Non esiste altra via, che non...

By WriterInWonderland3

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Tutto cambia nella vita di Amelia quando una notte di Settembre si perde per le strade di Torino e si rifugi... More

1. Notti di Torino.
2. Alice.
ritorno (di)sperato
3. Tre giorni?
4. Sentimento ignoto.
5. Tigri di carta.
6. Le rane innamorate gracidano.
7. Nessun bacio.
8.La chiave?Dormire.
9.Missione Routine.
10.Uova montate...?
11.Niente vino.
12.Scolpito nella pietra.
13. Trimestre di cacca.
14.A.A.A. Regalo cercasi.
15.Il miglior Natale.
16.Centrotavola e Zip.
17. La prima volta che dico...
18...Ti amo
19.Eppure tu non scappi.
20. Il mio Nord.
21.Buon Natale.
22. Frappè vs Frullato.
23. Prendere "Il Volo".
24.Bologna.
25. Asciugamani ballerini.
26. Temperatura: bollente.
27. Meglio prima.
28. Un marchio sulla pelle.
29.Il regalo più bello.
30. Guardami.
31. Sei poesia.
32. Dolce risveglio.
33. Un pezzo di mondo insieme.
34.Shopping a tre cifre.
35.Dita fredde e schiuma
36 .Più di un'ora senza te
37. Buon anno
38.Pranzo...in compagnia.
40. Last day.
41. Mi cariño.
42. Per niente piacere.
43. Risveglio avvelenato
44.Torta al limone.
45. Plettri e souvenirs.
46. Beccati.
47. Patti e confessioni.
48.Telefonate ad alta temperatura.
49. Daniele.
50. Vecchi...amici.
51. Ti odio.
52. Ops.
53. Senza voltarsi indietro.
54. Mi dici addio?
55. Niente.
56. Per te ci sarò.
57. Audacia.
58. Te quiero.
59. Non può sentirmi.
60. You have to go.
61. Maturitá.
62. Flowers.
63. Forget me not.
64. Mile High Club.
65. Sound check perversi.
66. Voglio.
67. Simpatico.
68. Urobori e crema.
69. La nostra estate.
70. Pensieri sottomarini.
71. Buona notte mondo.
72. Una giornata normale.
73. Sorpresa.
74. Lunga notte.
75. Dimmi cosa vuoi.
76. Che ti aspettavi?
77.In un'altra vita.
78. Buon compleanno.
79. Buon viaggio.
80. Trappola da intervista.
81. Un jour à Paris.
82. A presto.
83. Non esiste altra via, che non sia tua e mia.
SEQUEL

39.Briscole e nuovi amici.

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By WriterInWonderland3

Io ed Ignazio arriviamo a casa per primi e parcheggiamo. Piero doveva passare da casa a prendere una cosa.
Saliti in casa faccio un giro veloce per vedere se c'è qualcosa da mettere in ordine. Metto la mia camicia da notte in lavatrice visto che ieri è rimasta sul fondo della vasca da bagno. E poi tolgo di mezzo le forcine e i trucchi che ho lasciato in bagno.
Ignazio ha rifatto il letto mentre mi vestivo. Do una semplice passata di aspirapolvere in giro, Ignazio mi viene accanto -faccio io?-mi chiede.

Scuoto la testa - no non preoccuparti.

- sicuro? Non mi costa nulla.

-neppure a me. Tranquillo, davvero.

Mi lascia un bacio sulla nuca -grazie - dice -preparo qualcosa da mangiare? Dovrei avere delle arachidi e un pacco di patatine.

Rido - considerato che non c'è nient'altro puoi metterle in due ciotole.

Ride anche lui - perfetto.

Va in cucina mentre io finisco di passare l'aspirapolvere e lo rimetto nel piccolo ripostiglio. Mi sorprende sentirmi così in confidenza con questa casa.
E poi mi viene in mente che non sarà più la mia casa tra un paio di giorni.
La malinconia mi assale. Dopo la fine delle vacanze io ed Ignazio non ci vedremo più per chissà quanto tempo.
Sospiro mentre lo raggiungo in cucina.
Corruga la fronte - che succede? - chiede vedendomi entrare probabilmente con una faccia da funerale.

- niente. Ho pensato che stanno finendo le vacanze.

Storce il muso - non ci voglio pensare.

- neppure io. Ma posso chiederti una cosa?

- ovvio.

- quando pensi che ci vedremo di nuovo?

Sospira - non lo so.-ammette. - magari prima di quanto immaginiamo, chi lo sa come va la vita?

Guardo altrove, lui capisce il mio stato d'animo. Mi viene vicino e mi abbraccia - fosse per me vorrei vivere ogni singolo giorno insieme. Vorrei viaggiare insieme a te, vedere il tuo viso sul cuscino accanto al mio ogni mattina quando mi sveglio. Me lo sono sempre chiesto, sai? Come sarebbe stato avere qualcuno con cui condividere le mattine e le notti. E adesso che capisco cosa significa non posso pensare di rinunciarci. E quindi magari passerà un po' di tempo, ma ci ritroveremo sempre insieme. Okay?

Gli sorrido - sono io adesso che non ho nessuna intenzione di scappare. Soprattutto ora che ho scoperto che mi piace la vostra musica.

ride -una nuova fan! Però giura che non verrai a fotografarmi mentre faccio la doccia per poi pubblicare le foto sulle pagine dei fanclub.

- ah beh. Che non verrò a fotografarti in tutto il tuo nudo splendore non posso giurartelo. Ma per quanto riguarda il fanclub se le possono scordare le tue foto. Le tue foto da nudo le posso vedere solo io.

Scoppia a ridere - mi sta bene.- mi bacia sul naso- il mio scricciolo sei. E poi comunque abbiamo ancora tanto tempo da passare insieme in queste vacanze, ci hai pensato? Dobbiamo tornare insieme in Sicilia e poi andare dai miei... ci godremo ancora qualche bella giornata.

Annuisco - hai ragione. E non voglio sprecare neanche un momento di più pensando a cose tristi.

Sorride - così ti voglio. Allegra e positiva.

Suonano alla porta, Ignazio mi stampa un bacio e poi va ad aprire. Quando i due ospiti attesi entrano fanno un casino urlando in coro - Buon anno!

Rido mentre Ignazio li zittisce - ssshhh! I miei vicini sono anziani! che urlate con la porta aperta che a quest'ora quelli dormono.

I due entrano in cucina sorridenti, Piero ha in mano una bottiglia di spumante e Gianluca un panettone.

- siamo passati a casa mia a prendere questi - dice Piero poggiando la bottiglia sul tavolo mentre Gianluca mi porge il panettone sorridendo - considerato che è tutto chiuso non avevamo altro da portare.

Ignazio ride -Vorrei dire che non ce n'era bisogno ma avete fatto bene perché a casa non ho niente a parte quello che vedete. -dice indicando le due ciotole sul tavolo.

Piero gli da una gomitata - con Amelia a casa tua sei stato troppo impegnato per fare la spesa, ah?- gli fa l'occhiolino.

Io rido, anche se immagino di essere arrossita perché Gianluca mi guarda e gli da uno scappellotto - ma finiscila maleducato che non sei altro!

Lui ride - e dai, che ho detto di male?

Ignazio rotea gli occhi e mi guarda- ce lo mangiamo sto panettone?

Dopo il pranzo che abbiamo fatto io temevo di dover rotolare e invece loro parlano ancora di mangiare.

Ma tutti sono d'accordo e quindi non esprimo la mia opinione.

Ignazio prende un piatto di portata e io apro lo scatolo. Poi tiro fuori il panettone. é uno ricoperto di cioccolato quindi fortunatamente niente zucchero a velo (che odio).

Lo metto sul piatto e Ignazio mi porge un coltello - vuoi tagliarlo tu?-mi dice.

Io annuisco e taglio tre fette per loro. Ignazio corruga la fronte -solo tre? Non ti va?

Scuoto la testa - non adesso. Tra un po' magari.

- ma non lo aprivamo allora...noi mangiamo e tu niente e lo hai pure tagliato tu... mi sento troppo in colpa.-fa lui con il muso lungo.

Lo guardo interdetta poi scoppio a ridere - ma scherzi? Cosa vuoi che mi sia costato tagliare un panettone? A casa mia lo faccio sempre io.

Guardo gli altri due, anche loro hanno ancora la fetta di panettone integra e mi guardano.

- oh e va bene -dico rassegnandomi e tagliando anche una fetta per me. Sembrano esserne felici e finalmente iniziano a mangiare.
Decidiamo di non stappare la bottiglia e di aspettare stasera per berla insieme alle pizze che ordineremo.
Sono felice che ci siano anche loro.
Sono abituata a passare le feste con la mia numerosa e rumorosa famiglia siciliana. E immagino che per loro che sono qui per lavoro anche durante le feste non sia tanto diverso festeggiare lontano dalle loro famiglie.

Ci mettiamo a giocare a carte con le coppie che avevamo già stabilito, io e Ignazio, Piero e Gianluca.

Io e Ignazio vinciamo tutte e quattro le partite di briscola, tutte e tre le partite di scopa.

Più o meno alle sette di sera Ignazio chiama la pizzeria. Ci guarda e rotea gli occhi -dicono che non consegnano stasera per i troppi ordini.

Piero annuisce - ci vado io a prenderle.

Ignazio allora si rivolge di nuovo al telefono -va bene, veniamo a prenderle noi. Tra quanto sono pronte? Perfetto grazie a tra poco.

Quando attacca dice -dice che tra 30 minuti ce le fa trovare pronte.

Piero si alza -allora vado.

Ignazio lo imita -vengo anche io.

- ma no non preoccuparti. - fa lui.

-e invece si. Stavolta offro io.

L'altro rotea gli occhi- miiii che pesante che sei. Gianluca glielo dici anche tu?

Gianluca sta bevendo un bicchiere d'acqua -io ormai sto fuori proprio da queste vostre manie. Posso offrire io?

- No!- dicono gli altri due in coro.

Lui annuisce - ecco, appunto. Vedetevela tra voi.

Ignazio mi guarda - vuoi venire anche tu? Non ci mettiamo molto.

Scuoto la testa, neppure io voglio mettermi in mezzo. Figuriamoci se Ignazio mi fa pagare la pizza.
- resto qui e apparecchio.

Gianluca annuisce - io la aiuto.

I due testoni si mettono le giacche e poi escono di casa.

Io guardo Gianluca, lui scuote la testa - tu non li capisci e sei siciliana. Ti rendi conto di come sto io che sono abruzzese con questi due pazzi?

Scoppio a ridere - hai ragione. E la loro mentalità la capisco benissimo purtroppo. Ormai con Ignazio ho dovuto rassegnarmi ma in genere non mi piace che mi si offra nulla.

Lui alza le spalle - io questa cosa non la capisco. Offro io offro io. Ma non possiamo pagare una volta l'uno e fine della storia? No, quello deve offrire perché é casa sua, l'altro deve offrire perché ci ha chiamati lui. Io esco pazzo.

Rido - povero te. Testardi tutti e due da morire. Tu invece sembri più accomodante. O sbaglio?

Lui ride - ma si, io sono più sul vivi e lascia vivere. Non mi piace fare storie per tutto. E poi mi spiace che Piero ogni tanto sia un po' indelicato con te, volevo dirtelo. È il suo modo di scherzare non lo fa per male. Ma tende a prendersi troppa confidenza troppo in fretta e può dar fastidio.

- ma no figurati. Non sono il tipo che si offende, so stare allo scherzo. Però ho notato che ti sei messo in mezzo quando ti è sembrato esagerasse. - gli sorrido - quindi grazie.

Lui ricambia il sorriso- ma figurati. Provo ad essere gentlemen. Non sempre mi riesce ma mi impegno...-ride.

- ti riesce benissimo -rido anche io.

Lui mette giù il bicchiere -posso dirti una cosa sinceramente?

Annuisco - certo.

- mi stai simpatica. Trovo che tu sia una bella persona. Sei...pura. Hai uno sguardo onesto. E non sempre le persone che conosco lo hanno. Anzi, diciamo la verità, quasi mai. Non ci conosciamo ancora benissimo, ma fin da quando Ignazio ci ha presentati in quel ristorante a Torino mi hai dato l'impressione che di noi non ti fregasse nulla. Quella sera sembravi in imbarazzo e ho capito immediatamente che non era per noi. Era per Ignazio. Si capiva quanto entrambi foste presi l'uno per l'altra e quanto ci tenevate a fare bella figura, ma solo per voi, per nessun altro. E trovo che Ignazio sia fortunato ad averti incontrata. Una persona come te non si trova facilmente. E lasciatelo dire senza che io sembri un altezzoso, per noi è ancora più difficile.

Resto senza parole. Il che è parecchio strano. Anche lui a me sta simpatico dal primo momento che l'ho conosciuto e ho notato immediatamente la sua sensibilità. Ma queste parole così belle e inaspettate mi spiazzano un po'.

Gli sorrido - non mi aspettavo delle così belle parole.

Ride - si vede.

- ecco appunto. - rido anche io.- però ti ringrazio. Onestamente non sono il tipo che cerca popolarità, anzi. Ho passato gran parte della mia vita a cercare di scomparire ma non ci sono mai riuscita perché sono sempre stata troppo diversa. E credevo fosse un male. Poi è comparso questo tizio con il pizzetto che non vuole tagliare e mi ha fatta sentire speciale. È un cliché, lo so. Ma per una volta mi hanno guardata come se la mia diversità fosse un tesoro. E hai ragione tu, non me n'è mai fregato nulla di chi siete. E ti dico una cosa che preferirei restasse tra noi, va bene?

Lui annuisce, io continuo - sono terrorizzata all'idea che la gente possa sapere di noi due. Che possano fotografarci insieme e diffondere mie informazioni o foto private. Ma capisco che fa parte del pacchetto Ignazio. Prendi lui e prendi anche il rischio di non vivere privatamente la tua storia. Ma sento che ne vale la pena. Mi capisci?

Gianluca sorride -lo capisco benissimo. E ti ripeto :Ignazio é fortunato ad averti conosciuta.

- credo di essere io la fortunata.

- è vero anche. Ignazio é un po ' un diamante grezzo, ma ha un cuore grande. Puoi stare certa che ci sarà sempre per te, ogni volta che ne avrai bisogno. Anche se non sembri il tipo che ha bisogno di essere salvata.

Rido - Me lo ha detto anche lui. Ma probabilmente qualche volta ho bisogno di essere salvata da me stessa. Tendo a perdonare gli altri molto facilmente e ad essere tremendamente dura con me stessa.
Lui mi fa sentire più leggera.

Gianluca mi sorride - non sai quanto avrei bisogno io di sentirmi più leggero alcune volte. Ti capisco benissimo. Io e te ci somigliamo molto. E mi piace parlare con te.

Ricambio il sorriso - anche a me piace parlare con te. Sarebbe bello essere amici.

Lui sorride ancora di più, e non vorrei esagerare ma ho l'impressione che sia arrossito -sarebbe bellissimo. Sono onorato che tu voglia essere mia amica, davvero.

- vale anche per me. Posso chiederti una cosa visto che siamo in vena di confidenze?

Ride - ormai siamo amici, no?

- sei un timido, vero? Cioè magari adesso hai preso più fiducia in te stesso. Ma guardandoti mi sembri una persona timida. Non voglio assolutamente metterti in imbarazzo quindi sei libero di non rispondere.

Ride - nessun imbarazzo; figurati. E si, sono stato tremendamente timido da piccolo, ma proprio a livelli altissimi. La timidezza mi bloccava e non mi faceva vivere bene. A poco a poco ho cercato di superarla e di costringermi a fare cose che mi spaventavano. Ma tuttora certe volte mi sento sopraffatto. Si capisce così tanto?

Scuoto la testa - no. Diciamo che conoscevo una persona parecchio timida e che la psicologia mi affascina parecchio. Per entrare in contatto con questa persona ce l'ho messa davvero tutta. E quindi guardandoti ho capito. Ma si tratta di piccoli dettagli che non tutti notano. Come muovi gli occhi in certi momenti. Gesti molto lievi.

Mi sorride - sei sorprendente.

- me lo hanno detto spesso e non sempre con accezione positiva.

- la mia accezione é super positiva. Erano idioti gli altri.

-mmh. Questa versione mi piace.

Ride - tu non sei timida per niente. Però sei molto introversa. Mi sbaglio?

- no. Non sbagli. Ho sempre fatto fatica ad aprirmi con le persone. Però non ho problemi quando si tratta di stare in conversazione.

- hai difficoltà ad aprirti per carattere o perché hai avuto cattive esperienze?
- entrambe le cose. E credo che siano correlate una all'altra. Ma quando si prende qualche batosta si peggiora mi dicono.

Sospira - già. Però a differenza di molte persone tu non ti sei incattivita. Quindi anche in questo caso fai più male a te stessa che agli altri. Hai un problema di altruismo temo. Si vede che hai carattere e personalità. Però sembri anche una persona buona. E soprattutto empatica.

Rido - meglio così.

- mmmh. In realtà è meglio per gli altri ma peggio per te.

- lo so. Ma va bene così. Ci sto lavorando.

Sorride - quando hai voglia di parlare con qualcuno....beh puoi chiamarmi.

Ricambio il sorriso - lo stesso vale per te.

- solo che non ho il tuo numero.-dice.

Mi sorprende di nuovo. Vuole che ci scambiamo i numeri. Si fida di me fino a questo punto.

- vuoi che te lo detti?

Prende il cellulare tra le mani -Sì certo.

Io glielo dico ad alta voce, poi lui annuisce - ti sto facendo uno squillo.

Il mio telefono suona ed entrambi ridiamo.

- perfetto. -dice -adesso potrò chiamarti alle tre di notte quando non posso dormire.

Rido - puoi chiamarmi quando vuoi.

Ride anche lui - scherzo non preoccuparti. Ma mi farebbe piacere sentirti di tanto in tanto quando non ci vediamo.

- farebbe piacere anche a me. -gli sorrido.

Lui guarda l'ora -mi sa che stanno tornando. E non abbiamo apparecchiato.

Scoppio a ridere - cavolo. - apro un paio di cassetti ma non trovo nulla.

-non so dove siano le cose -ammetto.

Gianluca ride - io si. Ti aiuto.

Prende una tovaglia e poi la rotella per la pizza e le posate e i tovaglioli e io li sistemo in tavola.

- dobbiamo prendere i piatti? -chiede.

-li prendete di solito con la pizza? Io mai. La mangio sempre nel cartone.

Annuisce - anche noi di solito.

-allora direi che abbiamo finito. In tempo record tra l'altro.

Ride - quando inizio una discussione non la smetto più.

-a chi lo dici. Ma l'importante è che la tavola sia apparecchiata. Altrimenti chi li sente quei due.

Infatti come previsto, Ignazio rigira la chiave nella toppa e i due entrano. Ignazio sorride vittorioso mentre Piero lo segue con il muso lungo e i cartoni delle pizze.
- ho offerto io- ci informa Ignazio.

Scoppiamo a ridere entrambi, Piero mette giù le pizze sul tavolo.

-la prossima volta offro io. -dice mentre si toglie la giacca e la appende all'ingresso.

- se se. - fa Ignazio.- allora che dite, mangiamo?

Noi annuiamo, i due appena arrivati vanno a lavarsi le mani e poi si mettono a tavola anche loro.

A discapito di ciò che temevo, questo Capodanno è stato uno dei più belli della mia vita.

HOLA!! Cosa ne pensate del rapporto che sta nascendo tra Gianluca e Amelia? I due sono destinati ad essere amici o ciò che li lega potrebbe evolversi e causare qualche problema? E poi chi è la persona timida nel passato di Amelia? Ne sentiremo parlare ancora? Sbrizzarritevi nei commenti! Un bacio.


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