una quindicina di bambini comparvero da dietro le tende del palco e presero a cantare gioiosamente canti natalizi.

"Gira, gira attorno all'albero! Canta, canta con il cuor"

"Gira, gira attorno..."

Loro giravano attorno all'albero, peccato però che il suo mondo non girasse attorno a me.

Ps. So che è passato tantissimo tempo e volevo dirvi che mi siete mancati un sacco! Spero con la primavera di riprendere a scrivere più assiduamente, impegni permettendo! Un abbraccio a tutti!

Ps 2. Siate clementi con questo capitolo dopo tanti mesi che non scrivo! A presto! XD

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