we are LIE because we are LOV...

By ciccini_i_piu_belli

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Eleanor Jonson, è una ragazza solare, di vent'anni, che si trasferisce a Londra, sotto consiglio di sua zia... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Avviso
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21 -speciale-

Capitolo 15

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By ciccini_i_piu_belli

"Troppi pensieri nella testa che mi fanno male.
Ti giuro, è merda difficile da raccontare."

Capitolo 15

"Calmati." cerca di tenermi per un braccio Emy.

"Come faccio?" domando in preda all'ansia e alla paura.

"La signorina Jonson e la signorina Drew..." ci chiama un'infermiera, facendo la sua entrata, nella sala d'attesa.

Cla mi prende la mano, e posso sentire come trema. Abbiamo fatto solo due settimane fa le analisi, ed ora è giunto il momento di sapere la verità.

"Positivo."

Positivo. Siamo sorelle.

Mi sento come investita da un treno.

Intorno a me inizia a girare tutto, poi sento le gambe cedermi...

Mi aggrappo al braccio della ragazza e cerco di rialzarmi, ma la gravità vince, e sbatto a terra.

"Tutto bene?" mi sento chiedere da una voce, che rimbomba nella mia testa più volte.

Sento un estremo bisogno di chiudere le palpebre e dormire...

Quando riapro gli occhi, una forte luce mi abbaglia, e di istinto li socchiudo leggermente.

Dopo alcuni secondi, osservo la stanza dove mi trovo: ha un aspetto poco familiare. È tutto bianco. Le pareti, i mobili, le tende, le lenzuola...

Le lenzuola?

Osservo il tessuto che mi ricopre del petto in giù. Mi trovo in una camera, in una camera di ospedale...

"Tutto bene signorina?" mi domanda una donna.

Avrà sulla cinquantina d'anni, i capelli sono raccolti in un ordinato chignon, la sua espressione è tranquilla, come se fosse una domanda abituale.

Annuisco poco convinta.

"Vuole che le porti un bicchiere d'acqua?" si offre.

Scuoto il capo in segno di negazione, aggiungendo un debole ed educato 'no'.

"Oh, che sbandata!" si mortifica. "Piacere, io mi chiamo Jennifer." si presenta sorridendo. "Sono un'infermiera." mi informa.

Parliamo per almeno una mezz'oretta, finché non veniamo interrotte dall'entrata preoccupata di un'altra infermiera.

"Jenny, deve correre nella sala 106, il paziente sta male, e la cerca disperatamente." comunica con faccia sconvolta.

Lei si congeda, e mi lascia sola con la ragazza. Avrà all'incirca una trentina d'anni...

"lei è Eleanor, giusto?" mi chiede avvicinandosi.

Confermo.

"È svenuta, ma non si preoccupi. Si riprenderà." ammette tranquillamente.

Adesso ricordo tutto.

Positivo.

O mio dio.

"Sta bene?" mi domanda corrucciando le sopracciglia.

"S-si." balbetto.

"Vado a chiamare il dottore... La sottoporrà ad un paio di visite, e poi potrà tornare dalla sua famiglia." dice uscendo dalla stanza.

Dalla mia famiglia. Ma quale famiglia e famiglia!

Clarisse Dreaw è mia sorella.
Quella che era la mia ex migliore amica è mia sorella.

Ryan Dreaw è mio fratello.
Quella testa di cazzo, che in un modo o nell'altro mi piace, è mio fratello.

Travis Jonson non è mio fratello.
Quello che ho sempre visto come un fratello maggiore, non è mio fratello.

La mia mente, oltre ad essere confusa, ha veramente bisogno di staccare la spina per un po'...

"Mi hai fatto prendere un bel colpo." ammette Trav portandosi la forchetta alla bocca.

Roteo gli occhi. "Non è successo nulla."

Lui mi guarda serio. "E secondo te, svenire davanti ad un pezzo di carta, ti sembra nulla?" mi domanda con la posata ancora a mezz'aria.

"Su quel pezzo di carta, c'è scritta una parte delle risposte della mia vita." ribatto prendendo il coltello e iniziando a tagliare la carne.

Lui addolciace lo sguardo. "So che è positivo." mi spiazza, mentre l'oggetto mi cade dalle mani, provocando un rumore acuto per l'impatto col piatto.

Io abbasso la testa.

Come faccio a comportarmi normalmente? Sicuramente, anche per lui è stato uno shock... Ho mille domande, da fare a tutti. A partire da mia zia e mio zio. Non penso Trav lo sapesse, ma loro, loro forse sì. E poi i signori Dreaw. Clarisse, per tutto questo tempo, mi ha stressata dicendomi che quando avremo visto il risultato, e se fosse stato positivo, mi avrebbe fatto conoscere i miei veri genitori. Da come li ha descritti, assomigliano molto a me e lei, soprattutto la signora Dreaw.

"Sarai sempre mia sorella." sussurra, distogliendomi dai miei pensieri... Quando alzo lo sguardo noto che sta sorridendo.

Continuo a mangiare tranquillamente, ma i pensieri mi assalgono...

Io sono ancora scossa. La mia nuova sorella vuole farmi presentare i suoi, o per meglio dire, i nostri genitori e io vorrei solo scappare.

"A proposito..." dice tutto d'un tratto con voce felice. "So chi è quel numero." afferma soddisfatto, ma con un pizzico di angoscia.

Decido di non preoccuparmene più di tanto, infondo la mia vita è stravolta già abbastanza.

Maledetta me, maledetto quel giorno che venni quì. Ma restando lì, forse avrei fatto ugualmente quel test, e sarebbe successa la stessa cosa, solo che avrei conosciuto Ryan sotto la veste del 'fratellastro stronzo.' e non mi sarebbe piaciuto. Chi lo sa...

"Comunque..." inclaza sorridente... La sua espressione è furba.

"Taglia corto." lo smaschero, conoscendolo.

"Come ti sembra Adam?" una domanda, quattro semplici parole, il caos totale.

Come mi sembra Adam?
A dire la verità non lo so memmeno io, l'unica cosa di cui sono certa, è che la sua vicinanza mi crea un nodo allo stomaco. Il suo sorriso... Lui... A dirla tutta mi era mancato, veramente tanto. Non pensavo di rincontrarlo, e mentre la mia vita va a rotoli e si stravolge, arriva lui. Sembra una presa in giro, a vederla così. Lui arrivava sempre nel momento del bisogno, e questo mi piaceva. Per lui non esistevano confini, orari, per lui esisteva solo la sua solita frase: 'se hai bisogno, chiamami.'

"Allora?" insiste il ragazzo che ho di fronte.

"Normale?" dico ovvia alzando la fetta di mela che ho in mano, e portandomela alla bocca.

Lui ride. "Quindi per normale, intendi come sempre?" chiede conferma.

Annuisco insicura, ingoiando il boccone.

Lui sorride malizioso. "Quindi non è cambiato nulla..." ragiona ad alta voce, tranquillizzandomi. "Erevate rimasti a quel famoso bacio. Se per te è tutto normale, perché non continuare da dove avevate lasciato?"

Il mio cuore si ferma, per poco non mi affogo. "Ma cosa stai dicendo?" domando più a me stessa che a lui.

"Cara piccola El..." inizia cantilenante. "Ammettilo, dire che non ti piace sarebbe una bugia." continua ovvio.

Abbasso la testa, e il mio sguardo si posa sul piatto semivuoto che ho sul tavolo.

"Beccata!" esclama contento.

Lo fisso per alcuni istanti, studiando i suoi occhi. Una luce, che non vedevo da tanto tempo, si fa notare. Un luccichio, nel suo splendido azzurro, si mostra sotto la luce della sala da pranzo.

Inarco un sopracciglio. "La smetti di fare il bambino di tre anni?" lo stuzzico.

"E tu quando la smetterai di corrergli dietro?" domanda diventando serio.

"Io, che corro?! dietro ad Adam?! Ma se a malapena ci siamo visti." mento.

Sono pronta a sentire delle repliche da parte di mio fratello, ma invece, sento solo un nome uscire dalla sua bocca. "Ryan."

Inzio ad innervosirmi. "Trav, tu no capisci." ammetto dura.

"Allora illuminami!" sembra teso, ma nel suo tono, cerca di essere ironico per non aggravare la cosa.

Sbuffo, ma decido di lasciar perdere. Rimango in silenzio, mi alzo e inzio a sparecchaire tavola.

"Eleanor." mi richiama a denti stretti.

Mi volto, e vedo che è ancora seduto a tavola.

"Scusami, ma non voglio che frequenti quel tipo." si mortifica. Forse si è pentito di aver alzato il tono.

Mi scuso a mia volta. "Ma comunque io non lo frequento." sputo fredda, senza emozioni.

"Ti conosco, ed ho avuto modo di conoscere lui. Ti ricordo che vive quì e..." non lo faccio finire, ho sentito già abbastanza.

"Tranquillo. E poi non è il mio ipotetico principe azzurro." lo dico con un tono di disgusto.

"Meglio così." alza le spalle.

Mi volto nuovamente, e inizio a lavare i piatti e le posate. Mi sorge una domanda, così non esito ad aprire bocca. "Ti sta ancora tanto antipatico?" chiedo con un finto tono di non curanza.

Sento una piccola risata. "No, anzi, mi piace quel gruppo, e lui non è male." risponde serenamente.

"A volte non ti capisco proprio..." dico ripensando al discorso di prima.

"Lo so." ammette poco modesto.

Sbuffo e aziono l'acqua, passando il piatto sotto al getto, per togliere la schiuma.

Finito di pulire, sorrido, vedendo che lui, fa zapping tra i canali, ma a quanto vedo dalla sua espressione, non sta trovando nulla.

D'improvviso mi vengono in mente zio e zia.

Mi avvicino a passo svelto al divano e chiarisco i miei dubbi a mio fratello.

"Hai chiamato zia Alice?" domando preoccupata.

Annuisce con il capo, mentre tiene gli occhi ancora fissi sullo schermo, il che mi irrita parecchio.

"Che ha detto?" e nemmeno a questa domanda, decide di degnarmi del suo sguardo.

"Che era quello che doveva succedere." alza le spalle.

"Vuoi guardarmi?" sputo arrabbiata. "starei parlando di cose serie." sottolineo in tono di rimprovero.

Finalmente, mi guarda, ma il suoi occhi, sembrano cambiati... Sono passati dal celeste, ad un blu cupo, come se il mare nelle sue iridi, fosse diventato una tempesta. "Ascoltami bene: loro lo sapevano, io lo sapevo..." ammette distrutto. "Ma non pensavo che riuscissi a ricongiungerti con loro." continua, mentre si porta una mano dietro al collo, segno che è stressato... "Ho fatto di tutto per te, e ti ho sempre protetta, ma adesso sei cresciuta. Cosa dovrei fare? Sono venuto quì, non solo perché mi hai detto quella storia sul numero privato..." afferma con voce tremante. "Zia mi ha supplicato di proteggerti. Non so da cosa, ma devo proteggerti. Quindi, per me fai quello che vuoi: vai ad abitare dai Dreaw, diventa la loro figlia, odiali, fai quello che vuoi." queste parole mi spezzano il cuore.

Una lacrima inizia a farsi spazio sul mio viso. Mi volto e corro in bagno. Chiudo la porta alle mie spalle, e presa dal dolore, scivolo con la schiena lungo il legno, fino a sedermi a terra.

Fa quello che vuoi.

Ecco cosa mi ha detto. Come se non gli importasse nulla.

Inizio a piangere, come non ho mai fatto. I singhiozzi, sono lunica cosa che emetto. La mia mente, è una ragnatela di ricordi, dolori e sorrisi.

"Eleanor..." odo la sua voce.

"VATTENE!" sbotto, con una forza che nemmeno io sapevo di avere.

"Scusami... Io volevo finire quella frase, ma tu.."

"HO DETTO VATTENE!" ripeto, mentre le lacrime, tornano al loro posto. La tristezza, viene soffiata via, da un vento caldo, la rabbia.

"Qualunque cosa tu faccia, io ci sarò." e con questa frase, sento i suoi passi allontanarsi sempre di più.

Lo stomaco mi brucia, questa morsa, mi sta uccidendo.

Apro leggermente la porta del bagno, stando attenta a non fare rumore, e sento dei singhiozzi provenire dalla sua stanza. Passo il corridoio in due falcate, e raggiungo l'entrata della camera.

"Dimmi..." supplica tra un singhiozzo e l'altro. "Cosa ho fatto di male?" domanda a qualcuno.

Mi sento uno schifo, non posso sentirlo stare così male...

"Le ho voluto bene, ma cosa faccio adesso? Lei ha una nuova famiglia, Ad è tornato, e poi mamma..." l'ultima parola la fice con paura nella voce.

"Mamma è venuta a cercarla." spalanco gli occhi per lo stupore, faccio un passo indietro, ma purtroppo, il pavimento di legno, scricchiola sotto le mie converse.

Rendendomene conto, corro il più veloce in cucina, sperando che non mi abbia sentita.

"Eleanor." dice con voce roca e dolce.

La figura imponente di Travis, è appoggiata alla soglia della stanza, i suoi occhi sono rossi, ed i capelli scompigliati. A vederlo non sembra nemmeno lui.

"T-Travis." balbetto.

"Hai sentito?" domanda preoccupato.

"Sì." ammetto.

Lui a passo svelto, dopo pochi secondi, si ritrova di fronte a me, ed appena apre le braccia, io mi fiondo sul suo petto e scoppio.

"Posso rimanere quì sta notte?" domando alzando lo sguardo verso di lui, anche se riesco a vedergli solo il mento data la sua altezza.

"Certo." e appena sento quelle parole, lo stringo ancora più a me, come per ringraziarlo.

"Con chi parlavi prima?" chiedo dopo esserci calmati.

"Nessuno, è una cosa stupida." ride leggermente.

"Questo sta a me dirlo." gli faccio notare, e lui molla l'osso.

"Una foto di papà." risponde alla mia domanda iniziale.

"E cosa c'entra mamma?" chiedo azzardando.

"I-il numero privato..." balbetta. "Ho trovato due numeri differenti." spiega turbato.

"Credo di aver capito." dico calma.

Lui mi guarda con faccia interrogativa. Ha i muscoli tesi.

"Ha mandato qualcuno come l'altra volta?" arrivo al punto.

Lui dispiaciuto annuisce.

"Ehi." lo richiamo. "Sai che sei ridotto proprio uno straccio?" cerco di cambiare argomento.

Lui ride di gusto.

Dopo essere andati a letto, cerco di dormire, ma invano. Mi alzo, prendo un bicchier d'acqua e ritorno sul materasso, ma nulla.

Sbuffo per l'ennesima volta, girandomi sul fianco destro.

Ormai esausta e nervosa, mi alzo definitivamente, e vedo in cucina.

Le quattro e mezzo.

Prendo il cellulare, e noto molte notifiche, a partire da whatsapp.

Clarisse

-Ciao, Trav mi ha detto che sicuramente dormivi da lui... Come stai?- 20:56

Come faceva a sapere che sarei rimasta quì? Forse me lo avrebbe chiesto lui...

-El, Ryan sta lì? È sparito, dicendoci che doveva parlarti...- 22:08

-Ho paura, ha spento il telefono, i ragazzi lo stanno cercando. Ti prego rispondi...- 22:56

I messaggi finiscono così, e l'ansia si impossessa di me.

Non capisco dove possa essere andato, o cosa stia facendo. Se ha detto che doveva parlarmi, sarebbe venuto quì, o perlomeno mi avrebbe cercata. E se gli fosse successo qualcosa?

Passo alla seconda conversazione. Emily.

-Mi dispiace non essere passata, ma so che sei in buone mani.- 21:34

-Eleanor, chiamami è urgente...- 22:10

Anche i suoi messaggi finiscono così, e mi si forma un nodo in gola.

Quando si carica il suo profilo noto che è online. Ricontrollo l'orario e spalanco gli occhi. Non perdo tempo e le mando un veloce 'ehi.'

Sta scrivendo...

-Ehi- 4:45

-Ho letto i messaggi di Clarisse, cosa è successo?- digito veloce.

Sta scrivendo...

-Ryan.- 4:46

Il mio cuore accellera. Perché non mi dice cosa è successo?

-In che senso...-

Sta scrivendo...

-Si è ubriacato dicendo che voleva vederti...- 4:47

-Come mai stai sveglia alle 4 del mattino? E lui dove sta?- scrivo di getto.

Sta scrivendo...

-Jas lo ha portato al sua appartamento, noi siamo tutti lì, tranne le ragazze.- 4:50

-Come sta?- azzardo. So di essere arrabbiata con lui, ma in questo momento voglio solo sapere come sta.

Sta scrivendo...

-Ha preso una bella sbronza. Fortunatamente regge bene l'alcool. Luke sta in camera con lui, mentre noi, stiamo in salotto.- 4:52

I ragazzi, hanno sempre detto che lui, non alza mai il gomito... Strano abbia bevuto così tanto, e poi per quale ragione? Cosa c'entro io?

Quando il mio sguardo, si posa sullo schermo, noto che ha mandato un altro messaggio.

-Ti dispiace se vengo lì da te?- 4:52

Controllo in camera da letto, e vedo mio fratello dormire beatamente, così acconsento. Dopo nemmeno un minuto, mi manda un'altro messaggio, con su scritto di aprire la porta d'entrata.

I miei occhi finiscono fuori dalle orbite, non appena vedo la figura della mia amica.

"Cosa hai fatto?!" sussurro sorpresa.

Lei abbassa la testa ed entra. "Io..." mormora.

La osservo per alcuni istanti, e più la guardo, più sorrido. Sembra un'altra persona.

I suoi capelli, solitamente piastrati e lasciati sciolti, sono raccolti in una dolcissima coda distordinata; i suoi occhi, sempre contornati da matita nera e mascara, sono contornati da una montatura di occhiali; le sue labbra sono di rosa naturale, al contrario del suo solito rosso fuoco; i suoi piercing, sono scomparsi; il tatuagguo sulle clavicole è stato coperto da una felpa nera, ed indossa dei collant grigi.

Ha un look molto naturale, e anche sportivo.

"Sono strana?" domanda accomodandosi sul divano.

"Sì." rispondo ancora incredula. "Ma bellissima." la complimento.

Lei sorride.

"El, ma parli da sola?" domanda una voce impastata ed assonnata, facendoci saltare.

Mi volto e vedo mio fratello appoggiato alla porta, che si strofina un occhio. È davvero dolce.

Guarda in direzione del divano, e poi dice "Tu e la tua tua amica potete rimanere sveglie, non voglio sapere perché è quì o cose simili. Io vado a dormire, non fate baccano."

"Emh... Trav..." lo chiama Emily facendosi piccola piccola.

Lui si avvicina, per vederla meglio... "Emy?" sembra sorpreso.

"Già." conferma lei imbarazzata.

"Alzati e gira su se stessa." le chiede ancora scioccato.

Lei, fa come detto, e lui, continua a guardarla, lanciandole degli sguardi peccatori.

Mio fratello sorride come un ebete. "Beh, io vado, notte." ci lascia un bacio sulla guancia e poi torna al suo letargo.

"Cos'ha di strano?" le chiedo indicando la porta, da dove il ragazzo era appena passato.

Lei alza le spalle, e poi mi spiega come sono andate le cose con Ryan.

"Devo andare da lui." affermo sospirando.

"Cosa? No!" mi ferma immediatamente.

"Se voleva parlarmi, e ha fatto quello che ha fatto, mi parlerà." ammetto poco convinta. "Preferisco affrontarlo da stanco, che da una specie di toro infuriato o cane bastonato..." dico nervosa.

"Okay..." acconsente lei. "Vengo con te." dice alzandosi dopo di me.

"Vado a mettermi i jeans, un attimo." la avviso, prima di entrare nella camera di mio fratello e cambiarmi.

In questo periodo ne stanno succedendo di tutti i colori: il numero privato, il ritorno di Trav, i cambiamenti di umore di Ryan, la scomparsa di Lizzy, il suo ritorno, la rosa, Clarisse, mia madre, il test, e adesso, Ryan ubricao.
Forse l'unica cosa che mi manca, è svegliarmi, e scoprire di essere in un sogno. A quel punto crederei di essere davvero matta. Ho paura, ma risolverò un problema alla volta. Certo, essere la sorella di Cla, non si può risolvere in un giorno, ma saprò come cavarmela, devo.
Non oso immaginare cosa mi aspetterà domani... Magari arriverà un extraterrestre a dirmi che ho dei superpoteri.

SPAZIO AUTRICE

Buona sera a tutti! Eccoci di nuovo quì!

Okay, ci scusiamo per il ritardo, anche se stiamo in orario siccome è ancora mercoledì (Ihihihih xd)

Continuiamo a 5 voti e 2 commenti, se vi piace la nostra storia, passate parola, mi raccomando.

Detto questo, volevamo chiedervi cosa ve ne pare della scelta della protagonista. Eleanor, sarà interpretata da Holland Roden. Nei prossimi capitoli vi aggiorneremo su gli altri personaggi.

AIUTO!!! Avete per caso in mente un attore, che potrebbe interpretare Ryan? Dovrebbe essere giovane, biondo, e con gli occhi verdi. Ovviamente sexy :')

Ci vediamo sabato, grazie per le visualizzazioni e i voti, siamo onorate di avervi come lettori, baci, i vostri ciccini

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