Festival di Sanremo

By LeaRivMusa

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Il titolo parla da sé. // The title speaks for itself. More

Copyright
Storia del festival(ITA & ENG//Parte01)
1951 - Nilla Pizzi, Grazie dei fior(Cap.003 ITA)
1951 - Nilla Pizzi, Grazie dei fior(Cap.004 ENG)
1952 - Nilla Pizzi, Vola colomba(Cap.005 ITA)
1952 - Nilla Pizzi, Vola colomba(Cap.006 ENG)
1953 - Carla Boni e Flo Sandon's, Viale D'Autunno (Cap.007 ITA)
1953 - Carla Boni e Flo Sandon's, Viale D'Autunno (Cap.008 ENG)
1954 - Giorgio Consolini e Gino Latilla , Tutte le mamme ( Cap.009 ITA)
1954 - Giorgio Consolini e Gino Latilla , Tutte le mamme ( Cap.010 ENG)
1955 - Claudio Villa e Tullio Pane, Buongiorno tristezza (Cap.011 ITA)
1955 - Claudio Villa e Tullio Pane, Buongiorno tristezza (Cap.012 ENG)
1956 - Franca Raimondi, Aprite Le Finestre (Cap.013 ITA)
1956 - Franca Raimondi, Aprite Le Finestre (Cap.014 ENG)
1957 - Claudio Villa e Nunzio Gallo, Corde della mia chitarra ( Cap.015 ITA)
1957 - Claudio Villa e Nunzio Gallo, Corde della mia chitarra ( Cap.016 ENG)
1958 - Domenico Modugno e Johnny Dorelli, Nel Blu Dipinto Di Blu (Cap.017 ITA)
1958 - Domenico Modugno e Johnny Dorelli, Nel Blu Dipinto Di Blu (Cap.018 ENG)
1959-Domenico Modugno e Johnny Dorelli, Piove(Ciao Ciao Bambina)(Cap.019 ITA)
1959-Domenico Modugno e Johnny Dorelli, Piove(Ciao Ciao Bambina)(Cap.020 ENG)
1960 - Tony Dallara e Renato Rascel, Romantica (Cap.021 ITA)
1960 - Tony Dallara e Renato Rascel, Romantica (Cap.022 ENG)
1961 - Betty Curtis e Luciano Tajoli, Al di Là (Cap.023 ITA)
1961 - Betty Curtis e Luciano Tajoli, Al di Là (Cap.024 ENG)
1962 - Domenico Modugno e Claudio Villa, Addio...Addio (Cap.025 ITA)
1962 - Domenico Modugno e Claudio Villa, Addio...Addio (Cap.026 ENG)
1963 - Tony Renis ed Emilio Pericoli, Uno per tutte (Cap.027 ITA)
1963 - Tony Renis ed Emilio Pericoli, Uno per tutte (Cap.028 ENG)
1964-Gigliola Cinquetti e Patricia Carli, Non Ho L'età(Per Amarti)(Cap.029 ITA)
1964-Gigliola Cinquetti e Patricia Carli, Non Ho L'età(Per Amarti)(Cap.030 ENG)
1965 - Bobby Solo e New Christy Minstrels, Se piangi se Ridi (Cap.031 ITA)
1965 - Bobby Solo e New Christy Minstrels, Se piangi se Ridi (Cap.032 ENG)
1966 - Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti, Dio come ti amo (Cap.033 ITA)
1966 - Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti, Dio come ti amo (Cap.034 ENG)
1967 - Claudio Villa e Iva Zanicchi, Non pensare a me (Cap.035 ITA)
1967 - Claudio Villa e Iva Zanicchi, Non pensare a me (Cap.036 ENG)
1968 - Sergio Endrigo e Roberto Carlos Braga, Per te (Cap.037 ITA)
1968 - Sergio Endrigo e Roberto Carlos Braga, Per te (Cap.038 ENG)
1969 - Bobby Solo e Iva Zanicchi, Zingara (Cap.039 ITA)
1969 - Bobby Solo e Iva Zanicchi, Zingara (Cap.040 ENG)
1970-Adriano Celentano e Claudia Mori, Chi non lavora non fa l'amore(Cap.041)
1970-Adriano Celentano e Claudia Mori, Chi non lavora non fa l'amore(Cap.042)
1971 - Nada e Nicola Di Bari, Il cuore è uno zingaro (Cap.043 ITA)
1971 - Nada e Nicola Di Bari, Il cuore è uno zingaro (Cap.044 ENG)
1972 - Nicola Di Bari, I giorni dell'arcobaleno (Cap.045 ITA)
1972 - Nicola Di Bari, I giorni dell'arcobaleno (Cap.046 ENG)
1973 - Peppino Di Capri, Un grande amore e niente più (Cap.047 ITA)
1973 - Peppino Di Capri, Un grande amore e niente più (Cap.048 ENG)
1974 - Iva Zanicchi, Ciao cara come stai? (Cap.049 ITA)
1974 - Iva Zanicchi, Ciao cara come stai? (Cap.050 ENG)
1975 - Gilda, Ragazza del Sud (Cap.051 ITA)
1975 - Gilda, Ragazza del Sud (Cap.052 ENG)
1976 - Peppino Di Capri , Non lo faccio più (Cap.053 ITA)
1976 - Peppino Di Capri , Non lo faccio più (Cap.054 ENG)
1977 - Homo Sapiens, Bella Da Morire (Cap.055 ITA)
1977 - Homo Sapiens, Bella Da Morire (Cap.056 ENG)
1978 - Matia Bazar, E dirsi ciao (Cap.057 ITA)
1978 - Matia Bazar, E dirsi ciao (Cap.058 ENG)
1979 - Mino Vergnaghi , Amare (Cap.059 ITA)
1979 - Mino Vergnaghi , Amare (Cap.060 ENG)
1980 - Totò Cutugno, Solo noi (Cap.061 ITA)
1980 - Totò Cutugno, Solo noi (Cap.062 ENG)
1981 - Alice, Per Elisa (Cap.063 ITA)
1981 - Alice, Per Elisa (Cap.064 ENG)
1982 - Riccardo Fogli, Storie di tutti i giorni (Cap. 065 ITA)
1982 - Riccardo Fogli, Storie di tutti i giorni (Cap.066 ENG)
1983 - Tiziana Rivale, Sarà quel che sarà (Cap. 067 ITA)
1983 - Tiziana Rivale, Sarà quel che sarà (Cap.068 ENG)
1984 - Al Bano e Romina Power, Ci sarà (Cap.069 ITA)
1984 - Al Bano e Romina Power, Ci sarà (Cap.070ENG)
1985 - I Ricchi e Poveri, S e m'Innamoro (Cap.071 ITA)
1985 - I Ricchi e Poveri, S e m'Innamoro (Cap.072 ENG)
1986 - Eros Ramazzotti, Adesso Tu (Cap.073 ITA)
1986 - Eros Ramazzotti, Adesso Tu ( Cap.074 ENG)
1987-Gianni Morandi, Enrico Ruggeri ed Umberto Tozzi, Si può dare di più(Cap.75)
1987-Gianni Morandi, Enrico Ruggeri ed Umberto Tozzi, Si può dare di più(Cap.76)
1988 - Massimo Ranieri, Perdere l'amore (Cap.077 ITA)
1988 - Massimo Ranieri, Perdere l'amore (Cap.078 ENG)
1989 - Anna Oxa e Fausto Leali, Ti Lascerò (Cap.079 ITA)
1989 - Anna Oxa e Fausto Leali, Ti Lascerò (Cap.080 ENG)
1990 - I Pooh, Uomini Soli (Cap.081 ITA)
1990 - I Pooh, Uomini Soli (Cap.082 ENG)
1991 - Riccardo Cocciante, Se stiamo insieme (Cap. 083 ITA)
1991 - Riccardo Cocciante, Se stiamo insieme (Cap.084 ENG)
1992 - Luca Barbarossa, Portami a ballare (Cap.085 ITA)
1992 - Luca Barbarossa, Portami a ballare (Cap.086 ENG)
1993 - Enrico Ruggeri, Mistero (Cap. 087 ITA)
1993 - Enrico Ruggeri, Mistero (Cap.088 ENG)
1994 - Aleandro Baldi, Passerà (Cap.089 ITA)
1994 - Aleandro Baldi, Passerà (Cap.090 ENG)
1995 - Giorgia, Come Saprei (Cap.091 ITA)
1995 - Giorgia, Come Saprei (Cap.092 ENG)
1996 - Ron e Tosca, Vorrei incontrarti fra cent'anni (Cap.093 ITA)
1996 - Ron e Tosca, Vorrei incontrarti fra cent'anni (Cap.094 ENG)
1997 - I Jalisse, Fiumi di parole (Cap.095 ITA)
1997 - I Jalisse, Fiumi di parole (Cap.096 ENG)
1998 - Annalisa Minetti, Senza te o con te (Cap.097 ITA)
1998 - Annalisa Minetti, Senza te o con te (Cap.098 ENG)
1999 - Anna Oxa, Senza pietà (Cap.099 ITA)
1999 - Anna Oxa, Senza pietà (Cap.100 ENG)
2000 - Avion Travel, Sentimento (Cap.101 ITA)
2000 - Avion Travel, Sentimento (Cap.102 ENG)
2001-Elisa, Luce(Tramonti a Nord Est)(Cap.103 ITA)
2001-Elisa, Luce(Tramonti a Nord Est)(Cap.104 ENG)
2002 - Matia Bazar, Messaggio d'amore (Cap.105 ITA)
2002 - Matia Bazar, Messaggio d'amore (Cap.106 ENG)
2003 - Alexia, Per dire di no (Cap.107 ITA)
2003 - Alexia, Per dire di no (Cap.108 ENG)
2004 - Marco Masini, L'uomo volante (Cap.109 ITA)
2004 - Marco Masini, L'uomo volante (Cap.110 ENG)

Storia del festival(ITA & ENG//Parte02)

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By LeaRivMusa

~~//ITA//~~

Iniziato in sordina nel 1951, Il Festival di Sanremo si è trasformato in una macchina commerciale perfetta. Tra scandali, polemiche e tanta musica.

Qualcuno nel dopo guerra definì il Festival di Sanremo "la grande evasione": la colonna sonora di un'Italia canterina che si affacciava alla modernità, con il sole in fronte e la voglia di fischiettare. Dalla prima edizione (1951) ha fatto molta strada, cambiato location, pubblico e soprattutto format. Fino a diventare un prodotto commerciale da migliaia di euro amato, odiato e sempre discusso. Eppure in origine nessuno lo prese davvero sul serio.

La prima edizione si tenne nel Salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo: il pubblico era seduto intorno a tavolini da vecchio café chantant e mentre i cantanti si esibivano, loro cenavano, tra l'andirivieni dei camerieri.

Il pubblico era scarso, tanto che fu necessario trovare delle persone da sistemare ai tavolini rimasti vuoti nella grande sala», racconta Leonardo Campus nel suo libro Non solo canzonette (Le Monnier). «Non era tanto per il prezzo - 500 lire non era una cifra impossibile - ma per il fatto che fino a quel momento il pubblico del casinò era abituato a manifestazioni di maggiore livello culturale».

A vincere la gara di allora fu Nilla Pizzi, che stracciò tutti con la canzone Grazie dei fiori. Sarà sempre lei, negli anni successivi, a far cantare gli italiani con Vola colomba, a fare una criptica critica sociale con Papaveri e papere - in cui alcuni videro una satira contro i potenti democristiani - e a inneggiare alla speranza con Una donna prega.

Nel 1953 poi, a due anni dal debutto, qualcosa cambiò: sparirono i tavolini della sala e si decise di far accedere gli ospiti solo se muniti di invito. I bagarini pare ne vendessero sottobanco alcuni all'esorbitante cifra di 10.000 lire (circa 130 euro di oggi). La stampa si interessò seriamente al fenomeno, a cui partecipavano sempre più concorrenti. Il dado era tratto.

Due anni dopo fu la volta infatti della prima diretta televisiva: non andò in onda tutta la trasmissione, ma la Rai si collegò con il Casinò Municipale di Sanremo alle 22:45, in "seconda serata", al termine del varietà Un due tre di Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. Il circuito mediatico era attivato. L'opinione pubblica parlava del Festival, si interessava dei suoi cantanti e soprattutto fischiettava le loro canzoni.

Fino a quando Mr. Volare (come Oltreoceano ribattezzarono Domenico Modugno) fece LA canzone: dal palco del Festival nel 1958 intonò una delle melodie più celebri della storia della musica italiana Nel blu dipinto di blu (poi nota come "Volare" per via del celebre ritornello).

Sembrava un redentore: cantava a braccia aperte e la sua melodia era liberatoria, ottimista, energizzante.

Anni dopo, sembrerà un anticipo del boom economico. La canzone accompagnò infatti la svolta degli Anni '50, quando il nostro Paese girò pagina, perdendosi "nel blu dipinto di blu" del nuovo benessere. Il Paese cominciò a crescere del 5,8% all'anno, il reddito degli italiani era raddoppiato, i costumi rivoluzionati.

Nel blu dipinto di blu fu un punto di rottura anche musicale: segnò l'inizio di una nuova era per la canzone italiana, influenzata dal rock e dallo swing.

A confermarlo, due anni dopo, fu l'arrivo sul palco di un giovane che si dimenava al grido di 24mila baci e che anagraficamente poteva essere il figlio di Nilla Pizzi. Era Adriano Celentano e portava in scena la modernità: con lui arrivava il rock'n'roll e una nuova categoria sociale, fino a quel momento poco considerata, i giovani.

 Gli Anni '60 furono infatti dominati da una generazione che rivendicava nuove regole (anche a Sanremo), e tutti entreranno nel mito. C'era una ragazza di Busto Arsizio con i capelli cotonati, nel 1961: era Mina, con le sue Mille bolle blu. Un altro era un "diavolo", classe 1941. Aveva un ciuffo alla Elvis e un nome americano che mascherava le sue origini umbre: Little Tony, alias Antonio Ciacci.

Con lui c'era Lucio Dalla, che aveva appena fondato un gruppo in salsa bolognese: gli Idoli. E Luigi Tenco, che nel 1967 andò a Sanremo con la sua Ciao amore, ciao. L'esperienza fu tragica: dopo l'eliminazione si suicidò in una camera d'albergo di Sanremo.

La morte di sembrò un triste presagio. L'energia e la vitalità degli Anni '60 infatti non durarono a lungo. Dopo la , a Milano, l'Italia si svegliò dal sogno e si trovò catapultata negli "anni di piombo". Il Festival della canzone non ne fu immune: il clima pesante che avvolgeva il Paese relegò la kermesse musicale in un cono d'ombra in cui rimase per gran parte degli Anni '70.

Intanto si mise mano alla formula del Festival, alla location e ai cantanti. Nel 1977 la sede cambiò e si scelse il Teatro Ariston. Poi si sperimentarono nuove formule capaci di interpretare un mondo in trasformazione: si aprì la kermesse alla musica internazionale e sul suo palco si fecero salire ospiti stranieri come Grace Jones.

GLI ANNI '80. Pochi anni dopo sullo stesso palco salirono i Kiss (1981), i Duran Duran (1985), i R.E.M (1999) e molti altri. E soprattutto Pippo Baudo l'anima del Festival dagli Anni'80 in poi (con le sue 13 conduzioni). L'Italia intanto si era abituata ai varietà, a Fantastico, a Heather Parisi che ballava Cicale, a Romina Power che cantava Il ballo del qua qua e alle televisioni commerciali. Ora era pronta per un festival nuovo.

Nell'edizione del 1980 il conduttore Claudio Cecchetto volle al suo fianco il comico Roberto Benigni. L'edizione passò alla storia per lo "scandaloso" bacio di 45 secondi tra lui e la valletta Olimpia Carlisi e per l'epiteto Wojtilaccio con cui apostrofò il nuovo Papa, Giovanni Paolo II.

BEPPE GRILLO SUPERSTAR. Le edizioni successive non furono meno chiacchierate. Tra i comici chiamati oltre al Trio Solenghi ci sarà infatti anche Beppe Grillo, allora una star satirica dei palinsesti. Nell'edizione del 1989 si portò a casa anche una querela. Un vaffa in diretta? No, ma comunicò il suo compenso in diretta e lesse immaginarie penali previste dal contratto nel caso in cui avesse detto che "i socialisti rubano". L'edizione alla fine fu vinta da Fausto Leali e Anna Oxa che cantavano Ti lascerò ma la conduzione zoppicante dei cosiddetti "figli d'arte" (figli di personaggi famosi del mondo dello spettacolo) fece discutere, almeno quanto Beppe Grillo.

Ma gli scandali a Sanremo sono mai mancati. E quando non erano per eccesso di satira, erano per eccesso di esibizionismo. Nel 1987 (edizione vinta da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con Si può dare di più) la cantante Patsy Kensit indossò un vestito minimal e durante la performance una spallina "traditrice" le scoprì il seno. La notizia occupò le riviste di gossip per giorni.

Otto anni dopo ci fu in diretta la protesta un uomo che minacciò di buttarsi dalla galleria dell'Ariston gridando che il festival sarebbe stato vinto da Fausto Leali. Pippo Baudo lo trattenne. E l'Italia intera (o quasi) tirò un sospiro di sollievo.

Ma gli scandali non erano ancora finiti. Non ultimo quello del 2011: nessuno ricorda che quell'edizione fu vinta da Roberto Vecchioni con la sua canzone Chiamami ancora amore ma tutti ricordano lo spacco rivelatore di Belen Rodriguez.

PERCHÉ SANREMO È SANREMO. E anche se era convinzione diffusa che a seguire il Festival fosse un pubblico "tradizionale", magari anche un po' anzianotto, negli ultimi anni Sanremo ha fatto registrare grandi numeri anche sul digitale e sui social network, nonché su RaiPlay grazie ai tanti che seguono la diretta della kermesse attraverso internet. "Perché Sanremo è Sanremo" anche in streaming.

---(Angolo Scrittrice)---

(Queste info sono state prese dal sito Focus link a seguire, qui sotto⬇️ https://www.focus.it/cultura/storia/festival-sanremo-storia)

(Le info del precedente capitolo sono state prese dal sito Rai cultura link a seguire, qui sotto⬇️ https://www.raicultura.it/storia/foto/2020/01/Sanremo-86825077-9549-445f-b48e-e66ac0d90835.html)

Detto questo, fatemi sapere qui sotto nei commenti⬇️ cosa ne pensate di questo capitolo introduttivo. Ora posso lasciarvi alla lettura del prossimo capitolo. 

By Lea ^ _ ~

~~//ENG//~~

Started quietly in 1951, the Sanremo Festival has turned into a perfect commercial machine. Among scandals, controversies and a lot of music.

Someone in the post-war period defined the Sanremo Festival as 'the great escape': the soundtrack of a singing Italy facing modernity, with the sun on its forehead and the desire to whistle. Since the first edition (1951), it has come a long way, changed location, audience and above all format. Until it became a thousands-euro commercial product loved, hated and always discussed. Yet originally nobody really took it seriously.

The first edition was held in the Salone delle feste of the Casino Municipale in Sanremo: the audience was seated around the tables of an old café chant and while the singers performed, they dined, amidst the comings and goings of the waiters.

The audience was sparse, so much so that it was necessary to find people to sit at the empty tables in the large hall,' says Leonardo Campus in his book Non solo canzonette (Le Monnier). 'It was not so much the price - 500 lire was not an impossible sum - but the fact that up to that time the casino's public was used to events of a higher cultural level'.

Then in 1953, two years after its debut, something changed: the tables in the hall disappeared and it was decided that guests could only enter if they had an invitation. Rumour has it that scalpers were selling some for the exorbitant sum of 10,000 lire (about 130 euros today).The press took a serious interest in the phenomenon, in which more and more competitors were participating. The die was cast.

In fact, two years later it was the turn of the first live television broadcast: the whole show was not aired, but the RAI did connect with the Casino Municipale di Sanremo at 10.45 p.m., in the 'second evening', at the end of the variety show Un due tre by Ugo Tognazzi and Raimondo Vianello. The media circuit was activated. The public talked about the Festival, took an interest in its singers and above all whistled their songs.

Until Mr Volare (as Domenico Modugno was renamed overseas) made THE song: from the stage of the Festival in 1958 he sang one of the most famous melodies in the history of Italian music Nel blu dipinto di blu (later known as 'Volare' because of the famous refrain).He sounded like a redeemer: he sang with open arms and his melody was liberating, optimistic, energising. Years later, it sounded like a foretaste of the economic boom. In fact, the song accompanied the turning point of the 1950s, when our country turned over a new leaf, losing itself 'in the blue painted blue' of the new prosperity. The country began to grow by 5.8 per cent a year, the income of Italians had doubled, customs revolutionised. Nel blu dipinto di blu was also a musical breaking point: it marked the beginning of a new era for Italian song, influenced by rock and swing. Confirming this, two years later, was the arrival on stage of a young man wiggling to the cry of 24mila baci (24,000 kisses) and who could have been Nilla Pizzi's son. He was Adriano Celentano and he brought modernity to the stage: with him came rock'n'roll and a new social category, until then little considered, the young.

The 1960s were in fact dominated by a generation that claimed new rules (even at Sanremo), and everyone entered the myth. There was a girl from Busto Arsizio with backcombed hair, in 1961: she was Mina, with her Thousand Blue Bubbles. Another was a 'devil', class of 1941. He had an Elvis-like quiff and an American name that masked his Umbrian origins: Little Tony, alias Antonio Ciacci.

With him was Lucio Dalla, who had just founded a group in Bolognese sauce: the Idols. And Luigi Tenco, who went to Sanremo in 1967 with his Ciao amore, ciao. The experience was tragic: after his elimination he committed suicide in a hotel room in Sanremo.

His death seemed a sad omen. The energy and vitality of the 1960s did not last long. After the , in Milan, Italy woke up from the dream and found itself catapulted into the 'anni di piombo'. The Song Festival was not immune: the heavy climate that enveloped the country relegated the music festival to a cone of shadow in which it remained for most of the 1970s.

In the meantime, work was done on the Festival formula, the location and the singers. In 1977, the venue changed and the Ariston Theatre was chosen. Then new formulas capable of interpreting a changing world were experimented with: the kermesse was opened to international music and foreign guests such as Grace Jones were brought onto its stage.

THE 1980S. A few years later, Kiss (1981), Duran Duran (1985), R.E.M. (1999) and many others took to the same stage. And above all Pippo Baudo, the soul of the Festival from the 1980s onwards (with his 13 conductions). Meanwhile, Italy had become accustomed to variety shows, to Fantastico, to Heather Parisi dancing Cicale, to Romina Power singing Il ballo del qua qua, and to commercial television. Now she was ready for a new festival.

In the 1980 edition, host Claudio Cecchetto wanted comedian Roberto Benigni at his side. The edition went down in history for the 'scandalous' 45-second kiss between him and the assistant Olimpia Carlisi and for the epithet Wojtilaccio with which he apostrophised the new Pope, John Paul II.

BEPPE GRILLO SUPERSTAR. The following editions were no less talked about. Among the comedians called in addition to the Trio Solenghi was Beppe Grillo, then a satirical star of the programme schedules. In the 1989 edition he even brought home a lawsuit. A live hoax? No, but he announced his fee live and read imaginary penalties in his contract in case he said that 'socialists steal'. The edition was eventually won by Fausto Leali and Anna Oxa who sang Ti lascerò but the limp conducting of the so-called 'figli d'arte' (children of famous people from the world of show business) caused controversy, at least as much as Beppe Grillo.

But scandals at Sanremo have never been lacking. And when they were not for excess of satire, they were for excess of exhibitionism. In 1987 (the edition won by Gianni Morandi, Enrico Ruggeri and Umberto Tozzi with Si può dare di più) singer Patsy Kensit wore a minimal dress and during the performance a 'cheating' shoulder strap revealed her breasts. The news occupied the gossip magazines for days.

Eight years later there was a live protest by a man who threatened to jump from the Ariston gallery shouting that the festival would be won by Fausto Leali. Pippo Baudo held him back. And the whole of Italy (or almost) breathed a sigh of relief.

But the scandals were not over yet. Not least the one in 2011: no one remembers that edition was won by Roberto Vecchioni with his song Chiamami ancora amore (Call me love again) but everyone remembers Belen Rodriguez's revealing split.

BECAUSE SANREMO IS SANREMO. And even if it was widely believed that it was a 'traditional' audience that followed the Festival, perhaps even a little older, in recent years Sanremo has also recorded great numbers on digital and social networks, as well as on RaiPlay thanks to the many who follow the live broadcast of the kermesse through the internet. "Because Sanremo is Sanremo" also in streaming.

---(Writing Corner)---

(This info was taken from Focus link to follow, here under⬇️ https://www.focus.it/cultura/storia/festival-sanremo-storia)

(This info was taken from Rai cultura link to follow, here under⬇️ https://www.raicultura.it/storia/foto/2020/01/Sanremo-86825077-9549-445f-b48e-e66ac0d90835.html)

That said, let me know below at commenti⬇️ what you think of this introductory chapter. I can now leave you to read the next chapter. 

By Lea ^ _ ~

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