The Boxer (Italian Translatio...

By HoranBlueEyes_

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Ampiamente conosciuto come un pugile feroce e competitivo, la possibilità di cura di Mr. Styles è praticament... More

Prologo
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
#RIPJohannah
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37

Capitolo 1

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By HoranBlueEyes_

Harry spinse la camicia nera sopra la sua testa, spazzando la sua zazzera di riccioli bagnati al lato poiché seppellirli con un asciugamano aveva impiegato troppo tempo per asciugarli. Il ragazzo alto mise il borsone sulla spalla e cominciò a camminare fuori dallo spogliatoio prima di imbattersi nel suo allenatore.

"Harry, che diamine era quello?!" Ci è quasi costato il match con quella piccola bravata!" -sputò. Harry passò la lingua sui denti (piccola nota: credo sia quel movimento tipo pubblicità del dentifricio quando la tipa si passa la lingua sui denti, ma a bocca chiusa) cercando di trattenersi dal dare un pugno in faccia a Matt solo per zittirlo "MI STAI ASCOLTANDO?! STO FOTTUTAMENTE PARLANDO CON T-"
"Lo so! Okay. Cristo santo, Matt. Non accadrà più, va bene?" Il giovane ringhiò sorpassando il più anziano. Harry lo maledì mentalmente mentre Matt gridava dietro di lui. Onestamente a lui non poteva importare meno al momento. O in realtà mai.
Le minacce di Matt erano sempre vuote, comunque.
Harry camminò fuori verso la sua macchina, premendo il pulsante "sblocco" sulle sue chiavi prima di entrare in macchina per ripararsi dal freddo, l'aria notturna di Londra. Non poté fare a meno di notare una figura sul marciapiede vicino il lampione. Strizzando gli occhi, vide che si trattava della ragazza a cui prima aveva fatto l'occhiolino. Cosa stava facendo ancora lì?
Dibatteva se uscire e chiederle perché fosse ancora lì, finché lei lo vide guardare attraverso il finestrino. In ultima analisi, Harry scrollò le spalle, senza preoccuparsi di andare a parlare con lei. Quale era il punto ad ogni modo? Era solo una ragazza sulla strada e in questa parte della città, probabilmente anche una puttana.
Harry mise in moto la macchina e uscì dal piccolo parcheggio per dirigersi a casa sua. Sarebbe stata probabilmente un'altra notte solitaria a meno che non avesse ricevuto un messaggio per una festa o deciso di uscire e trovarne una. Mentre Harry stava contemplando come sarebbe stata la sua serata, il suo telefono vibrò sul sedile accanto a lui. Essendo la persona senza cura che era, prese il telefono dal sedile e lesse il messaggio ricevuto, un ghigno colpì subito le sue labbra.

Aveva una festa a cui andare.

~
Dopo 30 minuti, Harry giunse al club. Aveva fatto un'altra breve doccia e indossato una maglia nera con un paio di skinny jeans neri abbinati. Mise il suo telefono e il portafoglio nelle tasche prima di dirigersi verso la porta ed entrare. Vide alcune ragazze sorridergli ammicanti, ma le ignorò e parlò al buttafuori.
"Styles" fu tutto ciò che dovette dire. Il buttafuori annuì spostandosi e facendolo entrare.
Sentì le ragazze lamentarsi dietro di lui e fece loro un sorrisetto salutandole, ricevendo in cambio dei fischi. Nulla che non avesse sperimentato prima, ma a lui onestamente non importava.
Nessuna di loro pensava a lui come più di una focosa botta e via né nessuna di loro era abbastanza attraente per lui.

Il ritmo della musica pompava nelle orecchie di Harry e le luci del locale colpivano ad intermittenza il suo corpo dall'alto. Si spinse tra i corpi danzanti intorno a lui fino a raggiungere il bar, trovando immediatamente il suo amico Louis lì seduto con un sorriso in faccia e una birra in una mano.

"Hey Harry! Sono contento che tu ce l'abbia fatta!" Il ragazzo sorrise, passando un drink al suo amico. Harry sorrise in segno di ringraziamento prima di prendere un sorso del liquido familiare.

Louis era una delle poche persone a cui davvero importava di Harry. Sapeva ciò che il giovane ragazzo aveva passato e faceva del suo meglio per essere lì per lui, ma Harry tagliava fuori le persone così tanto che Louis non era sicuro da poter dire che ad Harry importasse pienamente. Ma sapeva che Harry pensava a lui come a più che un amico. Erano più vicini di così e, nonostante Harry lo negasse a se stesso, sapeva che era il suo unico vero amico.

Beh, più o meno. Harry aveva qualcun altro; solo che non lo sapeva ancora.

