Rose POV
Alzai lo sguardo e vidi che era l'ora di pranzo.
Mi girai verso la scrivania di Damon e sospirai. Da quando eravamo arrivati lì quella mattina non si era mai fatto vedere. Mi chiedevo dove fosse.
La mia mente era anche occupata da Rick, dal pensiero che potesse fare un altro passo, mandarmi un messaggio, ma non l'aveva fatto ed ringraziai il cielo per quello. Forse si era convinto a lasciarmi andare.
"Hey muffin, vieni con me?" Mi girai e sorrisi quando vidi Liam alla porta.
Mi alzai e lo abbracciai amichevolmente.
"Sì, andiamo." Gli dissi.
Entrammo in una tavola calda e ci sedemmo sulle sedie.
"Quindi, cos'hai fatto ieri quando sei arrivata a casa?" Mi chiese Liam.
I ricordi di ciò che era successo il giorno prima riaffiorano nella mia mente. Non potevo dirgli che stavo panificando un modo di andarmene e di lasciare tutti.
Feci un finto sorriso e gli risposi "oh, non molto in realtà. È arrivato il fratello di Damon ed abbiamo parlato un po' prima di andare a dormire."
"Il fratello di Damon?" Mi chiese.
"Sì, viene dall'oltreoceano o qualcosa di simile. Il suo nome è David." Gli risposi.
Annuì con la testa prima di sorridere.
"Tu cos'hai fatto ieri?" Gli domandai.
"Niente di che. Ho guardato la tv, finito qualche lavoro arretrato e dormito." Annuii e bevvi un sorso di acqua dal bicchiere di fronte a me.
Guardai Liam e notai che era indeciso sul fatto di dover condividere con me quello che aveva in testa.
"Ho una domanda muffin."
"Certo, dimmi." Ridacchiai.
"Quando hai intenzione di lasciare la casa di Damon? Cioè, stai cercando un altro posto dove vivere da sola?" Mi chiese Liam.
Pensai a quella domanda. Sapevo che dovevo andarmene prima o poi, quello era sicuro, ma sapevo anche che Damon mi sarebbe mancato tanto.
"Non lo so. Non ci ho ancora pensato," feci spallucce.
Annuì prima di bere dal suo bicchiere.
"Ok, vado a prendere i nostri piatti," gli dissi e mi alzai. Annuì con la testa ed io andai ad ordinare.
Aspettai qualche minuto prima che fossero pronti, una volta caldi li presi e ritornai al tavolo.
Liam mi dava le spalle, mentre stava parlando al telefono, non riuscivo a sentire quello che diceva perché ero ancora troppo lontana. Una volta che fui abbastanza vicina si guardò indietro e mi vide, chiudendo subito la chiamata.
Misi il vassoio sul tavolo e lo guardai confusa.
"Con chi stavi parlando?" Gli chiesi. Sembrava nervoso, ma cercò di nasconderlo con un sorriso.
"Uhm.. non è importante," mi disse grattandosi il collo.
Annuii ed iniziai a mangiare.
Prima che potessi prenderne un'altra forchettata il mio telefono iniziò a squillare. Lo tirai fuori dalla mia borsa e vidi che era Alley.
Risposi prima di avvicinarlo all'orecchio
"Ehi Alley!" Le dissi.
"Ciao Rose," urlò felice.
"È successo qualcosa?" Le chiesi.
"No, volevo solo chiederti se dopo il lavoro saremmo potute andare in città così da conoscerci un po'," mi rispose.
"Certo, mi piacerebbe," le dissi contenta.
"Perfetto, ti passo a prendere io quando finisci."
"Ok, ciao Alley !"
"Ciao."
Misi giù e mi rivolsi verso Liam, stava mangiando e mi stava guardando.
"Quindi, dopo vai in città?" Mi domandò.
Annuii prima di buttare gli avanzi nel cestino.
"Ok, spero che tu ti diverta," mi disse prima di alzarsi.
"Grazie, ciao," lo salutai. Mi sorrise prima di ricambiare il saluto ed andare via.
Mi alzai e tornai nel mio ufficio, una volta entrata non mi sorpresi di vedere la scrivania di Damon vuota, come al solito.
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Uscii dall'edificio e cercai la macchina di Alley. Mi salutò ed io le sorrisi prima di salire.
"Sei pronta?" Mi chiese emozionata.
Risi ed annuii.
Guidò per circa 20 minuti, prima di fermarsi davanti ad un centro commerciale enorme.
Alley parcheggiò e poi scendemmo dall'auto.
"Allora, prima diamo un'occhiata in giro e poi ci fermiamo al bar?" Mi chiese.
"D'accordo." Le risposi.
"Ok, andiamo," mi disse tirandomi.
Andammo in un paio di negozi e comprammo qualche vestito. Dopo ci sedemmo in un bar ed ordinammo del caffè.
"Quindi, ti piace stare qui, a New York?" Mi domandò Alley.
"Sì, adoro questo posto," le sorrisi.
"Bene, ne sono felice. Dove vivevi prima?" Mi chiese.
Mi accigliai, ma cercai di nascondere le mie emozioni.
"Io.. uhm... vengo dalla California." Le risposi.
"Veramente? Adoro la California," mi disse mentre le si illuminavano gli occhi.
"Davvero? Ci sei stata?" Le domandai.
"Beh, in realtà ho visitato quasi tutto il mondo," ridacchiò.
Mi girai e vidi un gruppo di uomini camminare verso di noi e sedersi al tavolo a fianco al nostro.
Alley sorrise e fischiò.
"Cavolo, non sono belli?" Ridacchiò. Sollevai un sopracciglio e la guardai sorpresa.
"Non sei tipo, sposata?" Le chiesi. Mi guardò scioccata prima di ridere.
"Sì, ma questo non significa che non posso fare i complimenti a qualcuno," annuii prima di bere lentamente il mio caffè.
All'improvviso uno di loro si alzò, venne verso di noi e ci sorrise.
"Ciao, io ed i miei amici ci stavamo chiedendo se vi sarebbe piaciuto unirvi a noi." Ci disse.
Alley mi guardò, ma prima che potesse rispondere lo feci io.
"Umm... no grazie," gli dissi scuotendo la testa.
"Dai, ci divertiamo un po' ," continuò l'uomo.
Alley si alzò prima di prendermi per mano.
"Scusaci, ma dobbiamo andare," gli disse prima di trascinarmi fuori dal bar.
La guardai scioccata.
"Cosa c'è?" Mi chiese.
"Beh, pensavo che avresti accettato la loro offerta."
Ridacchiò e scosse la testa.
"No cara, forse ho detto qualcosa di troppo su di loro, ma non sono così disperata e tra l'altro amo mio marito."
Sorrisi ed annuii, "scusa."
"Oh, non preoccuparti. Dai, andiamo a comprare un vestito."
"Aspetta, un vestito? Perché?" Le domandai.
Lei annuì prima di rispondermi, "sì, Damon non ti ha detto che tra due giorni è il suo compleanno?"
Sgranai gli occhi?
"Cosa, compie gli anni tra due giorni?"
Annuì.
"Dobbiamo compare un vestito bellissimo. Sono sicura che gli farai il regalo migliore," mi prese in giro muovendo le sopracciglia.
Deglutii e mi sentii arrossire.
"Alley!"
"Cosa, sto solo dicendo la verità," rise.
Diventai ancora più rossa e mi lamentai.
"Dai, andiamo!" Mi disse emozionata.
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Dopo aver comprato tutto ciò che ci serviva, tornammo in macchina.
Ho comprato a Damon un orologio, spero che gli piaccia. Ho comprato anche un vestitino blu per il quale sono impazzita.
Devo ammetterlo, ero dispiaciuta per il fatto che Damon non mi avesse detto de suo compleanno, forse non avevamo ancora avuto l'occasione di tirare fuori l'argomento. Gliene avrei parlato più tardi.
Alley continuò a guidate mentre io mi appoggiai al sedile e guardai fuori dal finestrino.
Prima che me ne accorgessi, sentii i miei occhi farsi stanchi e pesanti e mi addormentai.
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