23. Catarsi

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Hai presente quegli orribili film sul Natale che si vedono tuti assieme il 25 tra un pasto e quello successivo? Oggi, 22 dicembre ho capito perché hanno così tanto successo.

Sono catartici.

Mi spiego meglio. La catarsi, mi hanno insegnato a scuola, è un processo che consiste nel purificare il corpo e l'anima da ogni tipo di contaminazione.

Uno dei metodi catartici più usati nell'antica Grecia era il teatro.

Durante la rappresentazione di una tragedia, gli attori riuscivano a trasmettere una tale quantità di πάθος (pathos) per la quale gli spettatori riuscivano a entrare in sintonia con i personaggi al punto da provare le stesse emozioni in ogni fase, farle proprie e alla fine della narrazione lasciarle andare.

Immagina di poter vivere una situazione più drammatica della tua, la tua automaticamente passerà in secondo piano, diverrà risolvibile.

Ecco che ubi maior minor cessat. Davanti il maggiore, il minore decade. Davanti un dolore più grande il più piccolo, non perde la sua importanza, ma diventa più sopportabile.

Ecco che guardare un film Natalia che è certamente più economico di intraprendere un percorso di psicoanalisi da un terapista, nella maggior parte dei casi può risultare utile.

Beh, può risultare utile quando il protagonista della favola di Natale non sei tu.


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