"Non potevo perdermi una notte fuori e una possibile buona dormita" rispose con un mezzo sorriso sulle sue rosee labbra che fece svenire tutte le ragazze. Spostò i suoi capelli a lato con la punta delle dita mentre osservava il club, cercando qualcuno di attraente da portare a casa stasera, qualora ne avesse sentito il bisogno. Ultimamente, Harry si era sentito un po' giù. Stava cominciando a riempirsi con più donne e alcol di quanto avrebbe dovuto. Per non parlare del suo costante allenarsi. Era praticamente l'unica cosa che teneva la sua rabbia sotto controllo.

"Com'è andato il match?" chiese Lou, prendendo un sorso della sua birra. Harry bevve la sua in un niente come faceva normalmente. "Hai vinto?" Harry annuì e Louis si congratulò, nonostante non fosse una sorpresa. Harry vinceva quasi tutti i match che disputava. Ed era ben conosciuto per questo. Chiunque nel mondo della boxe conosceva Harry Styles. Cominciando all'età di sedici anni, si allenò senza tregua con il suo primo coach, Levy.
Era un uomo adulto, vicino ai cinquanta, ma estremamente in forma e, nonostante Harry non lo sapesse all'epoca, estremamente famoso.
Levy prese Harry sotto la sua protezione, trovando il ragazzo bisognoso di una guida. Gli insegnò ogni trucco del mestiere e lo spedì al suo primo match. Quando il giovane ragazzo ne uscì vittorioso e corse negli spogliatoi per dirglielo, Levy era scomparso. Deluso e arrabbiato l'impulso di combattere divenne più forte e finì per diventare quello che è oggi. Un uomo duro, ma amareggiato e tutto solo.

Gli occhi di Harry ricaddero su Louis brevemente. "Allora, con chi sei stasera?" Louis puntò ad uno dei non lontani tavolini. Era occupato da circa cinque persone, ma solo una spiccò agli occhi di Harry. Era la ragazza di poco prima.
Harry aggrottò le sopracciglia squadrandola e chiedendosi che diavolo ci facesse lì.

"Chi è lei?" Louis seguì lo sguardo fisso di Harry verso la minuta ragazza.
Aveva i capelli ricci castani ed era di poco più bassa di Louis. Lei sorrise al'uomo accanto a lei, ma il disagio tra loro era evidente e fece sentire anche Harry strano.

"Quella è Cryssy! Ma è off limits. A quanto pare lei e Max stanno insieme." Sospirò. Max era il tipo di uomo da una "botta e via" e tutti lo sapevano. Harry sbarrò gli occhi in confusione. La ragazza sembrava troppo innocente per fare sesso con una persona così squallida.

"Cosa ci fa con Max? Lei non è il suo tipo." Per tipo intendeva una puttana. Louis fece spallucce.

"Non capisco. Penso che stia con lei per scoparla, ma lei sta resistendo, quindi non sono sicuro su quanto durerà." Harry liquidò con un'alzata di spalle. Sapeva che Max andava ai suoi match, quindi pensò che fosse quello il motivo per cui lei era lì.

"Andiamo?" Chiese Lou.
Harry fece spallucce in risposta, ma Louis lo conosceva abbastanza da sapere che fosse un sì, così cominciò a camminare verso di loro. Harry lo seguì passando attraverso i corpi danzanti e dirigendosi al tavolo. Non doveva necessariamente salutare tutti i presenti, ma li conosceva in qualche modo. Tutti sapevano com'era Harry: privo di emozioni. Così lo lasciavano stare.

Tutti tranne Cryssy. Lei non poteva dirlo. O almeno pensava che potesse.

Cryssy's pov

Era alto e snello, i suoi occhi di un vivace verde nonostante le luci basse e i suoi capelli sistemati in un disordine di riccioli sulla sua testa. Sentivo l'impulso di salutarlo, ma il suo atteggiamento mi fece leggermente spaventare.

Sentivo la mano di Max scivolare sulla mia coscia sotto il tavolo e furiosamente la scacciai via. "Smettila" sibilai. Max roteò gli occhi.

"Cazzo Cryssy. Non sei divertente."
Mi allontanai infastidita appena lui si alzò. "Vado a prendere da bere. Resta qui." Sventolai la mano sapendo che avrei ricevuto una ramanzina quando sarebbe tornato.
Fui sorpresa quando il pugile di prima si sedette vicino a me. Mi sentivo un po' in imbarazzo sapendo che mi aveva colta a guardarlo due volte questo pomeriggio, ma credo che mentre stava lottando fosse normale: era al centro dell'attenzione, dopotutto.
Sobbalzai quasi quando mi parlò.

"Perché esci con lui?" Chiese.
La sua voce era estremamente profonda nonostante il suo delicato sorriso giovanile.
"Intendi Max?" Chiesi. Lui annuì e feci spallucce. "Non lo so...mi piace...non è forse questo il motivo per cui esci con le persone?" Replicai, cercando di buttarla sul ridere. Lui non rise e, di nuovo, mi sentii in imbarazzo.

"Voglio dire, è un vero porco e tu esci con lui?" Strinsi gli occhi verso di lui.
"E tu sei diverso?" Chiesi. "Ti vedo qui notte dopo notte con diverse ragazze" , Harry sembrò leggermente sorpreso dalla domanda. "Perché ti importa?"

"Non mi importa" , rispose tranquillamente. "Mi chiedevo solo perché qualcuno di così innocente, volesse stare con una persona così squallida."

Sbuffai una risata.
"La vergine e il mascalzone...una storia vecchia come il tempo" mormorai. Harry sembrò leggermente divertito.

"Vergine, huh?"

"No, ma mi comporto come una di loro occasionalmente, specialmente quando non bevo." Un leggero ghigno solcò i lineamenti di Harry rivelando due fossette sulle sue guance.

"Carino." Roteai gli occhi. "Vuoi ballare?"
Lo guardai stranamente. Non era il tipo da andare oltre con qualcuno di così innocente, almeno da quello che avevo visto. Feci spallucce e lo lasciai prendere la mia mano, portandomi sulla pista da ballo, dove la musica era più forte.

Harry mi prese subito per la vita, guidando i miei fianchi al ritmo dei suoi. Le mie mani viaggiarono dalle sue braccia alle sue ampie spalle fino al suo petto. Guardai su, dando un' occhiata ad Harry. I suoi occhi erano concentrati su di me mentre la musica rimbombava intorno a noi.
Per ballare, sembrava abbastanza serio. Lo fissai anch'io, cercando i suoi occhi per cercar di scoprire cosa stesse pensando, ma non c'era modo.

Non ci volle molto prima che realizzassi che entrambi eravamo presi. Non capivo perché lo fossi. Avevo un ragazzo e non pensavo ad Harry come niente di più che...beh...un estraneo, in realtà.

"Cryssy." Oh, cazzo.
Mi girai sui miei tacchi, vedendo Max a qualche passo di distanza, fumante. "Cosa diavolo stai facendo?"

"Cosa sembra, amico? Sta ballando." Replicò Harry sulla musica rimbombante.

"Fottiti Harry!" Esclamò Max prendendo il mio braccio e portandomi nel retro del club.
"Sono il tuo fottuto ragazzo, Cryssy! Che cazzo?" Ringhiò, sbattendomi contro il muro. Indietreggiai finché il mio corpo finì contro il calcestruzzo.

"I-Io..."
Improvvisamente ci fu un forte rumore e sentii la mia guancia bruciare. La mia mascella cadde mentre portavo la mano su per coprire la carne pulsante.

"Lo stavi praticamente fottendo con gli occhi!" Esclamò spingendo il suo corpo sul mio.

"M-Max, fermo" balbettai. Rise appena provai debolmente a spingerlo via.

"Oh, no. Adesso pagherai per questo. Mi hai sentito?" Portando una mano sulla mia coscia e la sua testa nell'incavo del mio collo. Distolsi lo sguardo, strizzando i miei occhi chiusi, mentre succhiava fortemente la pelle sensibile.

Piagnucolai appena cominciò a morderla, sentendo un rivolo di sangue lungo il mio collo finché la sua presenza fu completamente rimossa.

Respirai ed aprii gli occhi per trovare Harry stringerlo per il collo prima di portare il suo pugno su e dritto alla faccia di Max. Il suo naso fece un forte rumore di rottura che potei sentire anche da dove mi trovavo. Max colpì il pavimento all'istante ed Harry si chinò su di lui. Gli disse qualcosa prima di andare via. Guardai appena si allontanò, cercando di capire perché fosse andato via, ma non riuscivo a far funzionare le mie gambe.
Così restai, invece, contro il muro tremando finché Louis venne da me.
Mi portò alla sua macchina dopo essersi offerto di portarmi a casa, cosa di cui ero pienamente grata. Gli chiesi anche di ringraziare Harry da parte mia. Mi ha salvata da Dio sa cosa Max stava per farmi nel mezzo di quel club.

Eccomi con un nuovo capitolo tradotto. Scusate se sono leggermente in ritardo, ma in questi giorni stavo studiando per un esame dato ieri e non sono riuscita a correggere e pubblicare prima di adesso.
Beh che dire, in questo capitolo avviene un primo contatto tra Harry e Cryssy. Vi assicuro che ce ne saranno delle belle, quindi continuate a leggere la storia e consigliarla. Se vi piace stellinate, commentate e se trovate ancora qualche errore vi sarei grata se me lo segnalaste nei commenti o nei messaggi privati.

Piccola domanda: che ne dite se di capitolo in capitolo vi pongo qualche domanda per conoscerci meglio?

A presto 😊

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