we are LIE because we are LOV...

By ciccini_i_piu_belli

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Eleanor Jonson, è una ragazza solare, di vent'anni, che si trasferisce a Londra, sotto consiglio di sua zia... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Avviso
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21 -speciale-

Capitolo 13

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By ciccini_i_piu_belli

"Lo cerchi troppo. Ecco perché lui sa che non ha bisogno di cerarti."

Capitolo 13

Il mio cuore batte a mille, le mie mani tremano e il mio cervello ha bisogno di riattaccare la spina.

Chiudo gli occhi, mentre si avvicina al mio volto.

Lui chiude la distanza tra noi, e le nostre labbra si incastrano perfettamente.

Le sue sono morbide, carnose e leggere.

Mille brividi si fanno spazio sotto la mia pelle ed io acconsento quando chiede l'accesso.

Si stacca di pochi centimetri e sorride sulle mie labbra. "Da quanto aspettavo di sentire il loro gusto." ammette sussurrando.

Non immagini da quanto lo aspettassi io.

Stendo le labbra in un sorriso ebete, ad interromperci è il suono del mio cellulare.

LI MORTACCI SUA!

Lo afferro staccandomi bruscamente da lui.

Quel rumore mi ha riportata alla realtà. Noi potremo essere fratelli, e poi io per lui non sono nulla.

-"Pronto?"- chiedo nemmeno guardando il numero.

-"Emh, ciao." dice una voce maschile dall'altra parte del telefono.

-"Chi cerca?"- domando educatamente non riconoscendo.

-"Cerco Eleanor Jonson, è lei?"- domanda in tono pacato.

-"Sì. Mi dica."-

-"Lei è la ragazza che studia presso la Eduards, giusto?"- chiede conferma.

Confermo.

-"Bene, ho parlato con suo fratello, volevo chiederle una cosa."- fa una piccola pausa. -"Vorebbe provare a fare la modella?"- domanda speranzoso.

-"No."- non accosento, mantenendo sempre un tono calmo.

-"Okay, mi sono rotto cocoglioni."- afferma lui. -"Perfavore, te lo chiedo perfavore."- insiste.

-"Dovrei parlarne con i miei e..."- cerco una scusa.

-"Non si preoccupi. I provini sono martedì alle due e trenta. Il luogo e l'indirizzo ce li ha suo fratello."- mi spiega.

-"Perfetto."- sbuffo ironica pensando a cosa c'entri Trav in tutto questo.

-"Passi una buona mattinata signorina Eleanor."- si congeda.

-" Anche lei signor.."-

-"Adam."-

Chiudo la chiamata e osservo lo sguardo severo di Ryan scrutarmi.

"Chi era?" domanda sospettoso.

"Adam." rispondo semplicemente non sapendo cosa dire.

Guardo l'orario.

"Sarà meglio andare..." dico imbarazzata.

Arrivati davanti alla struttura, inizio a tremare. Non ho mai avuto così tanta paura di farmi un'analisi.

In lontananza riesco a vedere la figura slanciata di Jas, e quella un po' più bassa di Cla.

Calma e sangue freddo, è solo un prelievo.
Un prelievo che mi cambierà la vita.

Calma e sangue freddo.

Ohhh, che vada a farsi fottere.

"La sigorina Jonson è attesa in sala." mi chiama un'infermiera.

Mi alzo e mi dirigo verso quella porta bianca. Cammino a passo lento, come se dovessi arrivare al patibolo...

Mi siedo su una sedia e l'uomo davanti a me, inizia a selezionare aghi su aghi.

Guardo tutta la stanza, dall'enorme orologio, alle piccole foto.

"Adesso mi dia il braccio." mi ordina stendendolo sul tavolo.

Finito il prelievo, ritorno in sala d'attesa.

Mando un messaggio a Trav, per fargli sapere che ho terminato e mi tranquillizzo.

"Allora, hai paura degli aghi?" chiede il biondino sedendosi affianco a me.

"No." nego osservando la ragazza rossa sparire dietro a quella porta bianca.

"Allora perché tremavi?" chiede.

Insistente il ragazzo!

"Nulla." lo liquido semplicemente voltandomi verso il moro.

"Cosa combini con la mia Cla?" gli chiedo in tono malizioso.

"Mhh, nulla di che..." dice vago sorridendo.

Ricambio il sorriso e aggiungo sottovoce. "Conviene che stai attento, alle superiori era la più sexy della scuola."

"Meglio per me." cerca il lato positivo.

Sto al gioco. "Già meglio per te."

Appena la ragazza esce, corre ad abbracciarmi.

Per poco non mi butta a terra, ma fortunatamente riesco a tenere l'equilibrio.

"Spero tanto di essere tua sorella." dice con un tono, che sembra quasi sognante.

"Anche io." disco tra i suoi capelli.

Bugiarda.

Ma cosa dici? Io voglio essere sua sorella!

Ma non sorella di Ryan. E non negare che quel bacio non ti sia piaciuto.

Okay, va bene. Non voglio essere la sua sorellina, ma vorrei tanto esserlo di Cla...

Se lo sei di lei, lo sei anche di lui.

Credi che non lo sappia? Perché devi ricordarmelo?!

Taci e ritorna alla realtà.

"Ragazzi che ne dite se andiamo a mangiare? Io muoio di fame." si lamenta la rossa.

Alzo la mano eletrizzata. "Io!" esclamo.

I due ragazzi sembrano sorpresi. "Ma è mezzogiorno, tra un'ora mangerete allo studentato." ci fa notare Jas.

Alzo un sopracciglio. "E allora?! Guarda che non abbiamo fatto colazione." ribatto come una bambina capricciosa, provocando una sonora risata da parte del biondino.

"E va bene!" sbuffa il ragazzo moro sorridendo.

Io e Cla ci guardiamo, con quel solito sguardo di intesa, come per dire 'siamo grandi'.

Mentre parliamo del più e del meno, seduti sulle sedie blu oltremare del bar, iniziano a buttare battute su Jane.

"Ry, so già chi è." lo interrompe lei.

"Ma io stavo solo sottolineando il fatto che mi corre dietro, mentre va a letto con mezza squadra di football." si giustifica.

Questo discorso inizia ad irritarmi.

"Eppure alla festa, non mi sembrava che ti dispiacesse." lo sputtana l'amico.

La faccia della ragazza è sconvolta, le cade letteralmente il mento a terra. "Tu ci sei andato a letto la sera della festa?!"

Non è una novità che il ragazzo più bello dell'università si porti a letto tutte le ragazze. E poi stiamo parlando di Ryan Dreaw, il sesso fatto persona.

Sembra arrabbiata, anzi, è arrabbiata.

Lui prova a giustificarsi, ma lei parte in quinta. "Cioè, fammi capire..." pare che si stia calmando un po'. "Tu hai portato a letto una ragazza, dopo avermi ritrovata?!"

Il cuore mi esce dal petto. L'immagine di lui che cerca di baciarmi si fa spazio tra la mia mente.

"Eleanor, digli anche tu che  una testa di cazzo." cerca appoggio.

"No." aff7etmo alzandomi con calma. "Lui è libero di fare quello che vuole." dico afferrando la mia borsa. "Cosa vuole, quando vuole, e con 'chi' vuole." sottolineo quella parola con un tono di disgusto.

Mi dirigo verso l'uscita molto educatamente, arrivo alla cassa, pago, e mentre inizio a cadere a pezzi, esco.

Non so dove andare, ma non importa. Ho bisogno veramente di stare da sola. Non faccio che pensare al bacio di questa mattina, alle sue labbra ed ai suoi occhi. Quelle parole, sono state come una lama tagliente, che ha lacerato la mia carne in profondità.

Cammino a passo svelto, quando vedo un cartello. Indica quattro strade.

Ospedale. Beh, mi servirebbe proprio una cura in questo momento...Ma no.

Centro della città. Mi perderei solamente.

Fetmata bus. Dove andrei?

Parco giochi. Potrebbe essere un'idea...

Forse sarebbe meglio andare al parco e farmi una camminata per riflettere.

Svolto a destra, la direzione indicata della freccia, e continuo a camminare.

La mia borsa trema, così prendo il cellulare.

-"Pronto?"- rispondo incerta, non avendo il numero salvato.

-"Sono Adam..."- inzia.

-"Oh, ciao Adam."- dico.

-"Senti, volevo proporti un accordo... Una modella per il servizio di oggi, è molto malata e noi non riusciamo a trovare una sostituzione..."-

Oh, no no no no...

-"Puoi sostituirla tu?"- domanda.

Merda, sapevo che me lo avrebbe chiesto. Ma io non ho mai fatto la modella, non so come funziona, cosa fare...

-"Trav, mi ha fatto vedere parecchie foto, e se devo dire la verità sei bellissima... Allora?"-

-"O-Okay...-" accetto titubante.

Devo ricordarmi di staccare la testa a mio fratello.

