[7] legami

1.4K 54 13
                                    

Gli allenamenti peggiorarono sempre di più con il passare dei giorni

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Gli allenamenti peggiorarono sempre di più con il passare dei giorni.

Ebbi difficoltà a riprendere il controllo della mano robotica, forse per lo stress ed i troppi pensieri che avevo in mente.

Nonostante ciò, avevo fiducia in me stessa e non mi sarei mai e poi mai arresa.

E così, dopo l'ultimo allenamento della settimana, tornai ancora una volta stremata in stanza.

Ad aspettarmi trovai Hanji, sdraiata sul mio letto come se si trovasse in casa sua. Dopotutto, era come se lo fosse.

Le raccontai tutto su Levi, ma lei non riuscì a darmi consigli utili su come gestire la situazione. Non era affatto facile, anzi, probabilmente mi ero messa nei casini.

La rottura con Eren sembrava ormai fuori dai miei pensieri, adesso tutto ciò a cui pensavo prima di andare a dormire era lo sguardo deluso del capitano quando lo lasciai desideroso nel suo ufficio.

Eppure, sentii di aver fatto la scelta giusta.

Non lo vedevo da quel giorno, mi chiedevo che fine avesse fatto. Non mi sentivo assolutamente imbarazzata al solo pensiero che mi aveva frustata, forse lui doveva esserlo.

Hanji interruppe i miei pensieri.

"April, va tutto bene?" Chiese la mia migliore amica.

"Si, tutto ok." Sorrisi e mi sedetti sul letto accanto a lei, togliendomi le scarpe per potermi sdraiare.

"Non ti credo. A cosa stai pensando?"

Sbuffai. Quella donna aveva il potere magico di riuscire a capire quando qualcosa non andava, sempre al momento giusto.

"Sto avendo sempre dei pensieri sul capitano Levi." Mi sdraiai sul letto e mi girai per guardarla faccia a faccia. "Sono sbagliati... devo smetterla."

Hanji mi guardó e alzó un sopracciglio sorridendo maliziosamente.

"Posso chiederti una cosa?" Chiese cambiando il suo tono di voce, che diventó improvvisamente serio.

"Certo." Risposi senza esitare.

"Cos'è che ti frena?"

Stranai gli occhi, non mi aspettavo una domanda del genere. Riflettendoci, in effetti non sapevo neanch'io la risposta.

O meglio, i motivi erano tantissimi per cui reputavo sbagliati i pensieri su Levi, ma allo stesso tempo, sembravano zero rispetto a ciò che saremmo potuti essere.

Erano tutte parole, perché in fondo, nessuno dei due si era fatto scrupoli nel suo ufficio.

Ma quindi, cosa contava veramente?

Apri Questa PortaWhere stories live. Discover now