88. Eppure è successo

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10 dicembre


Eppure, alla fine ci sono riuscito.

Non ho neanche trent'anni.

E non provo più nulla.


Detto così sembra una cosa assai brutta,

ma giuro che ha anche tantissimi vantaggi.


Ho tanto tempo libero.

Tempo che posso dedicare interamente a me,

ai miei libri, alle mie storie, al mio continuo desiderio di essere la mia versione migliore.


No, non mi manchi.

Non ti penso.

Non ritorno più in quei giorni passati assieme.

Non sogno più quelle notti che ci hanno uniti.

Non ci penso più.

Non è più importante.

Non sei più importante.


Alla fine, non so come, è successo.


Il vuoto che sentivo dentro è stato colmato.

La ferita si è sanata.

La cicatrice è brutta,

ma ci posso convivere,

tanto non ho intenzione di mostrarla,

la tengo così,

va bene così.


Sembrava impossibile, eppure, è successo.


Niente più lacrime agli occhi,

niente più rimpianti,

niente più sospiri sommessi,

niente più nodi alla gola,

niente più rabbia.


E sto bene così,

va bene così.


Esco da solo.

Dormo da solo.

Cucino da solo.

Mangio da solo.

Vivo da solo.


Ora è apatia.

Ora è tristezza.

Ora è accettazione,

ma niente più mancanza.


Alla fine, non so neanche quando, ma è successo.


Tutto passa.

Si sopravvive.

Si invecchia.

Si trovano nuove consapevolezze.


Potrei passare il resto della mia vita in questo modo,

mi andrebbe bene comunque.


Potrei essere pronto per ricominciare,

ma guarda, sto bene così.


Sto bene da solo.

Sto bene nel mio silenzio.

Sto bene.

Sto.


Sto facendo tante cose,

cose che mi fanno sentire vivo.


È stato bello,

ma è stato.


È stato brutto,

ed è passato.


Preferisco così,

e lo scrivo perché ho quasi paura

di ripoterci cadere.


Non con te.

Non di certo.


E spero con nessuno,

anche se la vita è adesso.


Si ama solo quando si è allo stesso livello emotivo, nello stesso momento.


Ed è capitato a noi.

Forse una volta, ma solo per un istante.

Gli equilibri sono cambiati, il mondo si è spostato un po' più a destra, e tutto è crollato.

Ma siamo ancora qui,

nello stesso mondo.

E non sei più un problema mio.

E non sono più un problema tuo.

E ti auguro il meglio,

ma distante da me.


Perché io non sono più la persona che ricordi,

e tu non sei l'idea che la mia mente aveva creato.

Siamo solo echi discordi,

di un sentimento tramontato.


E va bene così.


Non ho neanche trent'anni,

eppure, è successo.

Non provo più nulla.

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