30. Lettere

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Forse ti stai chiedendo che fine abbiano fatto gli aggiornamenti giornalieri di questo diario, forse pensi che non abbia scritto in questi giorni, ma se fosse così sappi che ti sbagli. Ho scritto tanto, ma è tutto un po' più confuso del solito. Beh, ho già affrontato questo discorso. Ha senso. Ha senso chiedersi se valga la pena pubblicare e ho già deciso di farlo quindi, cercherò di rendere un po' più ordinati i miei pensieri, e li caricherò in questi giorni...

A partire da qui...

#Day30


Come stai passando questo periodo?

Ti piacciono le feste?

Io trovo che sia un degno finale di questo 2020, decisamente strano fatto di alti e bassi, ma alti proprio alti e bassi proprio bassi. Le montagne russe, dall'Olimpo all'Ade.

Ho sempre detto che odio le feste, ma non è del tutto vero. In genere mi piace anche l'atmosfera Natalizia, mi piace guardarla a distanza, perché il fotografo che è in me adora le luci, ma non sopporto molte cose del Natale, una tra queste? Il consumismo.

Non ho mai capito la necessità di correre ad acquistare dei regali solo per il dovere di farlo, solo per il dovere di ricambiare dei regali che sono stati pensati per lo stesso identico motivo.

Odio dover tonare a casa, in famiglia, quando a casa, in famiglia (in realtà) non mi supportano e non mi sopportano.

Odio dover indossare un sorriso di occasione e stare a tavola a mangiare, come se fosse l'unico piacere concesso in questa vita. E l'arte? E la letteratura? E i sogni? Hanno posto esattamente dove? Tra il primo e il secondo? O tra il dolce e la frutta?

Odio dover ricreare un'atmosfera solo perché lo impone un calendario.

Odio dover essere felice perché è così.

Odio dover ricordare delle feste religiose, feste che mi hanno tolto tantissimo tempo che avrei potuto investire per me, per il mio futuro. Se avessi potuto utilizzare tutte le ore che ho passato in chiesa ad ascoltare la lettura dello stesso libro per nuovi libri a quest'ora avrei una tbr molto più scarna.

Scusa, mi sono fatto un po' prendere la mano...

Alti e bassi ti dicevo, alti e bassi, questo è certamente un alto, altissimo. Quello che stai leggendo è un pezzettino di una mia corrispondenza con un mio amico che in questi giorni ha pensato di dedicarmi del tempo e non solo scrivermi, ma ha deciso di farlo come si faceva una volta, carta, penna, busta e pazienza, perché si sa, le poste sono un disastro e quando spedisci qualcosa non è detto che arrivi, ma è arrivata e questo arrivo mi ha reso davvero felice.

Il bello? Non è l'unica lettera che io abbia ricevuto in questi giorni e non è l'unica lettera alla quale io abbia risposto.

Ho sempre desiderato ricevere una vera corrispondenza. E tra i buoni propositi del 2021 devo assolutamente inserire questo punto.

E tu? Hai mai scritto delle lettere?

Hai mai atteso una risposta?

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