Un qualcosa al giorno...

41. Consigli di scrittura (pt1)

In questi giorni, come sapete già, sto finendo di scrivere "Il Dominio dell'Erede", secondo libro della serie Tolas. Mi sono ritrovato a rileggere più volte l'Amuleto, libro che ho pubblicato con la TriskEdizioni nel 2020, lo scorso anno. Libro che in fase di editing ho letto e riletto così tante volte da saperlo a memoria.

Eppure, ora, ci sono delle parti che mi piacerebbe avere il tempo di riscrivere, altre che mi piacciono ancora così per come sono, ma la storia... la storia non la cambierei per nulla al mondo. Alcune volte mi spiace quasi essere io lo scrittore di questo libro, perché per alcuni versi devo scriverlo per poterlo leggere, e mi sarebbe piaciuto leggerlo tutto subito.

Mi sarebbe piaciuto anche poterlo esportare dalla mia mente in formato mp4 o anche solo jpg (come tavole) o anche solo in formato doc. E invece no, sono solo flash veloci indotti dalla mia ghiandola pineale... ecco che per tradurre quello che ho nella mia mente devo studiare, ogni giorno, per poter migliorare sempre di più.

Ho iniziato a raccontare storie quando ho iniziato a parlare. Ho iniziato a scrivere e disegnare quando mi hanno dato la prima matita in mano. Ho scritto il mio primo libro a tredici anni. Ho deciso di crederci che ne avevo ventitré. Sono ancora all'inizio, ma ecco quello che ho imparato in questi anni e che mi sento di condividere.

Hai iniziato a scrivere un libro e sei alla ricerca di consigli?

Ecco dieci consigli più uno che mi sento di regalarti in base a quella che è la mia esperienza personale:

1. Non raccontare, mostra (show don't tell).

2. Leggi tanto, leggi di tutto, non bloccarti nella tua comfort zone.

3. Mettiti in discussione: non pensare di poter trovare la risoluzione del tuo problema in una sola notte insonne.

4. Armati di tanta pazienza e non ti arrendere:
Scrivere è un progetto a lungo termine, raramente chi inizia a scrivere smette di farlo. Si può vivere di scrittura? Sì, che si può, ma non pensare che sia qualcosa di così semplice, qualcosa che si possa fare dall'oggi al domani, con una o due pubblicazioni in corso. Bisogna credere e investire su se stessi. Non dare nulla per scontato e studiare ogni giorno.

5. Amplia il tuo lessico: inizia a leggere con occhio critico, soffermati sulle frasi che leggi, sulle parole.

6. Confrontati con gli altri scrittori, proponiti come beta-reader per le loro storie.

7. Resta umile.

8. Impara a riconoscere le critiche costruttive da quelle distruttive.

9. Impara ad accettare le critiche costruttive e lasciare scorrere quelle distruttive.

10. Trova dei beta-reader per i tuoi progetti.

11. Divertiti e scrivi solo sotto ispirazione. Sotto ispirazione si scrive meglio e più velocemente, provare per credere.

Cosa sono i beta-reader?

Magari lo sai già, ma io l'ho dovuto scoprire, quindi ammettiamo che tu non lo sappia ancora, i beta-reader sono dei lettori (lettori, lettori, proprio tanto lettori) che si propongono di leggere il tuo manoscritto in assoluta anteprima. Il ruolo di beta aiuta il lettore a mettersi in gioco, cercare di trovare delle criticità che possono essere evidenziate in fase di stesura. Un libro, soprattutto se inteso come parte di una serie può presentare delle falle, non necessariamente questo rende la serie meno valida, ma lo scrittore deve conoscerle per poterle aggirare o addirittura rendere punti di forza della serie stessa. I beta reader in questo sono fondamentali perché oltre agli errori di battitura e di forma (che potranno comunque essere sistemati più avanti in fase di editing) ti consentono di trovare quelle incongruenze narrative e ti permettono di sistemarle (sempre se vuoi) in fase di stesura. I beta non hanno sono questo ruolo, i beta sono fondamentali come l'aria per gli scrittori e aspiranti che nei beta trovano degli amici, i più fidati, perché saranno i primi con i quali potranno sclerare. Fare da beta è fondamentale per trovare dei beta. Ut do des.

Spero di esserti stato di aiuto...

(Vedi? Non solo depressione qui ahaha ciao)

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