Capitolo 22

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Era il giorno prima dell'inizio della pausa estiva e tutti stavano svuotando i dormitori per tornare a casa o andare in vacanza. Io non avrei fatto nessuna delle due cose. Non ero propensa a tornare a casa specialmente ora, dopo che i miei genitori avevano divorziato. Era una sfida anche solo averli allo stesso tavolo per una cena di festeggiamento; l'avevo capito al mio sedicesimo compleanno. Mi stavo dirigendo alla fermata del bus poiché Liam aveva gli allenamenti oggi e non mi sentivo molto in vena di assistervi per ore dalle gradinate come facevo di solito.

"Hey straniera." Voltai lo sguardo verso una macchina nera che camminava sulla strada accanto a me e risi. Harry si era sporto dal finestrino con uno stupido ghigno in viso.

"Sei così patetico, Harold." Sorrisi. Harry ridacchiò e ritornò con la testa in macchina.

"Sali, ti porto a casa." Annuii e girai intorno all'auto, salendo sul sedile del passeggero e tirando un sospiro di sollievo.

"Giornata impegnativa?" Annuii, chiudendo gli occhi e appoggiando la testa contro il sedile, cercando di ignorare il batticuore. "Posso mostrarti una cosa?" Domandò Harry all'improvviso, facendomi socchiudere gli occhi per osservarlo. Fissava la strada con le sopracciglia aggrottate mentre restava concentrato sulla guida.

"Uh, certo. Ma dove?"

"È una sorpresa" Disse, voltandosi per sorridermi leggermente. Roteai gli occhi e ritornai a rilassarmi contro il sedile. Non ricordavo di essermi addormentata, ma semtivo una dolce voce chiamarmi affinché mi svegliassi.
"Cryssy? Amore? Svegliati, siamo arrivati, piccola." Gemetti un po' ed afferrai la mano sulla mia guancia, stringendola a me come un orsacchiotto. Lui rise leggermente e sentii delle labbra sulla mia guancia muoversi lentamente per le parole che diceva. "Amore...svegliati, siamo arrivati." Disse, le sue labbra proprio all'angolo delle mie. Sapevo di non dover tenere gli occhi chiusi con la speranza che mi baciasse, ma lo feci. "So che sei sveglia adesso." Rise, il suo fiato colpiva le mie guance e profumava di menta. Misi il broncio ed aprii gli occhi, incontrando i suoi grandi e curiosi occhi verdi a pochi millimetri da me. Mentirei se non dicessi che erano stupendi. Erano di un tipo di verde che non riusciresti a spiegare, quel tipo al quale si mischiavano altri colori, ma che ti davano comunque un verde vivace ed avresti giurato che il luccichio nei suoi occhi fossero le stelle. I suoi occhi erano così chiari e belli, da renderti difficile continuare a respirare. "Buon pomeriggio, dolcezza."

"Perché non posso semplicemente dormire?"

"Perché ho qualcosa da mostrarti." Sorrise Harry e sbuffai, strofinandomi gli occhi per mandar via il sonno prima di prendere la mano di Harry e scendere dall'auto, dal momento in cui era troppo alta. Presi un momento per guardarmi intorno e mi accigliai.

"Dove diavolo siamo?" Avevamo parcheggiato nel bel mezzo del nulla in pratica con un cartello a qualche passo di distanza indicante un percorso per escursioni.

"Nella natura." Rispose Harry, prendendo una coperta dai sedili posteriori.

"Non è un altro picnic, vero?" Harry rise.

"No. Sono abbastanza sicuro che sia meglio."

"Per essere un pugile, sei sicuramente un tipo sorprendente." Commentai mentre cominciammo a camminare lungo il percorso. "Se non ti conoscessi meglio, penserei che tu stia cercando di farlo diventare un appuntamento." Dissi, voltandomi per osservare il suo timido sorriso. Sentivo il bisogno di ricordargli di Liam, ma allo stesso tempo, nemmeno rovinare ciò sembrava una buona opzione. Ma eravamo amici, vero? Gli amici facevano cose come questa? ...gite a sorpresa Dio sa dove...

The Boxer (Italian Translation-H.S.)जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें