19. Siamo ancora qua...

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"Siamo ancora qua... 

nonostante tutto. 

Noi che abbiamo scelto di vivere i nostri sogni, 

siamo ancora qua."


Ciao, bentornato/bentornata/bentornati/bentornat...

Ti sono mancato?

Ieri mi sono preso una piccola pausa, ho lasciato il computer sulla scrivania, ho indossato la mia maglietta preferita, felpa, sciarpa, libri nello zaino (perché non si sa mai), auricolari, telefono e sono uscito.

Wow, sì, incredibile, non è che sembri chissà che, ma è una cosa che spesso evito volutamente.

Divido il mio tempo in "cose che vorrei fare", "cose che dovrei fare", "cose che effettivamente faccio", "cose che non ho ancora fatto" e mi dimentico che è anche bello prendersi una pausa ogni tanto, guardarsi attorno e vedere solo il verde, sentire il profumo dell'aria, alzare lo sguardo e cercare le nuvole.

Soli o in compagnia.

Consapevoli che la solitudine è bella solo finché puoi sceglierla.

Ieri ho passato il mio giorno libero camminando, parlando, scherzando, ricordando ma anche riflettendo...

Ieri ho rivisto un amico che non vedevo da tantissimo tempo, un amico che mi ha visto crescere, un amico con il quale ho condiviso tanto, in passato. Ci siamo arrampicati sui tetti per lasciare una valigia e poi abbiamo camminato tra alberi e statue.

Una delle cose positive del distanziamento sociale è che fai attenzione alle più piccole cose, ai gesti, alla cadenza del passo, al movimento degli occhi, alle rughe di espressione, alla variazione del tono della voce. Si fa più attenzione ai dettagli.

Questo mio amico era un po' turbato. Da dietro la sua mascherina potevo immaginare il suo sorriso un po' spento.

Era da tanto che non ci vedevamo, gli ho raccontato un po' la mia vita, di come sia cambiata negli ultimi mesi e di come sia ancora in costante movimento, poi lui mi ha raccontato la sua, che al contrario della mia negli ultimi tempi è stata rallentata e bloccata da quella che è la situazione attuale. Il mio amico è un musicista, ha lavorato nelle migliori navi da crociera, facendo parlare di sé dall'altra parte del mondo, è un tipo bizzarro, ma davvero bravo in quello che fa.

È molto simile a me, anche lui è fatto di sogni.

Il 2020 è stato un anno davvero strano, ma tutto sommato ho ricevuto più gioie che delusioni, per lui invece, che ha perso tre amici solo nelle ultime tre settimane la situazione è un po' diversa.

Sì, uno per il Covid. Gli altri due invece hanno deciso volontariamente di lasciare questo mondo.

Uno dei due lo conoscevo, per un breve periodo ho soggiornato a casa sua, e non mi era mai stato troppo simpatico, non l'ho mai capito, ma era una brava persona e non lo dico solo perché non c'è più, era una brava persona perché lo dice il mio amico e lui lo conosceva.

Il tempo passa, le situazioni cambiano, si cresce, si muta. Ricordare il passato è stato un po' come evocare quei fantasmi, momenti che sembrano lontani anni luce. Quotidianità che pensavo di aver dimenticato per sempre. Penso di poter dire che anche per lui è stato lo stesso.

Quando ci siamo salutati, abbracciandoci solo con gli occhi, il suo sguardo diceva quello che pensavo anch'io...

"Siamo ancora qua... nonostante tutto. Noi che abbiamo scelto di vivere i nostri sogni, siamo ancora qua."

E sembra strano, ma non si parla mai di quanto sia difficile vivere dei propri sogni.

Bisogna crederci realmente, poi, certo una "botta di fortuna" può aiutare e aiuta, ma la fortuna da sola non si crea. Certo, va detto e bisogna metterlo in conto, anche a cercarla non è detto che arrivi, ma di sicuro se non fai nulla per cambiare non puoi piangerti addosso perché è tutto lo stesso, tutto uguale. E sei triste.

Triste...

Che poi la felicità è sempre così effimera e passeggera.

Quello che mi sento di dirti è di stringere i denti, di resistere, di prendere i tuoi demoni e dargli un nome, farci amicizia, non ignorarli che altrimenti quando meno te lo aspetti potrebbero giocarti un agguato e distruggerti.

Un altra cosa che mi sento di dirti, è che non sei solo.

"Avrei potuto fare qualcosa..."

"Avrei potuto capirlo..."

È normale farsi queste domande...

È altrettanto normale non poter trovare delle risposte.


Siamo ancora qua, ora,

possiamo vivere oggi, anche per loro.

Possiamo vivere ora,

che domani sarà troppo tardi.

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