-"Perfetto. Allora ci vediamo all'appartamento di tuo fratello e..."-

lo interromppo. -"Io non sono da lui."- ammetto.

-"Dove sei? Ti passo a prendete io, ma ti prego, se non trovo una modella il mio capo mi taglia fuori dal servizio e la mia carriera andrà in fumo"-  mi supplica.

Osservo in giro, e vedo che senza accorgermene, sono gia arrivata al parco.

-"Va bene, aspettami lì, adesso arrivo."- dice per poi chiudere.

Mi siedo su una panchina che guarda verso la strada ed inizio a pensare.

Ryan non mi esce dalla testa. Possibile?!

Dopo dieci minuti, sento un clacson, Che conosco fin troppo bene, così alzo la testa e vedo una macchina nera, mi avvicino e noto che è Mercedes 250 classe E.

La riconosco perfettamente, è lo stesso modello che aveva mio zio Edward.

Mi avvicino ancora di più, per vedere se è Adam.

Adesso che ci penso, io non l'ho mai visto...

"Eleanor, quì!" escalama una voce maschile, mentre il finestrino della Mercedes si abbassa.

Riesco ad intravedere un ciuffo castano ed una mano che mi fa segno di andare da lui.

"Eccoti." dico salendo in macchina con grazia.

"Eccomi." ripete con un sorriso.

"Allora, pronta?" domanda mentre ha gli occhi puntati sulla strada.

"Diciamo." sopprimo l'ansia sorridendo.

"Devi solo fare quello che stai facendo." mi rassicura.

"Cosa sto facendo?" chiedo non capendo.

"Sorridere. Sei bellissima quando sorridi." mi lusinga.

Lo ringrazio, mentre le mie guancie vanno a fuoco.

"Sei ancora più splendida quando arrossisci." ferma la macchina guardandomi.

Sussurro un timido 'grazie', e poi scende dalla macchina, facendo il giro e aprendomi pergino la portiera.

Che gentiluomo... Pare mio nonno.

Rido tra me e me, mentre mi scorta, in una struttura che ho imparato ormai a memoria. Le solite pareti biancho antico, la solita luce che quando si accende non illumina nulla, se non le scale.

"Stai tranquilla." mi dice prima di aprire la porta di Trav.

Annuisco come un imbecille, non sapendo cosa dire e lo seguo.

"Ehiii sorellina!" mi saluta con un finto sorriso angelico.

"Ehi." dico secca.

"Ci lasci un minutino soli?" chiede mio fratello all'amico.

Lui esce dicendo un semplice 'vado a prendere l'attrezzatura'.

"Cosa c'è?" chiede appoggiando le braccia al tavolo.

"Perché mi hai proposta?!" domando leggetmente arrabbiata.

Lui alza le spalle. "Un po' di tempo fa mi hai detto che volevi trovarti un lavoro per mantenerti." inzia a spiegare. "Sono andato a fare richiesta per fare l'allenatore di una squadra di basket e hanno detto che mi faranno sapere." continua spiegandomi la storia nei minimi dettagli. "Perciò quando Adam stava facendo delle foto hai ragazzi, ho scoperto che era Adam Wild."

Per un momento mi sento mancare.

Flashback

"Sei solo la figlia di una puttana." sputa il capitano della squadra di basket.

Io sono immobile. Ormai tutti lo dicono, apparte mio fratello, ma daltronde è vero.

Stringo i denti, rimanendo in silenzio, e lasciando che continui ad insultarmi, finché non vedo un ragazzo tirargli un pugno.

Succede tutto troppo velocemente, un ragazzo moro, lo butta a terra, poi mi prende per mano e corriamo fino in bagno.

"Stai bene?" mi chiede accarezzandomi la guancia.

Annuisco impaurita. Dopo quello che ha fatto a Sam, non so di cosa sia capace.

"Comunque io sono Adam." dice porgendomi la mano.

Arrossisco guardandolo negli occhi. Certo che è davveto bello.

"Eleanor." mi presento stringendogliela.

"E così sei la sorellina di Trav..." afferma.

Annuisco un po' confusa.

"Sono nella sua squadra, mi ha chiesto di terti d'occhio." sorride facendomi l'occhiolino.

"Lascialo perdere." scoppio a ridere.

"Perché?" chiede lui.

Continuo a ridere. "chi mai farebbe da baby-sitter-Stalker ad una ragazza come me?" chiedo ovvia.

Lui sorride.

Finalmente ha capito che non sono una normale e lascerà perdere.

"Io." afferma convinto.

Fine flashback

"Oddio ti senti bene?!" Mio fratello sembra preoccupato.

Mi alzo dal divano. "No no, ho avuto solo un mancamento." mi affretto a dire facendo un gesto con la mano.

"Sono pronto!" urla dalla salotto il fotografo.

Sorpasso la figura di muscolosa del ragazzo, e mi appoggio allo stipite della porta, mentre guardo Ad, sistemare alcune apparecchiature.

È cresciuto così tanto, ma alla fine sono felice, era il suo sogno diventare un fotografo. È stato il mio primo amico, e la mia prima cotta. Adesso capisco perché tutti quei complimenti senza nemmeno conoscermi. Certo, si è fatto un bel ragazzo...

Lo guardo di nascosto, ha mantenuto quel suo ciuffo all'insù marrone, che chiamavo la tempesta di Ad, i suoi occhi sono ancora sorprendentemente come la prima volta che ho incrociato il suo sguardo.

"Cosa ci fai sulla porta?" mi sfotte mio fratello.

Alzo le spalle, per fargli capire che non ho fatto una figuara di merda. "Entravo." dico ovvia.

Lui mi guarda con un sorrisetto malizioso, mentre, nella mia mente, sono consapevole di aver fatto una figuraccia.

"vorrei che ti struccassi completamente... Per il esto, rimani così."

Faccio come ordinato e dopo un quarto d'ora, torno nel salotto.

"Bene." dice il ragazzo mettendosi in piedi dietro la fotocamera.

"Devo chiederti un ultima cosa." dice rivolgendosi a me. "Siediti lì." indica il divano.

Faccio come ha detto e sprofondo tra i morbidi cuscini grigi.

"Guarda quì." mi da le indicazioni.

Solo dopo alcuni istanti, sento il rumore dello scatto.

Merda, non pensavo me la facesse a mia insaputa...

"Perfetta." sorride.

Io faccio una smorfia contrariata. Non credo che una ragazza con una semplice maglietta e dei jeans, sia vestita per fare la modella. Per non parlare dei capelli. Non ho nemmeno avuto il tempo di sistemarli... Mi sento un disastro...

"El." mi richiama Adam. "Adesso alzati e mettiti appoggiata alla cornice della porta."

Meno male che era l'ultima sua richiesta...

Sbuffo, ma poi sorrido e faccio come mi ha detto. C'è un non so che in lui che mi convince srmpre...

"Alza una braccio... Un po' più provocante... E lo sguardo sempre quì."

Dopo vari scatti ringrazia Trav, e inzia a sistemare le sue cose.

"Perche non ti fermi un po' qui?" gli chiede guardandomi con la code dell'occhio

Lui sorride. "No, grazie comunque, amico." rifiuta.

"Nemmeno per un caffettino?" lo provoca.

Lui sbuffa divertito. "E va bene." accetta alla fine.

Mio fratello mi lancia uno sguardo furbo, che io non ricambio, girandomi dall'altra parte, e andando in un'altra stanza.

"Dova vai?" mi chiede lui.

Lo guardo sorridendo vincente. "A preparare il caffè." alzo le spalle.

Mi appoggio sul tavolo, le mie gambe tremano leggermente... Rivederlo dopo tutto questo tempo mi ha fatta esplodere.

Prendo la moca e dopo averla sistemata, la metto sul fuoco.

SPAZIO AUTRICE.

Già, Adam.

Chi mai sarà questo?

Ehila gente!
Come avrete visto, oggi è domenica, e non mercoledì, ma forse, non riusciremo ad aggiornare la prossima settimana, quindi pubblicgiamo il capitolo oggi.

Tornando su questo nuovo ragazzo... Pensate che sia tutto un piano di Travis oppure tutto un piano del destino?

Chi lo sa, certo, rivedere una persona dopo tanto tempo è sempre uno shock.

Aggiorniamo sabato a 5 voti e 2 commenti. Mi raccomando, la cosa importante non è votare, ma commentare. Ci teniamo a sapere cosa ne pensate.

Piccolo anticipo:

-"Chi era?"- domanda calmo.

-"Nessuno che ti interessi."- sputo piatta.

-"Okay. Fa come vuoi."- dice.

Il mio cuore non regge più i battiti cardiaci, credo che tra poco esploderà...

-"Ah!"- dice. -"Sabato ho un incontro. Tu verrai?"- domanda speranzoso.

-"No..."- rifiuto con voce fredda.

Non aggiungo altro! Bye Bye!

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