Capitolo 12

7.9K 493 6
                                    

La piazzola non aveva un bell’aspetto.

Due righe parallele di terra secca rialzata si trovavano al centro del sentiero che penetrava nel bosco, come se, di recente, fosse passato un fuoristrada. L’erba verde, ai lati, era incolta e a Mia venne il mente il coniglio che Luke e Elton avevano tirato fuori dal cespuglio dopo l’enorme paura che le avevano fatto prendere.

Quando la ragazza scese dall’auto notò che, in lontananza, da un piccolo sentiero costeggiato da un sacco di funghi, si stava avvicinando un ragazzo.

-Che ci fai qui, Jeremy?- domandò Luke osservandolo.

Non sembrava per niente felice di vederlo.

Tutti si girarono verso Luke e poi, seguendo il suo sguardo, notarono il ragazzo.

-Sono qui per avvertirvi di una cosa-

La prima cosa che notò Mia fu la sua voce sicura, come se sapeva di avere ragione, nonostante gli altri non sapessero ancora che cosa avesse da dire.

Girò il volto verso di lei. I suoi occhi verdi smeraldo la scrutarono dall’alto al basso e fece una smorfia di dissenso, come se non la credesse un vero e proprio lupo.

Poi ritornò a guardare Luke.

-Andreas sta arrivando e non sarà per niente felice di vedere che avete una nuova novellina-

-Andreas non può dire niente. Questo è il mio branco, lui può anche pensare al suo-

Jeremy scosse la testa in segno di dissenso, accompagnandosi col dito. Poi incrociò le braccia e ricominciò a parlare.

-Devo ricordarti che questo bosco appartiene a lui e che voi siete qui solo perché avete stipulato il patto dopo la morte di Fred? Anche se, forse è meglio dire, che Fred ha voluto che il patto venisse stipulato dopo la sua morte-

Mia strabuzzò gli occhi. Quel ragazzo conosceva suo padre e questo la portò a pensare che fosse un uomo, o meglio, un licantropo importante.

Elton si girò verso la ragazza che aveva cominciato a fare qualche passo verso Jeremy e la fermò prendendola per il braccio.

La mora si girò verso di lui chiedendosi perché non la facesse andare a parlare con il ragazzo.

-Se è un combattimento che vuoi, io sono pronto. Basta che te ne vai- aveva detto Luke dopo aver sentito che il cuore di Mia aveva cominciato a battere più velocemente.

-So che non sei pronto, Luke. Da quant’è che non combatti? Sette anni? O forse di più?-

Mia fece un veloce calcolo mentale: aveva otto anni quando suo padre morì, voleva dire che Luke non aveva più combattuto, qualsiasi cosa volesse dire per un licantropo, da quando suo padre era scomparso.

 Luke si tolse la maglietta –So ancora come si combatte, esiliato-

La parola esiliato fu pronunciata da Luke in modo molto sarcastico, quasi volesse prendersi gioco di Jeremy.

Mia sentì un odore provenire dalla sua destra, un odore di sudore che si faceva sempre più forte.

Ad un tratto un uomo  comparve dalla fitta boscaglia. Doveva avere all’incirca quarant’anni, era la sua corporatura massiccia a confermarlo. I capelli mori erano tagliati corti e gli occhi grigi scrutavano tutti i presenti con sguardo minaccioso.

-Che cosa ci fate tutti qui?- da dietro di lui comparvero altre due ragazze che cominciarono ad accarezzargli le braccia con le mani.

-Questo luogo è nostro, possiamo venire qui quando vogliamo, Andreas- rispose Emma in un modo un po’ troppo sensuale, ma deciso.

Luke la fulminò con lo sguardo, non voleva che nessuno si intromettesse: lui era il capobranco e lui doveva prendere in mano la situazione.

-Chi è la nuova ragazza?-

Mia non si era accorta che Jeremy le si era avvicinato. Si trovava accanto a lei e la stava indicando con il pollice guardando l’uomo adulto.

Elton lo prese per i capelli e lo tirò a terra facendolo distendere a pancia in su.

-Smettila Elton!- urlò Luke continuando a guardare Andreas.

Elton mollò la presa e Jeremy si rialzò sorridendo, per schernire il ragazzo.

Mia era rimasta immobile tutto il tempo, non sapeva cosa fare e nemmeno se poteva farsi avanti per parlare con quelle persone a lei sconosciute.

-È la figlia di Fred- disse Emma sempre cercando di mantenere la sua voce sensuale.

In quel momento Mia avrebbe preferito che Betty fosse stata vicino a lei e che Emma fosse stata da qualche altra parte.

Elton scacciò Jeremy con uno spintone, fortunatamente quest’ultimo non provò a contrattaccare, e di avvicinò a Mia trasmettendole una certa sicurezza.

-Allora, chi sarà il prossimo ad essere cacciato?- chiese seriamente Andreas.

In quel momento tutto il branco di Luke rimase come pietrificato.

-Nessuno se ne andrà, Andreas- lo corresse Luke –Lei con il patto stipulato con Fred non centra nulla-

Elton appoggiò le mani sulle spalle di Mia con fare protettivo, come se fosse stato pronto a salvarla se fosse successo qualcosa.

-Penso che la cosa riguardi soprattutto lei-

Andreas fece allontanare le due ragazze che gli stavano ai lati e assunse un fare scontroso.

Luke aveva portato le braccia lungo i fianchi e aveva stretto i pugni.

Un forte silenzio scese tra i due branchi.

Mia sarebbe tanto voluta intervenire, avrebbe voluto fermare tutto ciò: se era lei il problema, lei si sarebbe tolta di mezzo.

Si divincolò dalla presa del ragazzo biondo e si posizionò tra i due litiganti.

-Io non so di cosa stiate parlando, ma se io sono il problema non fatevi tanti problemi a dirmelo-

Non sapeva da dove provenisse tutto quel coraggio, ma era felice di averlo.

Luke abbassò lo sguardo e Mia fu costretta a girarsi verso Andreas che stava sorridendo con fare compiaciuto.

-Povera lupetta, non sa nemmeno che cosa sta succedendo e pretende di fare l’eroina- le ragazze dietro di lui cominciarono a ridere e anche Jeremy.

-Visto che hai tanto da ridire su di me, perché non mi spieghi per bene di cosa state parlando?-

-Facciamo un patto, lupetta: tu ti unisci al mio branco e io, in cambio, ti do qualche dritta e ti dico tutto ciò che so su tuo padre e su questa faccenda-

Mia era davvero indecisa, infine si parlava di suo padre, ma come poteva sapere che le avrebbe detto tutta la verità?

L’uomo fece un cenno con la testa verso Jeremy il quale si avvicinò a Mia e la prese per un braccio trascinandola verso Andreas.

Non le aveva nemmeno lasciato il tempo di pensare.

Guardava con occhi terrorizzati la figura possente davanti di se che si avvicinava piano piano, poi un forte rumore provenì da dietro di lei, ma non sembrava che nessuno lo avesse notato.

Da regolare il rumore divenne sempre più veloce e forte.

Tum tum…

Tum tum…

Sempre più veloce.

Tum tum…

Tum tum...

Tum tum…

Poi Jeremy cadde a terra facendo cadere anche Mia sulla terra umida.

La nuova lupa [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora