Capitolo 9

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La mattina seguente Mia si alzò presto, si vestí e si sistemò per bene preparandosi all'ennesima stupidissima giornata di scuola.

Prese l'autobus alla solita ora e, come ogni mattina, vide il suo gruppo di amici che si divertiva ridendo e scherzando.

Faticava a sentire ancora dei sentimenti per loro dopo quello che era successo nel bosco e si stupiva che facessero così tanto gli indifferenti verso di lei.

Nemmeno un saluto, nemmeno un piccolo accenno del capo, fecero pure finta di non vederla.

Avevano forse capito che avevano fatto un errore a non tornare ad aiutarla? E lei stava facendo la cosa giusta a non andarsi a sedere vicino a loro come faceva ogni mattina?

I primi posti non erano poi così comodi. Ad ogni buca che il veicolo giallo prendeva la ragazza sobbalzava rischiando di far cadere a terra lo zaino che teneva sulle gambe. Questo, però, non le dava molto fastidio. Era concentrata nell'ascoltare ciò che dicevano i suoi vecchi amici negli ultimi posti.

Da quando Luke la aveva morsa i suoi cinque sensi si erano notevolmente sviluppati.

-Pensate che dovremmo andare a parlarle?- aveva detto Jack non appena la aveva vista.

-Considerando che la abbiamo lasciata sola credo che dovremmo almeno andare a farle le nostre scuse- aveva cercato di convincere tutti Jasmine.

Andarono avanti così per tutto il viaggio. Quindici minuti interminabili di "andiamole a parlare" o "aspettiamo che sia lei a venire da noi".

Se si aspettavano che Mia facesse il primo passo si sbagliavano di grosso.

Dopo tutto quello che aveva passato, anche se non era stata colpa loro, non aveva nessuna voglia di parlare. Non aveva voglia di parlare con nessuno.

Aveva scoperto che suo padre in realtà era un lupo, che lo era sempre stata anche lei e che sua madre le aveva mentito per ben quindici anni.

L'autobus si fermò di colpo e fece salire un ragazzo: Dominic.

Come lo aveva riconosciuto? Grazie all'odore.

Sapeva di muschio, un odore che a Mia non piaceva per niente.

Il ragazzo si sedette vicino a lei, appoggiando lo zaino marrone a terra.

-Che ci fai qui?- chiese lei immediatamente.

-Luke mi ha chiesto di tenerti d'occhio, tutto qui- rispose lui accennando un sorriso.

-Puzzi, vattene-

Mia non aveva bisogno che qualcuno la controllasse.

Che senso aveva?

-Se è per questo anche tu- si avvicinò leggermente al suo collo tanto da permettere a Mia di sentire il suo respiro caldo sulla pelle.

Si allontanò lentamente con una faccia triste.

-Hai lo stesso odore di tuo padre: gelsomino. Una fragranza che io amo-

Mia abbassò la testa e non parlò fino a scuola.

Nemmeno Dom accennò ad una parola; il ricordo del padre della ragazza, il suo ex capobranco, doveva averlo reso veramente triste.

-Perché quelli continuano a parlare di te?- chiese non appena scesero dal veicolo accennando con il volto ai ragazzi che due sere fa avevano abbandonato Mia tra gli alberi.

-È successo tutto il giorno in cui Luke mi ha trovata e mi ha morsa- gli raccontò cos'era successo quella sera.

Da quando aveva saputo che suo padre era stato il capo branco di quella banda di lupi, aveva deciso che si sarebbe potuta fidare di loro; ovviamente non fino in fondo.

La nuova lupa [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora