Running Into Mr Billionaire...

By Writingthough

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Questa versione è la traduzione di "Running Into Mr Billionaire" scritta da FreedomHasan. Trama: Lei era rott... More

Introduzione
Capitolo uno
Capitolo due
Capitolo tre
Capitolo quattro
Capitolo cinque
Capitolo sei
Capitolo sette
Capitolo otto
Capitolo nove
Capitolo dieci
Capitolo undici
Capitolo dodici
Capitolo tredici
Capitolo quattordici
Capitolo quindici
Capitolo sedici
Capitolo diciassette
Capitolo diciotto
Capitolo diciannove
Capitolo venti
Capitolo ventuno
Capitolo ventidue
Capitolo ventitre
Capitolo ventiquattro
Capitolo venticinque
Capitolo ventisei
Capitolo ventisette
Capitolo ventotto
Capitolo ventinove
Capitolo trenta
Capitolo trentuno
Capitolo trentadue
Capitolo trentatre
Capitolo trentacinque
Capitolo trentasei
Capitolo trentasette
Capitolo trentotto
Capitolo trentanove
Capitolo quaranta
Epilogo
Scegliete voi !!
Nuova storia

Capitolo trentaquattro

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By Writingthough

Rose POV

Annaspai in cerca di aria e sollevai la testa. Spalancai gli occhi quando vidi che mi trovai nella stessa stanza buia di sempre. Ero così vicina alla fuga, così vicina.

"Puttana!" Mi urlò Rick, colpendomi mentre io bisbigliai qualcosa prima di chiudere gli occhi.

"Come hai osato cercare di scappare da me di nuovo," mi derise colpendomi nello stomaco, piansi dal dolore.

Sentii delle mani afferrarmi con violenza i capelli e spingermi la testa all'indietro. Lo guardai con gli occhi freddi.

Il mio patrigno.

Fece un ghigno e spalancai gli occhi.

"Ti sono mancato, troia?" Sibilò con la sua voce roca.

"Pensavi sul serio di riuscire a scapparci di nuovo?" Mi chiese il mio patrigno. Le lacrime cominciarono ad inondarmi il viso e scossi la testa.

Rick lo guardò.

"Vai fuori."

Lui annuì ed uscì dalla stanza.

"Ti farò pentire del giorno in cui sei scappata da me," mi sussurrò all'orecchio, ed io piansi mentre sentivo qualcosa di affilato scorrermi lungo il braccio. Abbassai lo sguardo e vidi che Rick teneva un coltellino tascabile in mano.

Lo spinse in profondità ed io urlai dal dolore.

"Per favore! Per favore fermati!" Gridai.

Ghignò ed estrasse il coltello dalla mia pelle.

Sospirai di sollievo ma lui scosse la testa.

"Oh no, mia dolce Rose," disse agitando le sue dita davanti al mio viso. "Non pensare di cavartela così facilmente."

"No, per piacere Rick," singhiozzai mentre mi toglieva la maglietta.

Rise diabolicamente, mentre le lacrime continuavo a scendere dai miei occhi come fossero cascate. Non volevo questo. Non volevo che la storia si ripetesse.

Singhiozzai e lo pregai, ma non si fermò. Mi liberò dalle corde e mi spinse contro il muro.

"Mi sei mancata così tanto," mugugnò, infilando la testa nell'incavo del mio collo.

"Fermati... fermati.." lo supplicai.

"Non mi fermerò amore mio, non sai quante volte ho sognato di farlo stanotte. Ancora ed ancora."

"No! Non voglio q-questo," urlai mentre mi strappava i pantaloni. Rimaneva solo la biancheria.

"Stai zitta, puttana!" Mi urlò, prima di schiaffeggiarmi facendomi voltare il viso. "Non stavo chiedendo la tua opinione. Ho detto che ti farò pentire di essertene andata e stanne sicura, lo farò."

Piagnucolai e chiusi gli occhi. Così doveva essere. Non potevo resistere ancora. Si sarebbe ripetuto di continuo!

Mi stava sfilando la biancheria quando il suo telefono suonò.

Trattenni il respiro mentre lui rispose, frustrato.

"Cosa?" Urlò.

Dopo qualche secondo borbottò e mise giù.

"Ho del lavoro da fare, ma quando tornerò continuiamo da dove ci siamo fermati," sibilò.

Scivolai lungo il muro fino a sedermi sul pavimento, ringraziando Dio che Rick non avesse finito quello che aveva iniziato.

