Middle Summer - L'estate In C...

By Lolslovesbooks

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Daphne e Liam non si sopportavano da anni. Probabilmente si odiavano. Lei, 17 anni, bionda e faccia d'angelo... More

Prologo
Capitolo 1 (Daphne)
Capitolo 2 (Liam)
Capitolo 3 (Daphne)
Capitolo 4 (Liam)
Capitolo 5 (Daphne)
Capitolo 6 (Daphne)
Capitolo 7 (Liam)
Capitolo 8 (Daphne)
Capitolo 9 (Liam)
Capitolo 10 (Daphne)
Capitolo 12 (Liam)
Capitolo 13 (Daphne)
Capitolo 14 (Daphne)
Capitolo 15 (Liam)
Capitolo 16 (Liam)
Capitolo 17 (Daphne)
Capitolo 18 (Liam)
Capitolo 19 (Daphne)
Capitolo 20 (Liam)
Capitolo 21 (Daphne)
Capitolo 22 (Daphne)
Capitolo 23 (Daphne)
Capitolo 24 (Daphne)
Capitolo 25 (Daphne)
Capitolo 26 (Daphne)
Capitolo 27 (Daphne)
Capitolo 28 (Liam)
Capitolo 29 (Liam)
Capitolo 30 (Daphne)
Capitolo 31 (Daphne)
Capitolo 32 (Liam)
Capitolo 33 (Daphne)
Capitolo 34 (Liam)
Capitolo 35 (Daphne)
Capitolo 36 (Liam)
Capitolo 37 (Daphne)
Capitolo 38 (Daphne)
Capitolo 39 (Liam)
Capitolo 40 (Daphne)
Capitolo 41 (Daphne)
Epilogo

Capitolo 11 (Liam)

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By Lolslovesbooks

Avevo ancora il suo profumo addosso quando arrivai nel bagno di camera mia mi abbassai i pantaloni e iniziai a masturbarmi. Neanche due minuti ci misi per venire così forte che volevo urlare. Cazzo.

Avevamo oltrepassato il limite. Ma mi era fottutamente piaciuto. Non potevo più ignorare questo desiderio profondo che provavo per Daphne. Non so neanche come sia cominciato tutto.

Cazzo se Jacob fosse ancora in vita e venisse a sapere di noi due sono certo che mi ammazzerebbe.
Però che cavolo meglio io che qualcun altro no?
Andai a letto talmente sfinito che sarei potuto crollare in quel momento. Infatti fu così.

Avevo una voglia matta di rivedere Daphne così andai a casa sua.
Mi aprì proprio l'oggetto dei miei desideri con un sorriso talmente ampio che mi sciolse il cuore.
Non potevo aspettare oltre e la baciai.

"Ma che fai ci sono i miei di là" mi spinse via e sorrisi.

"E quindi? Mi sei mancata streghetta. Se voglio baciarti ti bacio punto".

"Ok ma non voglio che ci vedano devi essere più discreto".

Mi avvicinai come un puma alla sua preda "i gemiti di ieri sera non mi sembravano discreti o mi sbaglio?".

Arrossì all'istante e adoravo quando lo faceva.

"Liam dai smettila.." davvero adorabile.

"Che ne dici se ce ne andiamo da qui così ti posso baciare quanto voglio? Magari in un posto dove nessuno possa sentirti..".

Mi spinse di nuovo via.

"Vado a prendere la borsa".

Brava bambina.


Finalmente arrivammo a destinazione. Io ci venivo spesso in quel posto ma sempre da solo. Non ci avevo mai portato nessuno. Fino a quel momento.

Era uno stagnetto abbandonato ma non inquinato perché non ci veniva davvero mai nessuno. Scoprii questo posto a 16 anni, avevo appena preso la patente e avevo voglia di esplorare e vedere posti mai visti.

E da allora questo diventò il luogo dove venivo per rintanarmi e stare da solo con i miei pensieri. Era un piccolo stagno circondato da alberi alti e folti. Un ponticello lo attraversava. Sembrava il posto ideale per meditare per via della calma che c'era, gli unici suoni che si sentivano era quello degli uccellini.

La faccia di Daphne rispecchiava i sentimenti che avevo provato io quando avevo visto questo posto per la prima volta.
Era stupita dalla bellezza e dalla tranquillità del luogo.

"Non sapevo ci fosse uno stagno qui, è la prima volta che ci vengo. È bellissimo qui Liam".

La abbracciai da dietro "ti piace? L'ho scoperto qualche anno fa e da allora ci vengo spesso".

La sentii irrigidirsi "ah si? E ci vieni da solo?".

Sorrisi quando capii che era gelosa. Ma non doveva. Non ce n'era motivo.

"Si.. O forse no" scherzai è mi diede una gomitata nel fianco.

Iniziai a ridere per davvero e la ripresi tra le mie braccia.

"No sciocca streghetta non ci ho portato mai nessuno qui. Tu sei la prima. Mi faceva piacere farti vedere il mio posto preferito al mondo".

"Davvero?" disse emozionata.

Cavolo non potevo resistere a quel faccino che si ritrovava.
La baciai prima dolcemente. Poi come ogni volta un fuoco si impossessava di me e non potei fare a meno di approfondire quel bacio.
Aveva un sapore così dolce che ne stavo diventando ossessionato.

Il pomeriggio passò in fretta tra qualche chiacchera, qualche bacio e prese in giro.
Adoravo passare il tempo con Daphne. Non volevo mai separarmi.
Era sorpresa di vedere che avevo portato una coperta e qualcosa da mangiare. Non sapeva che avevo organizzato tutto.

I sandwich erano decisamente il mio forte, un po' di frutta e il cioccolato al latte che sapevo che ne andava matta. Mi baciò dalla felicità. Le avrei regalato tutto il cioccolato del mondo lo giuro.
Sarei potuto restare così all'infinito. Su quel prato abbracciato a lei. A parlare di nulla e di tutto.

Il sole stava tramontando. Segno che era ora di mettere via tutto e tornare a casa. Non volevo farlo ma non potevo tenerla tutta per me per sempre no?

"No dai ti prego restiamo un altro po! Si sta così bene qui" mise il broncio.

Era così bella con i capelli sparsi intorno a lei. Forse invece che una strega era una sirena e mi aveva ammaliato con la sua voce. Mi perdevo in lei ogni volta che la guardavo.
Mi tirò a se baciandomi sulle labbra. Poi si spostò sulla mandibola e poi sul collo.
Dio se continuava così sarei impazzito.

"Stai cercando di confondermi con la seduzione piccola strega?" dissi con voce bassa e roca

"Ci sto riuscendo?" disse leccandomi il lobo dell'orecchio.

Mi posizionai meglio tra le sue gambe in modo da avere la perfetta frizione tra i centri del nostro piacere. Ansimó e la baciai con intensità. Volevo divorarla.

Continuammo così per qualche minuto e la sentii ansimare più velocemente. Cazzo non credevo potesse venire così. Mi fece andare su di giri. Allora continuai a muovermi ma ero al limite anche io.

"Liam.. Ah"

"Vieni con me piccola" la sentii tremare sotto di me e io non riuscii a fermarmi e venni anche io nelle mutande.

Cazzo come un vero ragazzino. Ma ero troppo eccitato, Daphne sembrava la mia cryptonite.
Ansimavamo l'uno addosso all'altro finché il cuore riprese a battere in modo normale.

"È stato.. È stato.." non riusciva a finire la frase.

"Così eccitante che sono venuto nelle mutande come uno stupido ragazzino. Cazzo Daphne solo tu mi fai questo effetto come devo fare con te?".

Sgranó quei suoi bellissimi occhi.

"Davvero sei.. Venuto? È una cosa buona?" disse super in imbarazzo.

"Per te sicuramente streghetta per me un po meno.. Non riesco a controllarmi con te e questo è un problema.. Bello grosso direi".

Scoppiò a ridere ed era la risata più bella del mondo.

"Non ti devi vergognare, almeno non con me.. A me.. È piaciuto tanto".

"Ti posso fare una domanda? Senza che ti arrabbi ovviamente" annuì.

"Ti ha mai toccato nessuno come ti ho toccato io?" forse faceva più paura a me fare quella domanda che a lei sentirla.

Scosse la testa e mi sentii subito leggero, direi proprio sollevato

"No nessuno.. È un problema?" chiese allarmata.

Cazzo se non era un problema, era proprio quello che volevo sentire. Scossi a mia volta la testa sorridendole.

"Solo.." ah no non mi piaceva affatto quel solo.

"Solo cosa Daphne?" dissi quasi arrabbiato. Qualcun altro l'aveva toccata? Cazzo nessuno poteva farlo. Nessuno all'infuori di me ovviamente.

"Solo una volta mi sono toccata da sola.." ecco quello? Quello non pensavo proprio di sentirlo e mi fece eccitare subito.

"La mattina dopo la festa a casa tua.. Mi ero svegliata dopo un sogno che avevo fatto.. Su noi due.. Nella piscina.. Insomma mi avevi lasciato addosso una strana sensazione che non sapevo come toglierla così iniziai a toccarmi.. Pensando a te Liam. Alle tue mani, alla tua bocca e.. Poi mi sono liberata di quella strana sensazione.. Oddio che vergogna non so neanche perché te l'ho raccontato" disse infine coprendosi la faccia.

Mi ero fermato all'immagine di lei che si toccava pensando a me.

"Daphne non ti coprire." dissi serio. "Quello che mi hai appena detto, lo porterò con me sempre perché sapere questo non fa altro che eccitarmi da impazzire. Sai quante volte mi sono toccato pensando a te? Alla tua pelle. Al tuo sapore. Quindi non ti vergognare perché io ho fatto esattamente lo stesso. E continuerò a farlo perché non mi basti mai" dissi baciandola dolcemente..

Era calda e morbida e io non avrei mai voluto muovermi ma si era fatto tardi. Io avevo bisogno di una doccia e lei doveva tornare a casa era già buio.

Mettemmo via tutte le cose tra un bacio rubato e un altro.
Nel tragitto verso casa le tenni la mano tutto il tempo.
Mi si stringeva il cuore a lasciarla a casa ma ci saremmo visti tutti i giorni. Altrimenti l'avrei rapita e portata con me ovunque volesse andare.

"Ci vediamo domani streghetta" dissi baciandole il dorso della mano.

"Ecco in realtà domani mi vedo con le altre quindi non so se riusciamo a vederci".

Ah. Ok. "Allora ci sentiamo per messaggio".

Sorrise. "Certo mani da diavolo".

Mani da diavolo? Capì che ero confuso, dov'era il mio mr demonio? Mi piaceva il soprannome che mi aveva dato tempo fa.

Rise "hai le mani del diavolo perché ogni volta che mi sfiori mi fai venire voglia di peccare" sussurrò all'orecchio.

L'avevo già detto che era sfacciata? Amavo quel suo lato.

"Vai prima che ti sequestri e non ti lasci mai più".

Un bacio veloce e si diresse a casa.
E io ero  in paradiso.

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