98. Sul ruolo dello scrittore

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Non usare i manuali per scrivere una storia.

Sfrutta i manuali, gli insegnamenti e i corsi per dar vita alla tua storia.

Impara a scrivere bene per descrivere al meglio ciò che vuoi raccontare.

Trova il tuo tono, trova il tuo stile, esercitati, cambia voce, cambia pov, ma non dimenticare mai che imparare a scrivere non deve frenare la tua creatività.

Non bisogna essere docenti di lettere per arrivare al cuore dei lettori.

Una storia ben scritta o ben strutturata non è automaticamente una buona storia.

E ancora di più, non esiste IL METODO, non vi è nessun segreto per il successo.

Se vuoi scrivere bene, leggi tanto, scrivi tanto, osserva ciò che ti sta attorno.

Bisogna saper creare ponti tra il proprio io e il lettore giusto per la storia che si vuole raccontare.

Siamo narratori. Siamo profeti della nostra verità.

Non rendiamo il mestiere del narratore algoritmico. Se avessi voluto fare l'analista avrei continuato la mia vecchia strada.

Voglio perdermi nell'abisso dei segni.

Ritrovarmi in immense cattedrali di parole.

Voglio viaggiare, conoscere, esplorare le colonne del tempo.

Voglio vivere infinite avventure.

Voglio vivere infinite vite.

Voglio piangere, emozionarmi, innamorarmi, voglio soffrire e gioire.

E ancora di più, voglio essere conduttore di emozioni.

Voglio trasmettere e condividere ciò che per me è vita.

Il mio eroe non raggiungerà mai il terzo atto?

Ce ne faremo una ragione.

Il cattivo non verrà mai battuto?

Ce ne faremo una ragione.

Niente elisir? Niente prova centrale?

Caro Vogler, ce ne faremo una ragione.

Il lettore perdona il narratore, se questi riesce a renderlo un viaggiatore di mondi.

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