Capitolo 14

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"Come fai, che solamente ridendo, riesci ad uccidere quello che dentro, mi sta uccidendo."

Capitolo 14

"Ciao." mi fa spaventare il suono di quella voce, e per poco non faccio cadere il vassoio.

"Ciao." ripeto quella parola con tono dolce, senza voltarmi, e continuando a sistemare le tazzine e il contenitore dello zucchero.

"Le foto sono uscite bene." lo sento avvicinarsi sempre di più.

Il mio cuore accellera, e cerco di rallentare la preparazione del vassoio, per non dovermi girare.

"Ah, davvero?" domando non curante.

Sento una risata dolce e roca dietro di me. "Davvero." conferma, con quel tono misto tra il dolce e il divertente. Della serie 'ti sto prendendo per il culo, ma non voglio dirtelo'

Mi scappa una risata. "Sono una pessima modella, e poi stavo malissimo." ammetto.

Sento il suo respire sul mio collo e i miei battiti cardiaci alle stelle.

"Eri veramente sexy, e poi, mi servivano degli scatti al naturale... E i capelli disordinati erano la cigliegina sulla torta." spiega con tono basso.

Le mie guancie diventano bruciate, e credo di avere la febbre, per quanto stia diventando calda.

"Sai, mi piacerebbe conoscerti meglio..." dice alle mie spalle, ed io non posso fare a meno di voltarmi ed immergermi nei suoi occhi.

Ma il mio sguardo passa, dal suo, alle sue labbra, e lo zoo, si fa sentire nel mio stomaco.

Io corrugo la fronte. "Mi conosci già." affermo poco convinta.

"Sì , ma non conosco la El di adesso..." sorride per poi lasciarmi un morbido bacio sulla guancia.

I nostri volti sono a poca distanza, ma continua a guardarmi, fino a quando non rompe il silenzio. "Non arrossire sempre." mi consiglia e poi torna da mio fratello.

Io sprofondo tra i miei ricordi, pensieri... Un nodo mi si forma allo stomaco.

Torno in salotto con la bevanda, e sistemo tutto sul tavolino.

"Allora, racconta ad Adam come vanno le cose." mi incita lui, ma subito lo fulmino con lo sguardo.

"Frequento l'università e ho dei buoni amici." dico ovvia non scendendo nei particolari.

"E tu?" sposto l'attenzione su di lui.

"Finite le superiori ho fatto una scuola triennale per fotografia." dice.

Sorrido. "Perché sei felice?" mi chiede Trav.

"Nulla." taglio corto.

Ha realizzato quello che voleva. Mi ricordo che ero la sua modella, mi scattava foto in continuazione, e mio fratello diceva che se le appendeva in camera e mi stalkerava per scattarmele di nascosto.

"Io lo so." afferma il ragazzo seduto vicino a me.

Mi volto e alzo un sopracciglio. "Ah si?" chiedo in tono di finta sfida.

Lui allarga le labbra in una curva e poi si avvicina al mio orecchio. "So che sei felice per me." sussurra.

Io mi scosto e mi alzo, usando la scusa del bagno.

Basta, stare vicino a lui mi fa esplodere dentro. Sorrido ad ogni cosa che dice, non faccio altro che guardarlo. Ma cosa diavolo mi succede?

Qualcuno bussa alla porta, ed io dico un semplice 'occupato', ma continua. Odio Travis quando fa così.

"Eccomi!" urlo aprendo la porta.

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