[4] lacrime

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Il giorno dopo mi recai presso l'ufficio del comandante Erwin per discutere dei miei allenamenti

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Il giorno dopo mi recai presso l'ufficio del comandante Erwin per discutere dei miei allenamenti.

Dovevo passare degli esami per tornare ad essere un soldato nel corpo di ricerca, per verificare che la mia mano robotica avesse potuto rispondere a tutti i miei comandi, in modo tale da tornare a combattere come prima.

Fortunatamente ne avevo di tempo a disposizione, con la guerra che era finita.

Il comandante mi disse che avrei dovuto allenarmi 3 volte a settimana.

Aspettai con ansia il primo giorno d'allenamento, e quando finalmente arrivó, mi precipitai presso la palestra principale per iniziare.

Il mio corpo era pieno di adrenalina, mi sentii come una bambina che aspettava il Natale.

Trovai già parecchia gente, tutti con delle ferite in diverse parti del corpo: c'era chi non aveva una gamba, un piede, un braccio, o come me, una mano.

Vidi arrivare Levi dopo di me, che mi salutó con la mano e si posizionò accanto a me.

"Che ci fa qui?" Gli chiesi.

"A quanto pare anch'io devo allenarmi, anche se ci vedo benissimo." Rispose freddo, probabilmente per prendere in giro le decisioni del comandante Erwin.

Io non le reputavo sbagliate, d'altronde dovevamo proteggere delle vite umane. Ma a giudicare dall'atteggiamento di Levi, lui non la pensava così.

"Beh ha solo un occhio adesso, è normale che lei debba fare pratica."

"Tch..si ok ma non impicciarti." Sbuffó. Era tornato il Levi acido di sempre. Direi che non mi era mancato per niente.

"Allora siete pronti?" Chiese un coach entrando di colpo in palestra.

"Signorsì!" Rispondemmo in coro.

Iniziammo l'allenamento, ebbi un po' di difficoltà a muovere la mano, ma andò meglio di quanto pensassi.

Con dei consigli del coach e qualche aiuto, riuscii a soddisfarlo. Era molto più difficile fare i movimenti con la spada, la usavo principalmente con la destra.

"Per oggi va bene così, ci vediamo tra qualche giorno!" Andai verso la porta d'uscita e salutai Levi, che non ricambió, ovviamente.

Arrivata sera, andai in mensa per mangiare insieme ai miei amici.

"April!" Urló Hanji vedendomi da lontano, con un sorriso a 32 denti.

Accanto a lei erano seduti Eren, Mikasa ed Armin.

"Ciao ragazzi, come state?" Chiesi sedendomi accanto al mio ragazzo, che non mi degnò di uno sguardo.

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