Perfect timing

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 <<Buongiorno a tutti.>> esclamo arrivando in cucina trovando gli altri già lì. Gli unici che mancano all'appello siamo proprio Steve ed io. Ma mentre io sono qui... lui non ho la minima idea di che fine abbia fatto.

L'attenzione di tutti si sposta su di me, quando Natasha afferma a gran voce. <<Alla buon'ora!>> 

<<Cosa mi sono persa?>> domando tranquilla andando verso la teca del caffè versandomene una grande tazza.

Noto subito che la televisione è accesa sul notiziario, dove stanno mandando in onda un servizio sulla guerra. <<C'è una nuova missione.>> rivela Clint assorto.

<<Ma aspettiamo il bello addormentato per parlarne.>> aggiunge papà misterioso. <<Sarà qui a momenti.>>

Sam lascia il boccone di cereali a mezz'aria e guarda papà perplesso. <<Ci hai parlato? A te ha risposto?>>

Sam ha chiamato Steve? Quando?

<<Perchè sei cosi sorpreso uccellaccio?>> controbatte l'uomo che mi ha cresciuto spavaldo. <<E' ovvio che mi abbia risposto... sa che quando lo chiamo io ci sono problemi da risolvere.>>

<<Quindi è cosi? E' ... una cosa grave? >> domando raggiungendoli preoccupata prendendo posto accanto alla vedova nera. L'occhiata che papà mi riserva vale più di ogni altra risposta. Non prevedo nulla di buono.

Ed ecco come il mio buon umore dato dalla fantastica nottata passata con Steve, passi in secondo piano spingendomi a rabbuiarmi di colpo. Un gesto che non passa inosservato a Natasha che mi sussurra preoccupata. <<Sicura di stare bene? Hai certe occhiaie.>>

Stanotte ho perso la verginità con un uomo fantastico. Se non fosse stato per papà, sarei rimasta chiusa in camera mia per tutto il giorno. Quindi si, diciamo che non ho dormito tantissimo. Anzi per nulla.  <<E' stata una nottataccia.>> mento spudoratamente con non so quale faccia tosta. <<Ho il secondo giorno di ciclo. Sto malissimo.>> aggiungo questa volta sottovoce affinchè non possano sentirmi.

<<Hai bisogno di qualcosa?>> si offre premurosa la rossa.

<<Muoio di fame.>> ammetto lamentosa puntando lo sguardo sulla sua ciotola stracolma di cereali al cioccolato. <<Me ne dai un pò?>> Vedendola annuire, mi fiondo praticamente sulla sua colazione prima di spostarmi sui divanetti in pelle cosi da stare più comoda. Mi fa male la schiena. Ma anche le gambe non scherzano.

Dopo un paio di minuti, dal vialetto e poi successivamente nell'hangar di decollo risuona il familiare rumore del motore della motocicletta di Steve avvisando cosi tutti che è rientrato. Papà è già pronto a punzecchiarlo ma è Natasha a fargli cambiare idea, chiedendo a tutti di lasciarlo stare e soprattutto di non fare battutine. Stanno ancora parlottando tra di loro quando intravedo la sua ombra avanzare lungo il corridoio per poi vederlo palesarsi nell'area comune.

<<Buongiorno a tutti.>> esclama guardandosi intorno. Quando mi vede, mi riserva un'occhiata veloce a mo' di rassicurazione prima di fare il giro del tavolo cosi da prendere posto dandomi le spalle. Vorrei chiedergli come ha fatto a raggiungere la sua moto senza essere visto ma... preferisco farmi i fatti miei. In fin dei conti, è capitan America.

Indossa perfino gli stessi abiti di ieri! E' cosi... bravo a raccontare bugie!

Notando il silenzio dei presenti ma gli occhi di tutti fissi su di lui, Steve sbuffa sonoramente prima di aggiunge. <<Nottata magica, sto bene, si è una ragazza per bene...>>

Sam tenta di dire qualcosa ma viene prontamente preceduto di nuovo dal capo degli Avengers. <<No, non mi sono fatto fare altri succhiotti e no, non ho intenzione di presentarvela.>> esclama tutto d'un fiato visibilmente esasperato. Ma risponde alle domande silenziosi di tutti i presenti visto che nessuno si azzarda a chiedere altro. <<Ora... visto che mi avete disturbato e interrotto aggiungerei...  mi dite che succede?>>

Romantics are the new rebels.Where stories live. Discover now