Capitolo 40

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Luke fece alzare in piedi lo strano ragazzo che aveva provato a rapire Mia. Lo teneva stretto per entrambe le braccia e lui, stranamente, non provò a liberarsi.

-Quindi tu saresti?- domando Elton avvicinandosi alla ragazza.

-Ha l'odore di Andreas addosso. Lo hai abbracciato prima di venire da noi?-

Il misterioso ragazzo alzò gli occhi al cielo -Credevi di far ridere?-

-Mi dispiace, Luke, ma questa volta sto dalla parte del tipo strano. Mi piacciono i suoi capelli neri e ricci- rise Elton.

Luke, offeso, strinse ancora di più le braccia del ragazzo -Dimmi il tuo nome- disse con tono imperativo.

-Credo che vi dobbiate preoccupare di più per i vostro amichetto dentro casa vostra-

Tutti sorpresi guardarono la casa dietro di loro e videro in lontananza una figura che stava entrando dall'uscio.

-Elton, Mia- Luke attirò la loro attenzione -Andate a vedere!- 

I due si guardavano. Mia poco convinta cominciò a correre verso l'abitacolo, seguita da Elton.

La ragazza si chiese come mai il suo capo branco avesse mandato lei e non qualcun'altro con più esperienza. Era ancora molto stanca per via dell'allenamento che le era stato impartito eppure riusciva a correre velocemente.

Elton le era accanto e le dava sicurezza.

Raggiunsero l'entrata, poi il salotto, ma Jack era a sparito. Anche il suo  odore era stato coperto, quinci l'unica cosa che poterono fare era uscire.

Non fecero nemmeno in tempo a girarsi che notarono una decina di lupi osservarli.Tutti stavano ringhiando e intimarono ai due ragazzi di uscire, indicando l'uscio con la testa.

-Qui è troppo stretto per combattere, vogliono farci uscire per poi attaccarci. Tu rimani dentro, ci penso io-

Mia fece segno di no con la testa -Combatto anche io, siamo un branco-

-Saremo anche un branco, ma tu non hai esperienza- la prese per le spalle e fece toccare la sua fronte con quella della ragazza -Non intervenire per nessuna ragione, chiama Luke e gli altri se avrò bisogno-

Tutta la simpatia del ragazzo era scomparsa. A Mia non piaceva quando Elton era serio, preannunciava sempre qualcosa di brutto.

Si guardavano dritto negli occhi -Me lo prometti, Mia?- domandò lui.

Arrossì improvvisamente e lo scansò. Rispose guardando a terra -Va bene, te lo prometto-

Aveva paura, come ne aveva sempre avuta. Ma quella volta era diverso; sperava che non sarebbe successo niente al suo amico e che sarebbe tornato dentro casa in poco tempo.

Il ragazzo si tolse la maglia, poi si trasformò ed uscì. Mia lo guardava appoggiata alla porta, pronta ad intervenire in qualsiasi istante. Non avrebbe tenuto fede alla promessa, ma una vita valeva più di una promessa.

Elton fu accerchiato in poco tempo. I lupi gli ringhiavano contro, intimandoli di arrendersi, ma lui non si perse d'animo e aspettò una mossa dai propri nemici.

Attaccarono prima da destra, con un balzo provarono a mordergli le zampe anteriori. Lui si scansò in fretta ed attaccò il suo assalitore al collo, uccidendolo.

Arrabbiati i suoi compagni lo attaccarono tutti insieme. Il biondo riuscì a calcolare con precisione tutti i loro movimenti, ma non riuscì più a metterne fuori combattimento.

Riuscirono a morderlo alle zampe posteriori, impedendogli di muoversi.

Finì a terra, guardando Mia che con occhi spaventati guardava la scena. 

La nuova lupa [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora