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Come mi ha detto qualcuno (a cui dico grazie) non tutto è fatto per essere pubblico, come mi ha detto qualcun altro, dovrei pensare di meno e agire di più, per cui oggi queste mie parole saranno pubbliche, come tutti i pensieri presenti in questa raccolta che ormai è il mio diario, il mio vissuto, il mio trascorso, il mio testamento e la mia eredità.


E penso ancora una volta a quanto sarebbe bello poter leggere nella mente degli altri, non per cattiveria, non per imporre loro con più semplicità il mio pensiero, non per raggirarli, o barare nella vita, semplicemente per poterli capire e comprendere e trovare un collegamento, un punto di incontro, per poter sentire le loro emozioni e poter decifrare le loro azioni.


Quelli come me non riescono a interpretare la realtà.


Non capisco chi mi vuole bene,

non capisco chi mi vuole male.


E per non fare un torto a nessuno

tendo più a voler bene che a voler male.


Non riesco a scegliere.

Non capisco chi si approfitta di me.

Non capisco chi si prende gioco di me.

Non capisco.


Perché qualcuno dovrebbe volersi prendere gioco di me?

Perché qualcuno dovrebbe volersi approfittare di me?


Come il fare danno a qualcuno può aiutare qualcun altro a essere la versione migliore di sé?


Non si arriva mai al proprio bene attraverso il male.


Il male si alimenta da altro male,

e dal male si genera solo male.


Ma io non capisco.

E lo so.


Dovrei stare solo.

Lo dico sempre,

ma non ci riesco.


Ecco che non sapendo di chi fidarmi finisco troppo spesso per fidarmi di tutti.


D'altronde tutti hanno in cuore quella scintilla, quella meraviglia, quella bellezza che mi attrae come acqua fresca e limpida sotto il sole afoso del deserto.


Ma dare una possibilità a tutti, amare tutti, indistintamente, è possibile?


Più vado avanti, più capisco che è possibile, certo, ma è un bene?


E lì l'esperienza, il peso dei miei anni inizia a gridarmi che no, non lo è.


Perché amando tutti si genera odio.


E ci saranno le gelosie.

E ci sarà chi non si sentirà più amato.

E ci sarà chi non si sentirà più speciale.

E ci sarà chi si sentirà messo da parte.

E ci sarà chi parlerà male di me.

E ci sarà chi parlerà male degli altri.

E ci sarà chi deciderà di andarsene.

E ci sarà chi cercherà di portare via anche gli altri.

E si coverà sempre la serpe in seno.

E lì, io verrò odiato.


Verrò odiato perché nel donare il mio tempo a tanti,

ho perso la possibilità di essere amato veramente dai pochi.


Ed ecco che allora chiudo tutto.

Ed ecco che amerò tutti, ma in segreto.

E fuori si dirà solo che non amerò più nessuno

e che non odierò più nessuno.


Sarò solo le mie parole

e lascerò a chi verrà dopo di me

la possibilità di sfiorare le mie pagine

per regalarmi carezze

e amarmi

come nessuno ha mai fatto in questa vita.

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