Capitolo 17

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In soli due giorni, mi ero già abituata al fatto che Harry venisse a prendermi dopo la scuola. Vedere che quel posto, in cui lui stava sempre, fosse vuoto mi fece venire la nausea mentre camminavo verso la fermata del bus. L'intero mondo ronzava intorno a me mentre camminavo, ma non riuscivo a prestare attenzione a niente anche se ci avessi provato perché i miei pensieri erano persi nel verde degli occhi di Harry. Potevo sentire i suoi folti ricci sulle punte delle mie dita e le sue labbra premute sulle mie. Era un inferno. Tipo come una sbornia; la mia testa era stanca, gli occhi mi facevano male e il mio corpo era senza forze. Ero praticamente uno zombie che camminava.

Quando arrivai a casa, lanciai i miei libri sul tavolo del salotto, dal momento in cui era venerdì e non avevo intenzione di svolgere alcun compito fino a domani. Ero determinata a passare un weekend ozioso per una volta. L'unico compito che avrei svolto sarebbe stato il saggio di letteratura da consegnare lunedì. Mi diressi in cucina e presi una birra dal frigo, la stappai e ne presi un sorso. Chiunque mi avesse vista adesso avrebbe pensato probabilmente che fossi un'alcolizzata, ma in realtà, questo è tutto ciò che abbia mai bevuto in una settimana. Sono andata in più discoteche questa settimana che negli scorsi quattro mesi.

Sentii il mio cellulare vibrare nella tasca posteriore e lo presi, sbloccando lo schermo e leggendo il messaggio di Nina.

*Vengo a prenderti alle tre, andiamo in piscina.*

Digitai *okay* in risposta.

Era una giornata stranamente calda comunque e potevo sfruttare il sole. Quindi, quando giunsero le tre, allo stesso modo vidi arrivare l'auto di Nina. Camminai lungo il vialetto con il mio vestitino che nascondeva il mio bikini e mi accomodai sul sedile del passeggero.

"Cosa ti ha spinta ad organizzare una giornata in piscina?"

"Louis voleva uscire di nuovo con Eleanor e non volevo restare sola con quei due che flirtano." Gemetti.

"Perché non li hai semplicemente fatti mettere insieme?"

"Perché ho pensato che fosse una buona occasione per farti incontrare Liam."

"Chi?"

"Liam? Del nostro corso di letteratura?" Aggrottai le sopracciglia in segno di confusione.

"Mai sentito parlare di lui."

"Gesù Cryssy, quello che siede due posti dietro di te."

"Con gli occhi da cucciolo?"

"Sì, lui."

"Oh, è carino." Lei rise.

"Esattamente. E' davvero un tesoro e, dopo l'intera situazione con Harry, ho pensato ti facesse bene un cambiamento." Sospirai. Nina cercava costantemente di sistemarmi con i ragazzi. "In più, lui pensa che tu sia davvero carina." Ghignò.

"Okay, va bene. Che mi racconti?"

"Ho un gatto."

E non stava scherzando. Nel momento in cui varcammo l'ingresso principale, prese tra le sue braccia un gattino tigrato e gli baciò il capo. "Il suo nome è Niam."

"Niam?" Domandai scettica e scosse energicamente la sua testa.

"Non è adorabile?"

"Pensavo un po' strano, ma okay." Nina mi fulminò, ma tagliò corto quando il campanello suonò. Lasciò Niam sul pavimento e corse velocemente alla porta. Salutò Eleanor calorosamente e poi El mi raggiunse, baciandomi la guancia e chiedendomi come stavano andando le cose con Harry. Abbiamo avuto una lunga conversazione dopo ciò, piena di molti 'Mi dispiace' da parte di El ed un paio di 'E' okay' e 'Non lo sapevi' da parte mia. Terminammo quando Louis arrivò e raggiungemmo il cortile, rilassandoci in piscina. Louis ed Eleanor erano assorti in una seria discussione sulle TOMS, mentre io preferii prendere il sole con le cuffie nelle orecchie. Fu quando mi venne dato un colpo sul fianco dal piede di Nina che ritornai alla realtà. Nina era in piedi davanti a me con un ampio sorriso con quello che ricordavo fosse Liam proprio accanto a lei, con un timido sorriso sulla sua faccia.

The Boxer (Italian Translation-H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora