Romantics are the new rebels.

By Alex99995

13.3K 509 618

E se Phil Coulson avesse avuto una figlia? Adottata dopo la morte del padre da niente poco di meno che Tony S... More

Cast 1️⃣
Prologue
Avengers compound
I want to
Jake Seresin
Welcome party
You are late
Peggy Carter
New team
Crash
Jealousy
Stop me
Babysitting
C4
From lovers to enemies
You were there with me
Family dinner
Confession
Date?
First time
Perfect timing
Fucky, marry, kiss
Oh, shit
4 of July
Official training
Fire meets gasoline
That's my girl
Cast 2️⃣
Future
Director
Winter soldier
Secretary Ross
Deal
New journey
London
Miss you
Everett Ross
Wakanda
Berlin
Oh, fuck
Knee
The Tourist
Mum and dad
A mother knows everything

What's a soulmate?

330 12 31
By Alex99995

<<Sei rientrata tardi ieri sera.>> afferma Steve con il fiatone.

<<Mi stavi controllando?>> domando perplessa tentando di colpirlo per l'ennesima volta da quando abbiamo iniziato l'allenamento.

<<Tuo padre non c'è qualcuno dovrà anche farlo, no?>> chiede retorico.

<<Non ho più dodici anni, capitano.>> gli ricordo divertita.

<<Non ricordarmelo.>> bisbiglia quasi sovrappensiero pensando forse di non essere sentito.

Eppure lo faccio.

Tento di colpirlo ancora ma non so come mi ritrovo due metri più lontana. Perciò nervosa e impaziente di metterlo al tappeto, prendo la rincorsa sottovalutando però anche la sua di mossa.  Infatti la mia gamba , pronta a colpirlo all'addome, si ritrova magicamente stretta intorno al suo bacino fluttuando nell'aria. In parole povere: sono tra le braccia di Steve.

Le mie mani allacciate dietro alla sua nuca, le mie gambe strette intorno al suo addome allenato. Le sue di mani invece mi sorreggono le gambe, più precisamente le cosce stringendole con possessione e attenzione forse timoroso che possa sfuggirgli.

E per la seconda mattinata di fila, il premio per la posizione meno consona... va a noi!

Con questa posizione sono leggermente più alta di lui, costringendolo a tenere il suo viso alzato solo per guardarmi fisso negli occhi. C'è una luce particolare questa mattina, una luce che ieri non c'era. Sembra malizia, lussuria, desiderio.
Ma... mi starò sicuramente sbagliando. Lui non può desiderarmi, sono come una nipote per lui. Non ha alcun senso.

Eppure nessuno dei due si smuove dalla questa posizione. Anzi, sembra piacerci cosi tanto che passano secondi interminabili dove ci guardiamo semplicemente negli occhi. Non ho mai avuto un incontro ravvicinato con un uomo senza... beh senza baciarlo dopo un pò. Solitamente uno sguardo del genere finisce solo in un modo. Ma tra noi... sembra esserci molto di più. E' vero non ci stiamo baciando ma il grado di intimità è lo stesso.

<<Signorina Stark?>>  esordisce Jarvis spezzando l'atmosfera spingendo Steve per lo spavento a farmi cadere di colpo con la schiena per terra facendomi emettere un versetto di dolore. <<C'è una consegna per lei.>>

<<Scusa.>>  mormora il mio allenatore visibilmente dispiaciuto porgendomi la mano che accetto volentieri. Restando particolarmente vicini, chiedo a Jarvis di cosa si tratti conoscendo già molto bene la sua prossima risposta.

<<E' il fioraio.>>  rivela infatti facendomi scuotere il capo divertito.

<<Occupatene tu.>> ordino risoluta non disposta ad interrompere l'allenamento.

O forse... non mi va di lasciare il capitano?

<<Deduco che l'incontro con il tenente Seresin sia andato bene.>> afferma capitan America con un tono di voce strano. Cos'è...gelosia quella che sento?

<<Si è rivelato essere quello che è.>> ammetto tranquilla e sicura di me. <<Affascinante ma senza cervello.>>

<<Cosa ti ha detto per essere giudicato cosi da te?>> chiede corrucciando la fronte.

<<Le solite cose che dite voi uomini.>> ammetto scrollando le spalle.

<<Non parlare al plurale.>> mi ammonisce serio. <<Non siamo tutti uguali.>> E' vero. Tu non sei come tutti gli altri. <<Allora?>> mi sprona deciso insistendo particolarmente sulla questione. Il suo sguardo si rabbuia di colpo, temendo forse che mi abbia mancato di rispetto o peggio. <<Che ha fatto?>>

<<Metti da parte lo scudo capitano.>> lo prendo in giro allontanandomi da lui solo per fare un lungo sorso d'acqua. Perché la gola sembra essersi seccata all'improvviso? <<E' troppo sicuro di se, troppo... spavaldo. E poi non crede nell'amore. E' una partita persa in anticipo>>

<<Perchè tu ci credi?>> chiede tutto d'un tratto confondendomi terribilmente. <<All'amore intendo.>>

<<Solo uno stupido non lo farebbe.>> preciso decisa. <<E lui non lo fa... l'ha definito un sentimento passeggero che svanisce se non fomentato.>>

<<Che idiozia.>> sbotta Steve ironico attirando inevitabilmente la mia attenzione. Per parlare cosi significa che almeno una volta nella vita dev'essersi innamorato. E anche se ci stiamo addentrando su un terreno instabile, voglio sapere.

<<Capitano?>> lo chiamo infatti ritornando da lui. <<Dimmi un po'...cos'è per te l'amore?>>        La domanda lo spiazza e non poco. Qualche volta la mia curiosità è davvero incontrollabile ma che posso farci? Mi piace conoscere l'opinione della gente riguardo le più stupide delle cose. <<Anzi... domanda più difficile...>> aggiungo prontamente parandomi al suo fianco. <<Cos'è per te l'anima gemella?>>

Steve mi squadra secondi interminabili, ragionando bene sulla sua risposta. Mi sembra perfino di vedere del fumo uscire dalle sue orecchie per quanto si sta scervellando. Ma quando apre bocca e mi accontenta, ecco che il mondo inizia a tremare sotto i miei piedi. <<Beh...è come una migliore amica ma di più. E'... lunica persona che ti conosce e ti accetta per come sei.>> inizia serioso e a voce cosi bassa da farmi venire la pelle d'oca. <<E' qualcuno che porti sempre con te, che crede in te ancor prima che lo facciano tutti gli altri. E non importa cosa accadrà... tu la amerai sempre. Niente potrà mai cambiarlo.>>

La sua risposta è soddisfacente. Se fosse un mio coetaneo, se non fossi cresciuta con lui e lui ipoteticamente fosse interessato a me... direi di aver finalmente incontrato la persona giusta. Ma qui non siamo in un film, non siamo in una storia... questa è la vita reale. <<Lo sai perchè l'hai incontrata vero?>> domando tutto d'un fiato con il cuore a mille conoscendo già dentro di me la risposta.

<<Si.>> sussurra dispiaciuto. <<Ma... non ha funzionato.>> Non ho la minima idea di chi lui stia parlando e manco voglio saperlo. Sono delusa. Forse perchè so che non ci sarà nessun lieto fine? O forse perchè speravo che il suo cuore non fosse già impegnato? Anche se non ne capisco il motivo. Insomma... che diavolo mi prende? <<Ma credo anche...>> aggiunge ancora risoluto costringendomi a guardarlo ancora. <<.. che la vita sia imprevedibile. E' che le persone siano destinate ad incontrarsi per un motivo. Esiste il vero amore ma... non sempre funziona. Perciò l'essere umano è in grado di rinnamorarsi ancora e ancora.>>

Mi sta... rassicurando per caso?

<<Tu l'hai fatto?>> mormoro imbarazzata e perchè no timorosa della sua risposta. <<Ti è successo ancora?>>

<<No.>> ammette senza staccarmi gli occhi di dosso. <<Nessuna finora ha attirato la mia attenzione a tal punto da farmi andare avanti.>> Ma certo. Altrimenti non sarebbe qui ma avrebbe già una moglie e dei figli. <<Ma arriverà.>> afferma ancora sicuro di se accennandomi un sorriso sincero. <<Un giorno arriverà e riuscirà a mandare tutto ciò che credevo di sapere al diavolo.>>

<<Mi sbaglio... >> sussurro divertita. <<O hai appena detto una parolaccia?>>

<<Diavolo non è una parolaccia. >> mi corregge dandomi corda.

<<Sarà.>> borbotto cedendo, dovendogli dare sfortunatamente ragione. Spezzando questa tensione che si è creata, aumento la distanza tra di noi. <<Porti sempre avanti la storia del linguaggio?>>

<<Sempre, soprattutto con tuo padre.>> afferma fiero procedendo verso l'uscita seguito da me. <<Quindi... fammi capire bene... sei davvero convinta che siano da parte sua i fiori?>>

Ancora? Ma perchè l'argomento sembra interessargli cosi tanto?

<<Decisamente.>> rispondo pronta. <<Conosco il modus operandi... è scontatissimo.>>

<<E quale sarebbe?>> chiede notevolmente curioso Steve chiamando l'ascensore cosi da andarci a cambiare.

<<Spedirmi dei fiori per farmi capire di avere intenzioni serie. Nei bigliettino c'è sicuramente il suo numero affinchè io possa chiamarlo e ringraziarlo del gesto carino.>>

Ho la sua completa attenzione. <<Vai avanti.>> ordina interessato.

<<Ma io non lo farò.>> rivelo risoluta. <<Non lo chiamerò e lui si sentirà cosi ignorato che... meno di ventiquattro ore dopo si presenterà qui e mi chiederà di uscire ufficialmente.>>

L'ultima parte non sembra garbargli molto visto la faccia contrariata e scocciata che tenta a suo modo di nascondere. Senza ottimi risultati direi. <<Scommetto 10 dollari che ti sbagli.>> mi sfida compiaciuto voltandosi verso di me.

<<10 dollari?>> ripeto ironica. <<Andiamo capitano... puoi fare meglio di cosi.>>

<<Non tutti possiedono il portafoglio degli Stark.>> si burla di me provocandomi un pò.

<<Se mi conoscessi almeno un pò... sapresti che per me non gira tutto intorno ai soldi.>> confesso decisa avendo affrontato questo discorso decine e decine di volte. Quante volte al college si sono avvicinati solo perchè ero la figlia di Tony Stark?  Quante volte mi hanno chiesto di uscire e verso fine serata chiedermi di presentargli papino solo per i suoi soldi? Troppe. 

<<Non volevo offenderti.>> si scusa tremendamente serio. <<Se l'ho fatto ti...>>

<<Non mi hai offeso.>> lo interrompo tranquilla. <<E' ovvio che il mio cognome porti dei privilegi... ma i soldi non mi interessano.>>

<<E cosa ti interessa invece?>> chiede curioso corrucciando la fronte.

<<Le cose vere.>> preciso ovvia. <<Nulla di scontato, nulla di banale... le sensazioni genuine. Quelle di un tempo.>>

<<Parli con la persona giusta lo sai?>> si offre sorridente. Notando poi il mio sguardo sorpreso, si schiarisce la voce e ritorna dannatamente serio. <<Hai qualcosa in mente per questa scommessa?>>

Troppo facile capitano. Non c'è sfizio cosi.

<<Stupiscimi.>>  lo provoco di proposito uscendo velocemente dall'ascensore. Ringraziando il cielo che sia il piano giusto altrimenti sai che figura di merda.


 



<<Signorina Stark?>>

Ecco ci siamo. Prima del previsto, devo ammetterlo.

<<Si, Jarvis?>> rispondo con un enorme sorriso sul viso.

<<Perchè stai sorridendo?>> domanda Natasha mentre siamo in cucina verso ora di cena. Wanda è di nuovo ai fornelli preparandoci un piatto tipico sokoviano; Clint, Bruce e Visione sono sul divano a vedere le ultime notizie. Ma con l'affermazione della vedova nera si voltano tutti verso di me avendo attirato la loro attenzione.

<<Ora vedrai...>> mormoro compiaciuta.

<<C'è il tenente Seresin al cancello per lei.>> annuncia Jarvis. <<Anche se non ha un appuntamento, chiede se può essere ricevuto.>>

<<COSAAA?>> tuona Natasha incredula senza riuscire a trattenere un sorriso giocoso. <<Il tenente Jake Seresin è qui per vederti?>>

<<E senza appuntamento.>> aggiunge Wanda dandole corda.

<<E' quello dell'aereonautica?>> chiede Bruce perplesso girandosi con il busto verso di noi.

<<Aspetta...>> inizia Clint pensieroso. <<Erano suoi i fiori nel vaso all'ingresso?>>

<<Tutto secondo il piano.>> mormoro divertita. <<Fallo accedere Jarvis.>> annuncio risoluta.

<<Subito signorina.>>

Mi muovo in cucina verso le grandi vetrate scorgendo da lontano un'Audi ultimo modello attraversare l'enorme vialetto in direzione dell'entrata. <<Ringrazia che tuo padre non ci sia altrimenti...>> borbotta Clint con fare protettivo. <<Altrimenti lo prenderebbe a calci in culo.>>

<<Chi prenderebbe a calci in culo  cosa?>> domanda tutto d'un fiato Sam Wilson palesando la sua presenza in cucina. In compagnia del capitano Rogers.

Ora ci divertiamo.

<<Il pretendente di Mia.>> rivela ad alta voce Natasha. Senza staccare gli occhi dalla macchina, quando si ferma, vedo il proprietario scendere in una tenuta decisamente diversa rispetto a quella del nostro primo incontro. Questa volta il tenente Jake ha scelto di indossare un jeans, t-shirt bianca e camicia di flanella sui toni del blu. Beh, almeno ha buon gusto nel vestire. Porta le braccia al petto e con un sorriso spavaldo resta in attesa poggiando la schiena alla sua macchina guardandosi intorno. <<Sapevi che sarebbe arrivato?>> chiede ancora la rossa raggiungendomi. <<Porca miseria... è anche più bello dal vivo.>>

<<No.>> ammetto sincera voltandomi di scatto incrociando subito lo sguardo di Steve su di me. E' infastidito ma allo stesso tempo divertito per qualcosa. <<E' solo prevedibile. Come tutti gli altri uomini sulla faccia della terra.>> Mi muovo con l'obiettivo di raggiungere il mio ospite, superando velocemente tutti. Arrivata al fianco di Steve però non riesco a trattenermi, sussurrandogli con aria di sfida: <<O quasi.>>

E detto questo sparisco al piano di sotto, prendendo le scale trovandomi cosi nella hall del complesso in pochissimo tempo. Avanzo decisa fino all'ingresso, dando cosi la possibilità a Jake di vedermi. Devo ammettere che il sorriso che appare sul suo viso quando mi vede è da mozzare il fiato. <<Riesci a essere sexy anche con una semplice tuta.>> si complimenta schietto e andando dritto al punto.

<<Cosa ci fai tu qui?>> chiedo con tono accusatorio facendo la parte della dura.

<<Hai sicuramente ricevuto i miei fiori visto che sono in bella mostra nel vaso all'ingresso.>> puntualizza mentre lo raggiungo. <<Eppure... non mi hai chiamato.>>

<<Perspicace.>> affermo con fare teatrale. <<E fammi indovinare... hai fatto tutta questa strada solo per dirmelo?>>

Il sorriso sfacciato sul suo viso viene di colpo sostituito da uno sguardo confuso. <<Aspetta...>> inizia arrivandoci da solo. <<... tu sapevi che sarei venuto qui?>>

<<Non è mica colpa mia se sei cosi prevedibile.>> ammetto a mo' di giustificazione.

Jake ride sonoramente, lasciandomi spiazzata per qualche secondo. Non posso dire che non sia bello: è atletico, alto, spalle larghe. Il classico ragazzo americano. <<Prevedibile hai detto?>> ripete malizioso staccandosi finalmente dalla sua macchina, togliendosi gli occhiali da sole con aria spavalda. 

<<Sei qui, no?>> gli faccio notare. Jake si ammutolisce di colpo, dopo l'ennesima risposta diretta sbuffando sonoramente.<<Senti...>> inizio sincera. <<Sei un bel ragazzo, inutile negarlo. Ma non funzionerebbe mai.>>

<<Accetta il mio invito a cena.>> propone ignorandomi completamente. <<Un solo invito a cena... e se non mi vorrai più vedere, rispetterò la tua decisione.>>

<<Accettare per? Dimostrarmi che ho ragione e che sei uguale a tutti gli altri?>>

<<Sorprenderti.>> mi corregge tremendamente serio a pochi centimetri da me. Sorprendermi a letto, suggerisce la mia vocina interiore.  Con aria di sfida, sostengo il suo sguardo, per nulla intimorita o imbarazzata. Già da questo capisco se un ragazzo mi interessa o no: guardare troppo tempo una persona che mi interessa negli occhi è impossibile per me. Mi sento nuda, scoperta. <<Chi tace acconsente.>> mormora Jake bloccando il mio flusso di pensieri. Ma è qualcuno alle mie spalle che si schiarisce la voce ad attirare completamente la mia attenzione costringendomi a voltarmi. E di conseguenza a mettere distanza tra Jake e me.

<<La cena è pronta.>> esclama Steve Rogers tranquillo avanzando verso di noi.

Che diavolo sta facendo?

<<Che mi venga un colpo...>> sussurra Jake compiaciuto. <<Capitan America.>>

<<E tu sei?>> domanda secco il capo degli Avengers nonostante conosca già Il suo nome con uno stranissimo tono di voce. Avanza verso di noi con una faccia cosi seria che quasi mi intimorisce. 

<<Tenente Jake Seresin signore, Top Gun , aeronautica militare degli Stati Uniti d'America.>> si presenta portandosi la mano in fronte sostenendo cosi il tipico saluto militare. Se papà fosse qui avrebbe già alzato gli occhi al cielo.

<<Mi sarebbe bastato Jake.>> sbotta Steve secco visibilmente infastidito. <<Come dicevo...>> aggiunge guardando me. <<...la cena è pronta.>>

Aspetta... cosa sta succedendo qui? 
Non è qui solo per questo.
Lui sta... marcando il territorio? Con Jake? 

<<Beh, come vedi... devo andare.>> annuncio indietreggiando in direzione di casa e quindi in direzione di Steve. Sentendo questo il capitano non riesce per nulla a trattenere un sorrisetto soddisfatto che mi confonde ancora di più. <<Ma... grazie per i fiori.>>

<<Difficilmente mi arrendo, lo sai?>> afferma il nostro ospite non demordendo sorridendomi compiaciuto.<<Se una cosa mi interessa, sono capace di tutto pur di averla.>>

Do una rapida occhiata a Steve al mio fianco, notandolo con la mascella serrata e i muscoli rigidi. Oh mio dio. <<Qualcosa mi dice che resterai molto deluso.>> lo avviso senza staccargli gli occhi di dosso. Dopo aver salutato con un cenno del capo Steve, se ne risale in macchina e una volta messo in moto sfreccia via verso l'uscita.

<<Che voleva?>> chiede secco e deciso Steve senza perdere tempo.

<<Mi ha invitato ad uscire.>> confesso curiosa di vedere una sua ipotetica reazione. <<Confermando cosi la mia tesi.>>

<<Come ci riesci?>> domanda ancora confuso.

<<Ne ho conosciuti di ragazzi cosi... >> mormoro pensierosa ripensando al periodo del college. <<All'inizio ci cascavo come una stupida ma dopo un pò... intuendo che volevano solo una cosa, ho iniziato a prestare più attenzione ai dettagli.>>

<<Solo una cosa?>> ripete perplesso corrucciando la fronte. E ora come diavolo glielo dico che volevano la mia verginità? Maledizione, non sono cose di cui dovrei parlare con lui!

<<Soldi.>> mento spudoratamente dicendo la prima cosa che mi viene in mente. E lui, anche se un pò titubante, sembra crederci non facendo ulteriori domande a riguardo. Ritorniamo a fissare il cancello d'ingresso ormai richiuso, in assoluto silenzio.                                                              Sono confusa non posso negarlo. Il suo modo di comportarsi di certo non mi permette di avere le idee molto chiare.

<<Rientriamo?>> propone tutto d'un tratto ritornando a fissarmi intensamente. E di nuovo, ecco che mi manca il respiro. Davvero, Mia? <<La cena si fa fredda.>>

<<S...si.>> mormoro camminando verso l'ingresso seguita come un segugio da lui. 

Continue Reading

You'll Also Like

26.8K 1K 31
MEGA CROSSOVER TRA Supernatural/The Originals/The Vampire Diaries/Constantine Quando Elijah viene rapito da sua madre, Esther, e Mikael torna di nuov...
65.1K 1.5K 24
1/3 "Sei inquietante" "Tu bellissima" "Sei bipolare" "Tu fantastica" "Ti amo" "Anche io" Due ragazzi, la passione per TikTok. Le loro strade si incr...
25.6K 827 51
⊱ C O M P L E T A !┊ @about_riki ha iniziato a seguirti. @muller_kenzie ha iniziato a seguire @about_riki.
36.4K 1.2K 47
lei: Ludovica Dose, sorella di Riccardo Dose, 23 anni. È una ragazza testarda e introversa, per alcuni addirittura un po' stronza lui: Daniel D'addet...