Capitolo 19

4.8K 212 1
                                    

A/N: se non ricordaste chi sia Levy vi consiglio di rivedere velocemente il capitolo 1

I ricci di Harry ricadevano sulla sua fronte pigramente, il suo ciuffo mezzo appassito sembrava essere troppo per lui in questi giorni. Aveva una relazione con Lacey Burman, il suo manager diceva che lei fosse adatta per la sua immagine e, nonostante lui non fosse mai stato d'accordo con ciò che loro dicevano ed evitava ciò che loro gli dicevano di fare, questa volta non si oppose. Ti lascio usare da lei per la sua immagine e lascio il suo capo usare lei per farlo apparire migliore. Harry si sentiva come uno zombie. Gli mancavano i giorni in cui usciva ed andava alle feste ed anche il solo esser libero, ma al momento, ritornò in palestra il lunedì mattina, c'erano molte nuove regole da seguire da parte sua o avrebbe perso il lavoro. La boxe era tutto ciò che Harry aveva e non poteva rinunciarvi, quindi si adeguò. Lacey assisteva ad ogni incontro, incitandolo al suo posto in un abito striminzito con le fidanzate degli altri pugili. Lui ancora cercava tra la folla qualcun'altro, ma ogni notte, ne usciva a mani vuote. Ogni volta che la porta della palestra si apriva, egli si voltava per vedere chi fosse entrato per poi restare deluso ogni volta. Nessuno poteva vederlo, ma Harry era di nuovo distrutto. Dopo essersi isolato per così tanto tempo, una ragazza che non intendeva incontrare cambiò tutto in poche settimane, lo conobbe e lo distrusse in due miseri giorni. Era arrabbiato con se stesso perché gli importava ed arrabbiato con lei per averlo ferito ed era arrabbiato col mondo intero per essere così crudele. Harry aveva perso il suo primo incontro la settimana in cui fu ritornato. Lasciò tutti senza parole, anche se stesso. Ma non poteva farci niente. La sua mente era persa ed aveva bisogno di qualcuno che lo facesse risalire di nuovo.

Harry si trovava in palestra oggi, Lacey era nel suo appartamento probabilmente attendendo il suo ritorno, ma lui scelse di restare nuovamente fino a tardi ad allenarsi perché ne sentiva il bisogno e non voleva affrontare nuovamente Lacey. Dopo un paio di giorni con lei, si era stancato di lei, ma Matt gli diceva che lei aveva bisogno di restare nei paraggi, quindi lasciò stare. Ad ogni modo non l'aveva mai portata a casa sua; andava da lei quando era necessario per il pubblico, questo era tutto. Harry colpì nuovamente il sacco con forza ed aspettò che tornasse indietro prima di colpirlo di nuovo. Erano quasi le 9 di sera e la palestra si stava lentamente svuotando. Una voce dietro il pugile riccio sotto sforzo eccessivo, però, lo fece fermare.

"Quindi è questo ciò che sei diventato, Harry? Duro e solo con qualche puttana al tuo fianco per una buona immagine? Pensavo di averti insegnato cose migliori." Harry sogghignò, distogliendo lo sguardo dal sacco per rivolgersi duramente contro chiunque stesse parlando, ma si fermò. Levy gli rivolse uno sguardo deluso mentre osservava Harry sforzarsi per recuperare un po' di fiato e rispondergli.

"S-sei andato via." Sospirò alla fine debolmente.

"Sì l'ho fatto perché credevo che tu fossi pronto ad andare avanti da solo. Non pensavo che saresti diventato un robot per i media."

"Non è colpa mi-"

"So che non lo è. È di Cryssy, vero?" Harry spalancò gli occhi.

"C-come fai tu-"

"È mia nipote, Harold. Sono andato a trovarla l'altro giorno e le ho chiesto come stava. Mi ha detto di aver conosciuto un ragazzo fantastico, ma che era finita male e che lui era un pugile con un certo carattere ed ho subito capito che fossi tu. Apparentemente, lei adesso sta con qualcun'altro. Ho sentito che hai avuto un incontro lo scorso venerdì." Disse Levy, sedendosi sulla panchina non lontano da dove si trovava Harry con il sacco da boxe, ed Harry annuì, cercando ancora di abituarsi al fatto che il suo vecchio allenatore non soltanto fosse famoso, ma era anche lo zio di Cryssy.

The Boxer (Italian Translation-H.S.)Where stories live. Discover now