Uscì dalla stanza, lasciandomi quasi nuda per terra.

Rabbrividii e posai la testa tra le ginocchia prima di iniziare a singhiozzare.

Dopo mezz'ora qualcuno aprì la porta e spalancai gli occhi dalla paura.

La madre di Rick entrò ed io sospirai di sollievo. Stava tenendo qualcosa tra le mani e quando si avvicinò vidi che aveva dei vestiti ed il kit del pronto soccorso.

Nel suo sguardo lessi la pietà ed io sentii altre lacrime formarsi nei miei occhi.

"Dolcezza. Stai bene?" Mi domandò. Scossi la testa e piansi, cercando di pulirmi le guance.

"Povera ragazza, mi dispiace così tanto."

"Per favore aiutami," sussurrai.

Mi guardò e la sua espressione divenne confusa.

"Cosa?"

"Per favore aiutami ad uscire da qui, aiutami a scappare da lui prima che faccia qualcos'altro," la supplicai.

"N-non so cosa potrei f-fare," mi disse.

"Per piacere dimmi dove sono, io non so localizzare questo posto, ma tu forse puoi saperlo."

"Cosa vuoi che faccia?" Mi chiese lentamente.

"Voglio che tu dica a Damon William che sono qui, per favore."

Si irrigidì e mi guardò un attimo, prima di annuire.

"Ci proverò," disse. Finalmente vidi un lampo di speranza. Un sorriso mi comparve sulle labbra e l'abbracciai.

"Grazie mille, non sai quanto significherebbe per me."

"Lo so," sussurrò sottovoce, ma la sentii lo stesso.

"Huh?"

"Oh... niente." Scosse la testa prima di sorridermi.

"Devo andarmene prima che torni Rick," disse, porgendomi i vestiti ed uscendo dalla stanza. Sospirai e li indossai ringraziando Dio di non essere nuda.

Mi accorsi di non essere legata alla sedia e questo mi permise di rilassarmi.

L'unica cosa che potevo fare era sperare di ritornare ad essere libera.

........................................

Damon POV

Sto impazzendo! È passata una settimana da quando quel bastardo ha preso Rose. Una fottuta settimana!

L'ho cercata ovunque, anche la polizia l'ha cercata in ogni posto possibile. Non riuscivamo a trovare niente riguardo al fatto che fosse stato Rick a rapirla e questo mi stava mandando fuori di testa. Tutte i video delle telecamere di sorveglianza erano stati eliminati, facendoci apparire come degli stupidi.

Le sta facendo del male? Giuro, se le ha fatto qualcosa me la pagherà.

Ho passato tutte le notti insonni. Non riuscivo a dormire senza lei stretta tra le mie braccia. La amavo così tanto, ma forse ora è troppo tardi. Ero troppo spaventato dai miei sentimenti per dirglielo, ed ora, sono spaventato dal fatto di non poterla vedere mai più.

Colpii il muro per la frustrazione. Presi il vaso e lo gettai contro il pavimento.

La rivolevo indietro! Avevo bisogno di lei!

All'improvviso Alley e David entrarono nel mio ufficio.

"Cos'è successo?" Mi domandò Alley.

"Dove diavolo sono? Ho bisogno di lei!" Urlai, mentre David cercava di calmarmi.

"Damon, calmati. Facendo così non la riavrai indietro."

"La stiamo cercando da una settimana e non l'abbiamo ancora trovata!" Gridai.

"David ha ragione! Facendo così non aiuti nessuno," sussurrò Alley.

Scivolai sul pavimento e mi passai una mano tra i capelli.

"Quante possibilità abbiamo di trovarla?" Bisbigliai.

"Sii forte e non arrenderti," mi disse David. Annuii ed uscirono dall'ufficio, mentre io rimasi seduto per terra.

Mi mancava.

Mi mancavano il suo sorriso ed i suoi occhioni nocciola. La sua risata ed il suo rossore. Mi mancava tutto di lei.

Ero perso nei pensieri quando sentii il telefono vibrare, segno che era arrivato un messaggio.

Lo presi dalla tasca.

Lo aprii e sgranai gli occhi.

Numero sconosciuto: Sono dalla tua parte. Anch'io voglio Rose al sicuro da Rick. Ti darò la posizione esatta, cerca di arrivare il prima possibile. Rose si trova un piccolo cottage nascosto nel bosco. Non è lontano, è a circa 5 miglia di distanza. Questo è tutto quello che ti posso dire.

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