Capitolo 19

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Si ritrovarono in un salone buio.

Le sedie e i tavoli, che si sarebbero dovute trovare al centro della stanza, erano stati spostati ai lati e la maggior parte erano stati capovolti. Le tende bianche erano state strappate e ora si trovavano a terra sopra a delle grosse assi di legno in cui molti gatti avevano deciso di "farsi le unghie".

L'odore era nauseabondo. C'era anche una certa puzza di chiuso, come se quel posto fosse rimasto disabitato da tanti anni.

Mia vide degli occhi gialli scomparire dietro alle cataste di legna e alle tende. Si dovette, però, tappare il naso per bloccare, almeno un po' quell'odore.  

Betty continuava a tenerla per il braccio imprimendole una strana sicurezza. La piccola lupa non voleva che la lasciasse, stava morendo di paura e Betty lo aveva sicuramente capito.

All'interno l'edificio sembrava enorme, più di quanto Mia avesse immaginato.

Scesero per una scala a chiocciola facendo attenzione a dove mettevano i piedi. Ad ogni nuovo loro passo un nuovo gradino scricchiolava, dovevano cercare di fare molta attenzione, altrimenti le avrebbero scoperte subito.

Mia appoggiò una mano al corrimano e lo strette forte. Non lo avesse mai fatto, si ritrovò la mano piena di qualcosa di viscido. La strofinò sui pantaloni cercando di togliersi quella cosa schifosa, ma più lo faceva più la strana sostanza diventava appiccicosa.

Per via dell'oscurità non riusciva a vedere cosa aveva toccato così decise di portarsi la mano sotto il naso e annusarla.

Subito sentì l'odore di sangue.

-Che succede?- chiese Betty che aveva sentito l'agitazione di Mia aumentare.

-Ho appena toccato del sangue, Betty. Non capisco di chi sia-

La ragazza si fermò costringendo anche Betty a fermarsi.

Si concentrò sul suo olfatto e ispirò pesantemente.

-Credo che sia di Luke- sussurrò preoccupata.

-Avrà cercato di proteggersi e nel farlo deve essersi tagliato. Mia, per favore, non pensare al peggio. Proseguiamo-

Betty era troppo tranquilla per gusti di Mia, ma quest'ultima sapeva anche che la ragazza più grande aveva anche molta più esperienza. Doveva seguirla senza fare storie.

Scesero per altri cinque metri, finchè non raggiunsero la fine e appoggiarono i piedi su un pavimento di pietra crepato.

L'odore orribile che c'era al piano superiore era sparito, ora c'era un odore di sangue che imprimeva l'intera aria facendo quasi sparire l'ossigeno.

Mia fece in modo che Betty non la lasciasse, stringendole la mano.

Si sentiva stupida ad avere così tanta paura, ma non ne poteva fare niente. Non riusciva a controllarsi.

Ad un certo punto sentirono dei passi provenire da dietro di loro, scendere la scala che avevano appena percorso.

Guardarono verso l'alto e notarono due figure in penombra che cercavano di fare il meno rumore possibile.

-Elton, Christian. Finalmente!- esclamò Betty cercando di mantenere il volume della sua voce basso.

I due ragazzi le raggiunsero con una certa aria seccata.

-Perché è qui?- chiese Elton accennando a Mia con la testa.

-Non sarebbe mai dovuta venire, è troppo pericoloso- continuò Christian.

-Sono felice pure io di vedervi- Betty non aveva accettato il dissenso dei due, ma aveva comunque cercato di non farsi scoraggiare.

Christian sbuffò e appoggiò una mano sulla spalla della ragazza per poi allontanarla, in modo che potesse passare.

C'era un lungo vicolo che proseguiva alla loro destra, illuminato da delle piccole luci che uscivano dal terreno.

Mia continuava a tenere la mano di Betty, sentendosi quasi come una bambina che cerca conforto nella madre perché ha paura del buio.

Cominciarono a camminare cercando di fare il minimo rumore possibile, sembravano tutti un po' spaventati, ma nessuno lo dava a vedere; soprattutto i due maschi.

Raggiunsero una piccola stanza in cui c'erano tre sedie posizionate introno ad un tavolo.

Mia guardò le gambe dei quattro oggetti e notò che, quelle che dovevano essere state delle fitte ragnatele, erano state spezzate.

Qualcuno se n'era andato da poco tempo.

Sentirono un lamento provenire dalla loro destra, poi altri provenire dalla loro sinistra. Insistenti lamenti che sembrava stessero chiamando il gruppo.

Elton, Christian e Betty si scambiarono uno sguardo deciso e si divisero.

La ragazza sembrava non voler lasciare la mano di Mia per nessun motivo, sarebbe stata sua la responsabilità se a quest'ultima fosse successo qualcosa.

Betty scostò una tenda piena di polvere e, con sua grande sorpresa, vide Luke seduto a terra. Era legato, con un bavaglio alla bocca, ma nei suoi occhi le due ragazze videro sollievo.

La nuova lupa [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora